…….. ma le conosciamo, ne sappiamo il nome, gli eventuali usi alimentari?????
Sto raccogliendo notizie sulle erbe spontanee (molto spesso “infestanti”) per una successiva elaborazione ed ho pensato di inserire una parte delle schede realizzate nel caso qualcuno fosse interessato.
Devo dire che, passeggiando in campagna, mi fa piacere riconoscere le erbe che incontro come fossero vecchie amiche.
E a voi?
Lamium purpureum

Lamio purpureo, falsa ortica, dolcimele, ortica rossa.
Il nome del genere potrebbe derivare dalla regina di Libia “Lamia”, la leggenda vuole mangiasse i bambini, esattamente come questo fiore sembra ingoiare gli insetti che lo visitano, ma anche dal greco significando “bocca aperta”, per la caratteristica forma delle corolle; il nome specifico dal latino per i riflessi rossastri delle foglie .
Se si prende un fiore, e staccato dalla piantina si succhia alla base, si apprezza un gradevole dolce sapore.
La pianta emana un leggero odore nauseante che, però, scompare con la cottura.
Per l'uso culinario vanno recise le sommità tenere prima della comparsa dei fiori; si possono lessare e condire con olio, sale e limone oppure preparare in frittata o, ancora, usare per ripieni.
Va usato con più prudenza del L. album in quanto contiene una tossina
Allium ursinum
Aglio dei boschi, Aglio selvatico, Aglio orsino.
In campo culinario, nel periodo primaverile, sono raccomandate le foglie tenere,finemente tritate, per insaporire le insalate o aromatizzare il burro dando un sapore delicato e gradevole alle carni e non così deciso rispetto agli altri agli. Sono inoltre utilizzate per insaporire patate, cicorie, uova, zuppe, brodi avendo cura di aggiungerle all’ultimo momento per apprezzare appieno il loro aroma.
In cucina il bulbo può essere sostituto all’A. sativum.
In Slovenia viene prodotto un olio a base di foglie di aglio orsino da usare quale condimento su patate lesse, pane tostato, pasta e particolarmente consigliato per insaporire piatti di pesce, quali sgombro o merluzzo.
Il preparato richiama in un certo senso il pesto alla genovese ed è composto da ca. il 40% di foglie di aglio orsino tagliate finemente, una manciata di mandorle tritate, sale e pepe quanto necessita, il tutto completato e ben ricoperto da olio extra vergine di oliva.
Quest'ultimo prezioso suggerimento ci è pervenuto dal nostro carissimo socio ed amico Orionmax, che ringraziamo per la sua cortese collaborazione. Le parti verdi vengono usate come alimento mescolate, Sono commestibili anche i fiori.
Le foglie dell’A. ursinum si possono scambiare con quelle della Convallaria majalis L.= mughetto (pianta tossica), quando le piante non sono ancora in fiore, ma si riconoscono bene stropicciandole per il forte odore agliaceo.
Geum urbanum

Cariofillata, Erba benedetta, Garofanaia, Ambretta selvatica.
Le foglie tenere raccolte in primavera vengono consumate miste ad altre erbe, in insalata oppure lessate per altre preparazioni.
La radice essiccata per il suo caratteristico odore viene anche usata al posto dei chiodi di garofano (la pianta ne ha il profumo), per aromatizzare brodi e stufati, ma anche birra, vino e liquori.
In considerazione delle sue forti proprietà astringenti, è consigliato un consumo moderato di questa pianta che in dosi elevate può procurare disturbi allo stomaco e all’intestino.
Conyza canadensis

Il nome generico pare che tragga origine da una pianta che emana un forte odore di cimice o ancora dal greco kònopos = pulce, quello specifico dal luogo di provenienza
(da integrare)
Dipsacus fullonum


Scardaccione, Cardo dei lanaioli, Pettini di lupo, Cardo da panni, Rissolo, Cima dei pastori, Lattugone, Verga del Pastore,Cardo di Venere.
Si seminano anche per la raccolta delle infruttescenze (“garzi”).I “garzi” vengono ancora oggi usati per garzare (rendere pelosi) i tessuti, cioè per raffinare i panni rendendoli così più morbidi e lucenti.
Viene anche impiegato anche per composizioni secche invernali di ottimo effetto.
Se ne utilizza anche la radice per la preparazione di aperitivi, a cui conferisce un sapore amaro.
Dei suoi semi sono oltremodo ghiotti gli uccelli e, pertanto, la presenza di questa pianta, peraltro molto decorativa, li attira in grande numero.
(da provare i Cannelloni al cardo dei lanaioli)
Tragopogon pratensis


Barba di becco comune, salsefica, sassefrica, baciapreti, tragopogono, scorzabianca, barba di prete, persemolone, erba del sol, jerbe dolce, aio de pra, barba de pret, minna di vacca,barbaboch, scanabech, spargi de pra,
Fu Dioscoride a dare questo nome alla pianta, dal greco “trágos” = caprone e “pogón” = barba con riferimento alle setole del pappo , che fanno pensare alla barba di un caprone.
Il nome volgare “barba di becco” sembra derivi dal longobardo “bikk” = becco cioè caprone.
Si usa tutta la pianta, finché giovane, in minestre e saporite frittate. I giovani germogli, lessati, possono competere a sapore con i più conosciuti asparagi. Ma la parte migliore sembra essere la radice, che per alcuni ha perfino sapore di ostriche, mentre per altri semplicemente di carota. Il fatto importante è che è tanto buona che viene coltivata ormai ampiamente in tutto il mondo. La differenza principale fra la pianta coltivata e quella selvatica è la grandezza. Le radici di barba di becco,se ben trattate, sono una delizia . Possono essere bollite e condite con olio e aceto. L'importante è saperle riconoscere prima che la pianta vada in fiore e... saperle preparare.
Ajuga reptans

Iva comune, Erba di S. Lorenzo, Bugula o Bugola, Aiuga, Consolida, Morandola.
E' resistentissima al freddo e alla morsa del gelo e si può raccogliere anche durante l'inverno, stagione avara di altre erbe.
Si utilizzano le fogli tenere, recidendole alla base, senza timore di danneggiare la pianta; esse sono di sapore mutevole, amare quelle cresciute all'ombra e più gradevoli quelle al sole, sono da unire, a piccole dosi, ad altre insalate e nei minestroni.
Picris echioides


Aspraggine volgare, spraggine, sprena.
Compone, tra le altre – innumerevoli e diverse secondo la zona – il preboggion per i famosi Pansoti alla ligure.
(da integrare)
E voi cosa ne pensate????
Di schede ne ho raccolte parecchie, fatemi sapere se c’è interesse o meno.
Ciao, ciao
Sto raccogliendo notizie sulle erbe spontanee (molto spesso “infestanti”) per una successiva elaborazione ed ho pensato di inserire una parte delle schede realizzate nel caso qualcuno fosse interessato.
Devo dire che, passeggiando in campagna, mi fa piacere riconoscere le erbe che incontro come fossero vecchie amiche.
E a voi?
Lamium purpureum

Lamio purpureo, falsa ortica, dolcimele, ortica rossa.
Il nome del genere potrebbe derivare dalla regina di Libia “Lamia”, la leggenda vuole mangiasse i bambini, esattamente come questo fiore sembra ingoiare gli insetti che lo visitano, ma anche dal greco significando “bocca aperta”, per la caratteristica forma delle corolle; il nome specifico dal latino per i riflessi rossastri delle foglie .
Se si prende un fiore, e staccato dalla piantina si succhia alla base, si apprezza un gradevole dolce sapore.
La pianta emana un leggero odore nauseante che, però, scompare con la cottura.
Per l'uso culinario vanno recise le sommità tenere prima della comparsa dei fiori; si possono lessare e condire con olio, sale e limone oppure preparare in frittata o, ancora, usare per ripieni.
Va usato con più prudenza del L. album in quanto contiene una tossina
Allium ursinum

Aglio dei boschi, Aglio selvatico, Aglio orsino.
In campo culinario, nel periodo primaverile, sono raccomandate le foglie tenere,finemente tritate, per insaporire le insalate o aromatizzare il burro dando un sapore delicato e gradevole alle carni e non così deciso rispetto agli altri agli. Sono inoltre utilizzate per insaporire patate, cicorie, uova, zuppe, brodi avendo cura di aggiungerle all’ultimo momento per apprezzare appieno il loro aroma.
In cucina il bulbo può essere sostituto all’A. sativum.
In Slovenia viene prodotto un olio a base di foglie di aglio orsino da usare quale condimento su patate lesse, pane tostato, pasta e particolarmente consigliato per insaporire piatti di pesce, quali sgombro o merluzzo.
Il preparato richiama in un certo senso il pesto alla genovese ed è composto da ca. il 40% di foglie di aglio orsino tagliate finemente, una manciata di mandorle tritate, sale e pepe quanto necessita, il tutto completato e ben ricoperto da olio extra vergine di oliva.
Quest'ultimo prezioso suggerimento ci è pervenuto dal nostro carissimo socio ed amico Orionmax, che ringraziamo per la sua cortese collaborazione. Le parti verdi vengono usate come alimento mescolate, Sono commestibili anche i fiori.
Le foglie dell’A. ursinum si possono scambiare con quelle della Convallaria majalis L.= mughetto (pianta tossica), quando le piante non sono ancora in fiore, ma si riconoscono bene stropicciandole per il forte odore agliaceo.
Geum urbanum


Cariofillata, Erba benedetta, Garofanaia, Ambretta selvatica.
Le foglie tenere raccolte in primavera vengono consumate miste ad altre erbe, in insalata oppure lessate per altre preparazioni.
La radice essiccata per il suo caratteristico odore viene anche usata al posto dei chiodi di garofano (la pianta ne ha il profumo), per aromatizzare brodi e stufati, ma anche birra, vino e liquori.
In considerazione delle sue forti proprietà astringenti, è consigliato un consumo moderato di questa pianta che in dosi elevate può procurare disturbi allo stomaco e all’intestino.
Conyza canadensis

Il nome generico pare che tragga origine da una pianta che emana un forte odore di cimice o ancora dal greco kònopos = pulce, quello specifico dal luogo di provenienza
(da integrare)
Dipsacus fullonum


Scardaccione, Cardo dei lanaioli, Pettini di lupo, Cardo da panni, Rissolo, Cima dei pastori, Lattugone, Verga del Pastore,Cardo di Venere.
Si seminano anche per la raccolta delle infruttescenze (“garzi”).I “garzi” vengono ancora oggi usati per garzare (rendere pelosi) i tessuti, cioè per raffinare i panni rendendoli così più morbidi e lucenti.
Viene anche impiegato anche per composizioni secche invernali di ottimo effetto.
Se ne utilizza anche la radice per la preparazione di aperitivi, a cui conferisce un sapore amaro.
Dei suoi semi sono oltremodo ghiotti gli uccelli e, pertanto, la presenza di questa pianta, peraltro molto decorativa, li attira in grande numero.
(da provare i Cannelloni al cardo dei lanaioli)
Tragopogon pratensis



Barba di becco comune, salsefica, sassefrica, baciapreti, tragopogono, scorzabianca, barba di prete, persemolone, erba del sol, jerbe dolce, aio de pra, barba de pret, minna di vacca,barbaboch, scanabech, spargi de pra,
Fu Dioscoride a dare questo nome alla pianta, dal greco “trágos” = caprone e “pogón” = barba con riferimento alle setole del pappo , che fanno pensare alla barba di un caprone.
Il nome volgare “barba di becco” sembra derivi dal longobardo “bikk” = becco cioè caprone.
Si usa tutta la pianta, finché giovane, in minestre e saporite frittate. I giovani germogli, lessati, possono competere a sapore con i più conosciuti asparagi. Ma la parte migliore sembra essere la radice, che per alcuni ha perfino sapore di ostriche, mentre per altri semplicemente di carota. Il fatto importante è che è tanto buona che viene coltivata ormai ampiamente in tutto il mondo. La differenza principale fra la pianta coltivata e quella selvatica è la grandezza. Le radici di barba di becco,se ben trattate, sono una delizia . Possono essere bollite e condite con olio e aceto. L'importante è saperle riconoscere prima che la pianta vada in fiore e... saperle preparare.
Ajuga reptans


Iva comune, Erba di S. Lorenzo, Bugula o Bugola, Aiuga, Consolida, Morandola.
E' resistentissima al freddo e alla morsa del gelo e si può raccogliere anche durante l'inverno, stagione avara di altre erbe.
Si utilizzano le fogli tenere, recidendole alla base, senza timore di danneggiare la pianta; esse sono di sapore mutevole, amare quelle cresciute all'ombra e più gradevoli quelle al sole, sono da unire, a piccole dosi, ad altre insalate e nei minestroni.
Picris echioides



Aspraggine volgare, spraggine, sprena.
Compone, tra le altre – innumerevoli e diverse secondo la zona – il preboggion per i famosi Pansoti alla ligure.
(da integrare)
E voi cosa ne pensate????
Di schede ne ho raccolte parecchie, fatemi sapere se c’è interesse o meno.
Ciao, ciao
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