La palma da dattero e' una delle mie preferite, oltre che una delle mie passioni.
Dalla prima volta che vidi un'oasi vera, piu' di vent'anni fa, nel nord dell'Egitto, tra Domiat ( Damietta) e Rashid ( Rosetta), ne rimasi affascinata!
( oasi egiziana di Siwa. foto dal web)
E' una pianta antichissima,si dice che fosse gia' coltivata in Mesopotamia ( l'attuale Iraq) ed in Egitto piu' di 4000 anni prima di Cristo! quindi 6000 anni fa.Ma reperti fossili datano la palma da dattero a 50 milioni di anni orsono.
Si e' presto diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, in Italia fu portata dagli arabi e ,specie in Sicilia ebbe una larga diffusione fino al 1200, per poi quasi del tutto scomparire come coltivazione intensiva quale era stata fino ad allora durante il regno di Federico II.
La palma da dattero, Phoenix dactylifera,appartiene alla famiglia delle Arecaceae, puo' arrivare fino a 25/30 metri di altezza.
E' dioica, cioe' presenta piante femmina e piante maschio, con infiorescenze al centro delle foglie di colore giallo chiaro, diverse tra loro.
Il polline maschile, racchiuso in una specie di grossa spiga costellata di fiorellini ,puo' impollinare diverse palme femmina anche a notevole distanza, grazie al vento.
Per una miglior impollinazione e un raccolto abbondante pero', da secoli si procede alla raccolta dell'infiorescenza maschile che poi verra' portata a mano sulla pianta femminile e li' scosso il polline sulla sua infiorescenza.
Questa e' la spiga che racchiude il polline della palma maschio, e in molti paesi tra cui l'Egitto si vende ai coltivatori.
( foto presa dal web)
e qui si vedono bene i fiorellini e la polvere del polline, che in tutto il mondo arabo viene anche mischiata al miele di api come potente ricostituente e per migliorare le difese immunitarie.
( foto di Asfura )
Una palma da dattero fruttifica intorno ai 4 anni di vita, e da il suo meglio dopo i 10.
Ama il sole caldo,cocente, e il suo terreno ideale e' la sabbia o comunque un terreno sciolto e leggero ma, contrariamente a cio' che si crede , ha bisogno di molta acqua per dare frutti eccellenti.
e' altresi' vero che cresce ovunque, in riva al mare come ai bordi delle strade, basta che un nocciolo tocchi terra che spunta.
Capita ,dalle mie parti, di trovare palme dattilifere che nascono da una crepa dei marciapiedi e in mezzo a muretti.
( foto di Asfura )
Il suo unico nocciolo e' capace di conservarsi intatto per centinaia di anni.
Una conoscente mi ha regalato anni fa dei datteri sauditi prelibati e ricercatissimi, congelati.
senza troppa convinzione ho tenuto due semi e sono nate due piante, di varieta' "Medina".
esistono solo nel mondo arabo, centinaia di cultivar differenti, in Egitto ne esistono una cinquantina di pregio, tra cui la "Zaghloul" a frutto rosso intenso, lungo e dolce, la "hayani" sempre rosso e ancor piu' zuccherino, la "Siwi" ,coltivata per lo piu' nell'oasi di Siwa a frutto giallo intenso, a volte con puntinatura rossa, corto e polposo di media dolcezza.
i datteri ,in tutto il bacino mediterraneo, si consumano in tre modi differenti , che nulla hanno a che vedere, solitamente, coi datteri confezionati e appiccicosi , mielosi, che si trovano nei supermercati italiani.
e ci sono piante specifiche che producono datteri da consumare in modi differenti.
si consumano freschi, semi dry, e secchi( proprio duri, legnosi. e in questo modo si possono mangiare cosi' duri oppure ammollarli nel latte)
la varieta' Zaghloul ad esempio e' da dattero fresco, si mangia rosso cosi' com'e' ( ma a me non piace perche' allappa quanto se non piu' di un kaki vaniglia), oppure sempre fresco ma quando il suo colore diventa marrone intenso come il cacao e la pelle si toglie.
la varieta' "hayani" e' ottima secca.
( foto presa dal web, datteri hayani)
la varieta' "Siwi" e' eccezionale sia fresca che semi dry, ma non secca, dato che il suo nocciolo e' molto grosso e la polpa acquosa e seccando non resterebbe che ben poco da mangiare.
(foto dal web)
i migliori e piu' conosciuti datteri semi dry sono i " deglet nour" , che si trovano in Italia con tutto il ramo , sono algerini e tunisini , mediamente o poco dolci, davvero speciali!
il maggior produttore di datteri al mondo e' L'Egitto , la piu' grande varieta' di datteri ( quasi tutti di pregio) invece e' l'Arabia Saudita seguita dell'Iraq, la varieta' piu' antica e' palestinese, cosi' come la piu' dolce in assoluto.
i datteri contengono zuccheri ,fibre, proteine e acqua, ma e' sorprendente la quantita' di vitamine A, B1,B2, B3, B5, B6, B9, C, E , K, oltre a calcio, ferro, magnesio, potassio,, manganese, fosforo, sodio e zinco.
si dice che un essere umano possa sopravvivere tranquillamente per mesi con 7 datteri e un po' d'acqua e anche per questo motivo nelle carovane che attraversavano il deserto non mancavano mai.
Con il legno del tronco, ancora oggi nel Sinai ,ci si costruiscono i pilastri portanti delle case, con le foglie si coprono i tetti oltre a essere impiegate in manufatto come cesti, cappelli, stuoie.
con i rami privati dei frutti ci si fanno le scope.
non tutti sanno che si puo' anche berne la linfa, ricchissimo ricostituente, intagliando il tronco, ma bloccando in questo modo la produzione di frutti per quasi 10anni!
Infine la palma da dattero e' menzionata molte volte sia nella Bibbia che nel Corano.
Nella Bibbia Gesu' venne accolto a Gerusalemme da una folla che innalzava , in segno di festa , rami di palma.
Nel Corano, Gesu' nacque non in una grotta, bensi' sotto una palma e sua madre Mariam scuoteva il tronco per far cadere i frutti, mentre ai piedi della palma scorreva acqua fresca.
non c'e' niente di piu' bello che riposare all'ombra di una palma da datteri,in una giornata calda, protetti dalla sabbia e dal vento bollente sotto le sue fronde.
Dalla prima volta che vidi un'oasi vera, piu' di vent'anni fa, nel nord dell'Egitto, tra Domiat ( Damietta) e Rashid ( Rosetta), ne rimasi affascinata!
( oasi egiziana di Siwa. foto dal web)
E' una pianta antichissima,si dice che fosse gia' coltivata in Mesopotamia ( l'attuale Iraq) ed in Egitto piu' di 4000 anni prima di Cristo! quindi 6000 anni fa.Ma reperti fossili datano la palma da dattero a 50 milioni di anni orsono.
Si e' presto diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, in Italia fu portata dagli arabi e ,specie in Sicilia ebbe una larga diffusione fino al 1200, per poi quasi del tutto scomparire come coltivazione intensiva quale era stata fino ad allora durante il regno di Federico II.
La palma da dattero, Phoenix dactylifera,appartiene alla famiglia delle Arecaceae, puo' arrivare fino a 25/30 metri di altezza.
E' dioica, cioe' presenta piante femmina e piante maschio, con infiorescenze al centro delle foglie di colore giallo chiaro, diverse tra loro.
Il polline maschile, racchiuso in una specie di grossa spiga costellata di fiorellini ,puo' impollinare diverse palme femmina anche a notevole distanza, grazie al vento.
Per una miglior impollinazione e un raccolto abbondante pero', da secoli si procede alla raccolta dell'infiorescenza maschile che poi verra' portata a mano sulla pianta femminile e li' scosso il polline sulla sua infiorescenza.
Questa e' la spiga che racchiude il polline della palma maschio, e in molti paesi tra cui l'Egitto si vende ai coltivatori.
( foto presa dal web)
e qui si vedono bene i fiorellini e la polvere del polline, che in tutto il mondo arabo viene anche mischiata al miele di api come potente ricostituente e per migliorare le difese immunitarie.
( foto di Asfura )
Una palma da dattero fruttifica intorno ai 4 anni di vita, e da il suo meglio dopo i 10.
Ama il sole caldo,cocente, e il suo terreno ideale e' la sabbia o comunque un terreno sciolto e leggero ma, contrariamente a cio' che si crede , ha bisogno di molta acqua per dare frutti eccellenti.
e' altresi' vero che cresce ovunque, in riva al mare come ai bordi delle strade, basta che un nocciolo tocchi terra che spunta.
Capita ,dalle mie parti, di trovare palme dattilifere che nascono da una crepa dei marciapiedi e in mezzo a muretti.
( foto di Asfura )
Il suo unico nocciolo e' capace di conservarsi intatto per centinaia di anni.
Una conoscente mi ha regalato anni fa dei datteri sauditi prelibati e ricercatissimi, congelati.
senza troppa convinzione ho tenuto due semi e sono nate due piante, di varieta' "Medina".
esistono solo nel mondo arabo, centinaia di cultivar differenti, in Egitto ne esistono una cinquantina di pregio, tra cui la "Zaghloul" a frutto rosso intenso, lungo e dolce, la "hayani" sempre rosso e ancor piu' zuccherino, la "Siwi" ,coltivata per lo piu' nell'oasi di Siwa a frutto giallo intenso, a volte con puntinatura rossa, corto e polposo di media dolcezza.
i datteri ,in tutto il bacino mediterraneo, si consumano in tre modi differenti , che nulla hanno a che vedere, solitamente, coi datteri confezionati e appiccicosi , mielosi, che si trovano nei supermercati italiani.
e ci sono piante specifiche che producono datteri da consumare in modi differenti.
si consumano freschi, semi dry, e secchi( proprio duri, legnosi. e in questo modo si possono mangiare cosi' duri oppure ammollarli nel latte)
la varieta' Zaghloul ad esempio e' da dattero fresco, si mangia rosso cosi' com'e' ( ma a me non piace perche' allappa quanto se non piu' di un kaki vaniglia), oppure sempre fresco ma quando il suo colore diventa marrone intenso come il cacao e la pelle si toglie.
la varieta' "hayani" e' ottima secca.
( foto presa dal web, datteri hayani)
la varieta' "Siwi" e' eccezionale sia fresca che semi dry, ma non secca, dato che il suo nocciolo e' molto grosso e la polpa acquosa e seccando non resterebbe che ben poco da mangiare.
(foto dal web)
i migliori e piu' conosciuti datteri semi dry sono i " deglet nour" , che si trovano in Italia con tutto il ramo , sono algerini e tunisini , mediamente o poco dolci, davvero speciali!
il maggior produttore di datteri al mondo e' L'Egitto , la piu' grande varieta' di datteri ( quasi tutti di pregio) invece e' l'Arabia Saudita seguita dell'Iraq, la varieta' piu' antica e' palestinese, cosi' come la piu' dolce in assoluto.
i datteri contengono zuccheri ,fibre, proteine e acqua, ma e' sorprendente la quantita' di vitamine A, B1,B2, B3, B5, B6, B9, C, E , K, oltre a calcio, ferro, magnesio, potassio,, manganese, fosforo, sodio e zinco.
si dice che un essere umano possa sopravvivere tranquillamente per mesi con 7 datteri e un po' d'acqua e anche per questo motivo nelle carovane che attraversavano il deserto non mancavano mai.
Con il legno del tronco, ancora oggi nel Sinai ,ci si costruiscono i pilastri portanti delle case, con le foglie si coprono i tetti oltre a essere impiegate in manufatto come cesti, cappelli, stuoie.
con i rami privati dei frutti ci si fanno le scope.
non tutti sanno che si puo' anche berne la linfa, ricchissimo ricostituente, intagliando il tronco, ma bloccando in questo modo la produzione di frutti per quasi 10anni!
Infine la palma da dattero e' menzionata molte volte sia nella Bibbia che nel Corano.
Nella Bibbia Gesu' venne accolto a Gerusalemme da una folla che innalzava , in segno di festa , rami di palma.
Nel Corano, Gesu' nacque non in una grotta, bensi' sotto una palma e sua madre Mariam scuoteva il tronco per far cadere i frutti, mentre ai piedi della palma scorreva acqua fresca.
non c'e' niente di piu' bello che riposare all'ombra di una palma da datteri,in una giornata calda, protetti dalla sabbia e dal vento bollente sotto le sue fronde.
Commenta