Nome scientifico: Liquidambar styraciflua
Nome comune: Storace
Foto Silvana:

Foto Silvana:

[/B]Foto Silvana:

Famiglia: Altingiaceae - Hamamelidaceae
Genere: Liquidambar
Progenitori: specie botanica
Origine: albero originario degli Stati Uniti orientali dal Sud Connecticut alla Florida, e dell'America centrale dove si ritrova nelle montagne del Messico e del Guatemala. Fu scoperto in Florida dagli spagnoli nel 1528 ed introdotto in Europa, come pianta ornamentale in un giardino di Londra, nel 1681, dal missionario John Banister.
Habitat: foreste di latifoglie, grandi pianure alluvionali lungo grandi fiumi e laghi.
Portamento: Ha fusto eretto, molto ramificato, la chioma è folta, di forma piramidale negli esemplari giovani e arrotondata a maturità.
Dimensioni: Albero di prima grandezza, negli ambienti di origine supera i 35 m. di altezza mentre in Europa raramente supera i 30 metri.
Foglie: Le foglie sono caduche, palmate solitamente con 5 o 7 lobi a margine finemente dentato, simili a quelle dell'acero ma, a differenza di questo, alterne e non opposte, sono lungamente picciolate, di colore verde e lucide, le foglie giovani hanno profumo di canfora se stropicciate.
In autunno assumono una colorazione gialla, porpora, rosso cupo e arancione, conferendo alla pianta un aspetto di notevole interesse.
Fiori/infiorescenze: In primavera produce fiori insignificanti, quelli maschili in capolini globosi riuniti in pannocchie di 5 - 7,5 cm., i fiori femminili sono solitari o a coppie, di circa 1,5 cm.
Profumo: assente
Periodo di fioritura: primavera
Frutti/semi: in estate inoltrata i fiori femminili diventano frutti, che sono capsule semilegnose e tonde di 3-4 cm. di diametro, dapprima verdastre e poi marroni, sono molto spinose e ricordano il riccio della castagna ma non sono pungenti, rimangono sulla pianta per molte settimane e contengono i piccoli semi.
Corteccia: la corteccia è grigio-marrone, profondamente fissurata con creste strette, produce spesso escrescenze suberose man mano che invecchia.
Esposizione: pieno sole; a mezz'ombra la colorazione autunnale della chioma sarà meno appariscente.
Tipo di terreno: si adatta a qualsiasi terreno, pur preferendo terreni umidi, ricchi, sciolti e ben drenati, molto profondi a ph da neutro ad acido, ma si adatta anche a terreni alcalini pur se con qualche difficoltà.
Rusticità: rustico (Zona 5 USDA) resiste alle basse temperature sino a -25° C. Ha buona tolleranza al caldo intenso ma non è in grado di resistere ai venti salmastri.
Crescita: i primi anni dopo l’impianto presenta una crescita piuttosto lenta e raggiunge la maturità in circa 50 anni. Questo fa si che troppo spesso venga utilizzato anche in piccoli giardini rendendo necessarie nel tempo potature piuttosto pesanti che sicuramente non giovano né alla salute né all'estetica della pianta.
L’apparato radicale inoltre tende ad espandersi ed a scendere in profondità e di questo bisogna tener conto quando viene messo a dimora, le radici possono infatti sollevare marciapiedi o cordoli e costituire un ostacolo alle operazioni di sfalcio del prato.
Longevità: è un albero longevo.
Malattie: piuttosto resistente alle patologie, sporadicamente può essere attaccato dall’Armillaria mellea, oppure da larve minatrici e dagli afidi.
Cure successive all’impianto: l'epoca d'impianto è da novembre a marzo. Per il singolo soggetto la superficie minima necessaria è di 9 mq. per le alberature la distanza minima tra le piante è di 6 metri.
Per il primo anno dopo l'impianto è necessario annaffiare almeno due volte la settimana facendo arrivare l’acqua in profondità per evitare il rischio che le radici salgano troppo in superficie danneggiando vialetti o pavimentazioni.
Le potature non sono necessarie se non per eliminare eventuali rami secchi.
Una volta all’anno è utile concimare le piante più giovani con concimi azotati o letame maturo.
Moltiplicazione: per seme o per talea.
Le talee si prelevano in primavera o all'inizio dell'autunno e si fanno radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.
Per la semina prelevare i semi in autunno facendoli stratificare in frigorifero per alcune settimane e seminare all'aperto in cassone freddo, si autosemina anche spontaneamente. Talvolta è anche pollonante.
Utilizzo: è un eccellente albero per parchi e nel giardino a bosco in grandi spazi, isolato o in gruppi.
Altre varietà o cultivar:
il Liquidambar styraciflua è stato abbondantemente ibridato, tutte le cultivar hanno corteccia liscia a differenza di quella fissurata della specie.
Tra le numerose cultivar segnaliamo:
Curiosità:
Incidendo la corteccia del Liquidambar fuoriesce una resina oleosa e gommosa dal colore ambrato, l'ambra liquida, da cui il nome del genere dal latino "liquidus" = liquido e dall'arabo "ambar"= ambra.
E' chiamata anche storace o styrax, da cui l'epiteto specifico, ed ha aroma d'incenso, viene usata bruciandola per profumare gli ambienti, nell'industria cosmetica per fissare i profumi, nell'industria conciaria, come aromatizzante del tabacco e della gomma da masticare.
In Oriente nel XIX secolo lo Storace veniva usato per produrre un latte di bellezza molto apprezzato dalle donne.
L'ambra liquida aveva un ruolo anche per le sue presunte proprietà medicamentose, gli aztechi la impiegavano nella cura delle malattie da raffreddamento e per il mal di denti, gli indiani la masticavano per mantenere il denti sani e come cicatrizzante per le ferite dei cavalli.
Il legno non è di alta qualità ma emana un profumo di cannella e viene ancora talvolta usato in ebanisteria per la produzione di mobili profumati.
Commenti degli utenti:
__________________
Nome comune: Storace
Foto Silvana:

Foto Silvana:

[/B]Foto Silvana:

Famiglia: Altingiaceae - Hamamelidaceae
Genere: Liquidambar
Progenitori: specie botanica
Origine: albero originario degli Stati Uniti orientali dal Sud Connecticut alla Florida, e dell'America centrale dove si ritrova nelle montagne del Messico e del Guatemala. Fu scoperto in Florida dagli spagnoli nel 1528 ed introdotto in Europa, come pianta ornamentale in un giardino di Londra, nel 1681, dal missionario John Banister.
Habitat: foreste di latifoglie, grandi pianure alluvionali lungo grandi fiumi e laghi.
Portamento: Ha fusto eretto, molto ramificato, la chioma è folta, di forma piramidale negli esemplari giovani e arrotondata a maturità.
Dimensioni: Albero di prima grandezza, negli ambienti di origine supera i 35 m. di altezza mentre in Europa raramente supera i 30 metri.
Foglie: Le foglie sono caduche, palmate solitamente con 5 o 7 lobi a margine finemente dentato, simili a quelle dell'acero ma, a differenza di questo, alterne e non opposte, sono lungamente picciolate, di colore verde e lucide, le foglie giovani hanno profumo di canfora se stropicciate.
In autunno assumono una colorazione gialla, porpora, rosso cupo e arancione, conferendo alla pianta un aspetto di notevole interesse.
Fiori/infiorescenze: In primavera produce fiori insignificanti, quelli maschili in capolini globosi riuniti in pannocchie di 5 - 7,5 cm., i fiori femminili sono solitari o a coppie, di circa 1,5 cm.
Profumo: assente
Periodo di fioritura: primavera
Frutti/semi: in estate inoltrata i fiori femminili diventano frutti, che sono capsule semilegnose e tonde di 3-4 cm. di diametro, dapprima verdastre e poi marroni, sono molto spinose e ricordano il riccio della castagna ma non sono pungenti, rimangono sulla pianta per molte settimane e contengono i piccoli semi.
Corteccia: la corteccia è grigio-marrone, profondamente fissurata con creste strette, produce spesso escrescenze suberose man mano che invecchia.
Esposizione: pieno sole; a mezz'ombra la colorazione autunnale della chioma sarà meno appariscente.
Tipo di terreno: si adatta a qualsiasi terreno, pur preferendo terreni umidi, ricchi, sciolti e ben drenati, molto profondi a ph da neutro ad acido, ma si adatta anche a terreni alcalini pur se con qualche difficoltà.
Rusticità: rustico (Zona 5 USDA) resiste alle basse temperature sino a -25° C. Ha buona tolleranza al caldo intenso ma non è in grado di resistere ai venti salmastri.
Crescita: i primi anni dopo l’impianto presenta una crescita piuttosto lenta e raggiunge la maturità in circa 50 anni. Questo fa si che troppo spesso venga utilizzato anche in piccoli giardini rendendo necessarie nel tempo potature piuttosto pesanti che sicuramente non giovano né alla salute né all'estetica della pianta.
L’apparato radicale inoltre tende ad espandersi ed a scendere in profondità e di questo bisogna tener conto quando viene messo a dimora, le radici possono infatti sollevare marciapiedi o cordoli e costituire un ostacolo alle operazioni di sfalcio del prato.
Longevità: è un albero longevo.
Malattie: piuttosto resistente alle patologie, sporadicamente può essere attaccato dall’Armillaria mellea, oppure da larve minatrici e dagli afidi.
Cure successive all’impianto: l'epoca d'impianto è da novembre a marzo. Per il singolo soggetto la superficie minima necessaria è di 9 mq. per le alberature la distanza minima tra le piante è di 6 metri.
Per il primo anno dopo l'impianto è necessario annaffiare almeno due volte la settimana facendo arrivare l’acqua in profondità per evitare il rischio che le radici salgano troppo in superficie danneggiando vialetti o pavimentazioni.
Le potature non sono necessarie se non per eliminare eventuali rami secchi.
Una volta all’anno è utile concimare le piante più giovani con concimi azotati o letame maturo.
Moltiplicazione: per seme o per talea.
Le talee si prelevano in primavera o all'inizio dell'autunno e si fanno radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.
Per la semina prelevare i semi in autunno facendoli stratificare in frigorifero per alcune settimane e seminare all'aperto in cassone freddo, si autosemina anche spontaneamente. Talvolta è anche pollonante.
Utilizzo: è un eccellente albero per parchi e nel giardino a bosco in grandi spazi, isolato o in gruppi.
Altre varietà o cultivar:
il Liquidambar styraciflua è stato abbondantemente ibridato, tutte le cultivar hanno corteccia liscia a differenza di quella fissurata della specie.
Tra le numerose cultivar segnaliamo:
- 'Andrew Hewson': ha lamine profondamente incise e sfumature autunnali tenui.
- 'Burgundy': con colori autunnali rosso porpora scuro che sviluppa tardivamente.
- 'Golden Treasure': a crescita lenta e piuttosto contenuta (raggiunge i 10 metri) ha foglie verdi a margine giallo scuro e colori autunnali porpora a margine giallo.
- 'Lane Robert': a foglie rosso-nerastro scuro molto persistenti, premiato con l' AMG della RHS nel 1993. Ha dimensioni più contenute rispetto alla specie è quindi adatto anche nei piccoli giardini. Non tollera i terreni calcarei.
- 'Palo Alto': una delle cultivar più conosciute e coltivate, ha i getti giovani color porpora e colore autunnale arancione-rosso. In terreni acidi la colorazione autunnale è più vivida.Ha ottenuto l'AMG della RHS nel 2012.
- 'Variegata': foglie striate e macchiate di giallo e colore autunnale rosa e rosso intenso.
- 'Wordpleston': anch'esso premiato con l'AMG della RHS nel 1993, ha foglie profondamente lobate che virano dapprima al porpora e poi al giallo-arancione.
Curiosità:
Incidendo la corteccia del Liquidambar fuoriesce una resina oleosa e gommosa dal colore ambrato, l'ambra liquida, da cui il nome del genere dal latino "liquidus" = liquido e dall'arabo "ambar"= ambra.
E' chiamata anche storace o styrax, da cui l'epiteto specifico, ed ha aroma d'incenso, viene usata bruciandola per profumare gli ambienti, nell'industria cosmetica per fissare i profumi, nell'industria conciaria, come aromatizzante del tabacco e della gomma da masticare.
In Oriente nel XIX secolo lo Storace veniva usato per produrre un latte di bellezza molto apprezzato dalle donne.
L'ambra liquida aveva un ruolo anche per le sue presunte proprietà medicamentose, gli aztechi la impiegavano nella cura delle malattie da raffreddamento e per il mal di denti, gli indiani la masticavano per mantenere il denti sani e come cicatrizzante per le ferite dei cavalli.
Il legno non è di alta qualità ma emana un profumo di cannella e viene ancora talvolta usato in ebanisteria per la produzione di mobili profumati.
Commenti degli utenti:
Silvana (Albairate)
i Liquidambar sono piante bellissime, soprattutto in autunno quando prendono quei colori arancio dorati, ma diventano con il tempo delle piante enormi e invadenti.
Ne so qualcosa perchè ne ho un gruppo in fondo al giardino che da alberetti alti pochi metri, in pochi anni si sono quintuplicati...senza parlare dell'invadenza delle radici e della quantità di foglie e di ricci che cadono a terra ogni anno...in effetti i ricci o pseudofrutti sono un pò fastidiosi, ne cascano in abbondanza e si conficcano nel terreno.
Però sotto i Liquidambar c'è sempre un gran da fare di uccellini di tutte le specie che arrivano per cibarsi dei loro semi.
i Liquidambar sono piante bellissime, soprattutto in autunno quando prendono quei colori arancio dorati, ma diventano con il tempo delle piante enormi e invadenti.
Ne so qualcosa perchè ne ho un gruppo in fondo al giardino che da alberetti alti pochi metri, in pochi anni si sono quintuplicati...senza parlare dell'invadenza delle radici e della quantità di foglie e di ricci che cadono a terra ogni anno...in effetti i ricci o pseudofrutti sono un pò fastidiosi, ne cascano in abbondanza e si conficcano nel terreno.
Però sotto i Liquidambar c'è sempre un gran da fare di uccellini di tutte le specie che arrivano per cibarsi dei loro semi.
Bulbi.efiori.com (Milano)
e' molto bello! io ne ho uno e, a parte i ricci che mi vengono in testa, non posso far altro che ringraziarlo per la sua ombra dove spesso in estate ci schiaccio dei fantastici riposini e per i suoi colori autunnali!
e' molto bello! io ne ho uno e, a parte i ricci che mi vengono in testa, non posso far altro che ringraziarlo per la sua ombra dove spesso in estate ci schiaccio dei fantastici riposini e per i suoi colori autunnali!
Amantedeifiori (Mugello)
Anni fa me lo voleva regalare mio figlio, però, dopo aver letto quali dimensioni può raggiungere, ho preferito rinunciare.
E' un bellissimo albero e neanche troppo inflazionato peccato che voglia parecchio posto.
Anni fa me lo voleva regalare mio figlio, però, dopo aver letto quali dimensioni può raggiungere, ho preferito rinunciare.
E' un bellissimo albero e neanche troppo inflazionato peccato che voglia parecchio posto.
Pieracd (Imperia)
è un bellissimo albero! ha colori meravigliosi e credo che chi se lo può permettere faccia benissimo a volerlo nel proprio giardino per godere in ogni stagione dello spettacolo che ci può regalare.
Sembra che due famosi esemplari di Liquidambar nelle città d'Italia siano a Vercelli di fronte al Duomo, vicino alla stazione. A novembre assumono colori davvero magigi.
Sono alti una trentina di metri e sono due esemplari molto vecchi, hanno circa 200 anni, e si pensa che siano stati piantati nel 1761, dopo che Carlo Emanuele III concesse la realizzazione di nuovi passeggi sui resti delle mura cittadine distrutte nel 1704 dai francesi. Furono così realizzati i viali alberati che ancor oggi abbelliscono Vercelli.
è un bellissimo albero! ha colori meravigliosi e credo che chi se lo può permettere faccia benissimo a volerlo nel proprio giardino per godere in ogni stagione dello spettacolo che ci può regalare.
Sembra che due famosi esemplari di Liquidambar nelle città d'Italia siano a Vercelli di fronte al Duomo, vicino alla stazione. A novembre assumono colori davvero magigi.
Sono alti una trentina di metri e sono due esemplari molto vecchi, hanno circa 200 anni, e si pensa che siano stati piantati nel 1761, dopo che Carlo Emanuele III concesse la realizzazione di nuovi passeggi sui resti delle mura cittadine distrutte nel 1704 dai francesi. Furono così realizzati i viali alberati che ancor oggi abbelliscono Vercelli.
Maras (Campagna Bolognese)
io l'ho avuto per tre anni circa,comprato assieme al mio vicino, nello stesso vivaio, piantato nello stesso tipo di terra (di riporto e argillosa) stessa esposizione (nord) stesso giardiniere, risultato che il mio non è mai stato bello: solo foglie gialle in autunno che immediatamente cadevano.
Inutile dire che quello del mio vicino era (è) meraviglioso.
Un esperto mi ha detto che l'ho annaffiato poco (non dispongo di irrigazione automatica) e quindi ha patito troppo indebolendosi, a quel punto non c'è stato niente da fare.
Piano piano a partire dalla cima ha cominciato a seccare e l'ho perso.
io l'ho avuto per tre anni circa,comprato assieme al mio vicino, nello stesso vivaio, piantato nello stesso tipo di terra (di riporto e argillosa) stessa esposizione (nord) stesso giardiniere, risultato che il mio non è mai stato bello: solo foglie gialle in autunno che immediatamente cadevano.
Inutile dire che quello del mio vicino era (è) meraviglioso.
Un esperto mi ha detto che l'ho annaffiato poco (non dispongo di irrigazione automatica) e quindi ha patito troppo indebolendosi, a quel punto non c'è stato niente da fare.
Piano piano a partire dalla cima ha cominciato a seccare e l'ho perso.