Nome botanico : Lilium ‘Star Gazer’
Foto xmery:
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Famiglia: Liliaceae
Genere: Lilium
Origine: cultivar scoperta da Leslie Woodriff, famoso ibridatore della California, nel 1971 in un terreno di sperimentazione, con riproduzione stabilizzata e ufficializzata insieme alla RHS nel 1976.
Il brevetto è stato registrato su concessione del Sig. Woodriff dal Sig. Ted Kirsch ed emesso nel 1977.
Questo Lilium fa parte del cosiddetto gruppo di ibridi Orientali Parkman, gruppo 7d a fiori revoluti e variamente retroflesssi.
Morfologia della pianta: dall’unico fusto, robusto ed eretto, nascono per tutta la sua lunghezza belle foglie verdi e lucide; all’apice dello stelo sbocciano grappoli di 4/5 fiori, grandi e appariscenti, con la tipica forma del giglio.
Dimensioni: la pianta diventa alta fino a 70/90 cm. e circa 25 cm. in larghezza.
Organo geofita: grosso bulbo non tunicato di circa 10 cm. con scaglie imbricate, disposte attorno a un disco centrale, da cui originano le radici verso il basso e il fusto verso l’alto.
A differenza delle comuni bulbose, le radici sono perenni, ma alla ripresa vegetativa ogni anno la porzione sotterranea del fusto emette tra il bulbo e la superficie radici avventizie che contribuiscono al nutrimento della pianta.
Foglie: appaiono attorno al fusto in ordine sparso, a volte in palchi, più piccole in fondo e più grandi in alto; hanno forma lanceolata ma panciuta, con venature parallele; sono lunghe fino a 15 cm. larghe fino a 5 cm. e di un bel verde brillante e lucide.
Fiori: hanno 6 grandi tepali (3 petali e 3 sepali petaloidi) leggermente ondulati sui margini e con le punte leggermente retroflesse. Numerose piccole protuberanze, dette papille, si trovano sulla pagina interna dei tepali formando puntini rossastri più scuri. Gli stami sono prominenti, con grosse e appariscenti antere arancioni, ricche di polline, su filamenti lunghi e leggermente arcuati.
Colore: i boccioli, lunghi ed eleganti, si presentano verde chiaro con venature rosa tenue, poi il rosa diventa sempre più predominante per culminare nel magnifico rosa intenso del fiore aperto, con una violenta striscia rosso magenta al centro dei tepali che hanno i bordi finemente orlati di bianco.
Profumo: intensissimo.
Periodo di piantagione:i bulbi si piantano a primavera, tra marzo e maggio, ad almeno 15 cm. di profondità, con la punta rivolta verso l’alto. La distanza ottimale tra un bulbo e l’altro è di circa 15 cm; 10 cm. se coltivati in vaso.
Periodo di fioritura: giugno-agosto. E’ una fioritura esplosiva, intensa di colore e profumo, ma relativamente breve, dura circa 2 o 3 settimane a seconda della grandezza del bulbo, più è grande e più è durevole.
Esposizione: una posizione a mezz'ombra rende la fioritura più duratura.
Tecniche colturali: il terriccio, che deve essere ben drenato per scongiurare rischio di marciumi radicali, deve essere mantenuto sempre soffice e umido per tutto il periodo di fioritura. Quando tutti i fiori sono appassiti li si può recidere appena sotto lo stelo, avendo cura però di lasciare fusto e foglie. Continuando a bagnare il terreno questi elementi appassiranno lentamente, andando a nutrire i bulbi sottostanti. Questo accorgimento consente di avere bulbi grossi e sani e quindi una ottima fioritura l’anno successivo.
A inizio stagione si può arricchire il terriccio in superficie con sostanza organica ben matura.
Conservazione: questo ibrido non necessita di conservazione dei bulbi che possono essere lasciati a dimora per anni, a patto di avere un substrato non troppo pesante e bagnato in inverno.
Impiego: è un Lilium particolarmente adatto alla coltivazione in vaso per la sua altezza contenuta. Viene inoltre utilizzato come ottimo fiore reciso. E’ un elemento molto coreografico nel giardino piantato in gruppi nelle aiuole, poiché contribuisce a dare un tocco di colore e profumo intenso nella stagione estiva, quando il caldo rallenta l’attività di altre piante. Ma in questo caso è bene schermare le piante in fase di appassimento con altri elementi decorativi.
Crescita: nella media.
Periodo vegetativo e di dormienza: la pianta entra in fase di dormienza in autunno per rispuntare a primavera inoltrata.
Riproduzione: si può provare a moltiplicare la pianta attraverso la divisione delle scaglie del bulbo che inizieranno a produrre fiori al raggiungimento di un diametro di circa 5 cm.
Patologie: può essere colpito da infestazioni di afidi, tripidi o da coleotteri, come la criocera del giglio che ne divora le foglie; possono presentarsi patologie fungine o virali; anche le lumache rappresentano un potenziale problema.
La muffa grigia, Botritys, può essere un problema nelle primavere fredde.
Rusticità: i bulbi possono stare in piena terra laddove il primo strato in superficie non sia soggetto a gelate intense. Se coltivati in vaso, vanno riparati in zone dove l’apparato bulbare non possa gelare.
Diffusione nei cataloghi: è in assoluto uno dei più popolari e presenti nei cataloghi di bulbose; lo si può trovare occasionalmente anche nei garden center già fiorito.
Curiosità: il nome che è stato dato a questo ibrido fa riferimento al fatto che i suoi fiori sono rivolti verso l’alto, ossia verso il cielo.
Questa particolare cultivar è stata segnalata come gravemente tossica per i gatti (e solo per questa specie): ne provoca vomito, letargia, grave sofferenza renale e infine morte, se vengono ingerite anche minime parti della pianta.
Il polline arancione può macchiare i vestiti e la pelle, quindi, se usato come fiore reciso, si consiglia di tagliare le antere.
Commenti degli utenti:
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Famiglia: Liliaceae
Genere: Lilium
Origine: cultivar scoperta da Leslie Woodriff, famoso ibridatore della California, nel 1971 in un terreno di sperimentazione, con riproduzione stabilizzata e ufficializzata insieme alla RHS nel 1976.
Il brevetto è stato registrato su concessione del Sig. Woodriff dal Sig. Ted Kirsch ed emesso nel 1977.
Questo Lilium fa parte del cosiddetto gruppo di ibridi Orientali Parkman, gruppo 7d a fiori revoluti e variamente retroflesssi.
Morfologia della pianta: dall’unico fusto, robusto ed eretto, nascono per tutta la sua lunghezza belle foglie verdi e lucide; all’apice dello stelo sbocciano grappoli di 4/5 fiori, grandi e appariscenti, con la tipica forma del giglio.
Dimensioni: la pianta diventa alta fino a 70/90 cm. e circa 25 cm. in larghezza.
Organo geofita: grosso bulbo non tunicato di circa 10 cm. con scaglie imbricate, disposte attorno a un disco centrale, da cui originano le radici verso il basso e il fusto verso l’alto.
A differenza delle comuni bulbose, le radici sono perenni, ma alla ripresa vegetativa ogni anno la porzione sotterranea del fusto emette tra il bulbo e la superficie radici avventizie che contribuiscono al nutrimento della pianta.
Foglie: appaiono attorno al fusto in ordine sparso, a volte in palchi, più piccole in fondo e più grandi in alto; hanno forma lanceolata ma panciuta, con venature parallele; sono lunghe fino a 15 cm. larghe fino a 5 cm. e di un bel verde brillante e lucide.
Fiori: hanno 6 grandi tepali (3 petali e 3 sepali petaloidi) leggermente ondulati sui margini e con le punte leggermente retroflesse. Numerose piccole protuberanze, dette papille, si trovano sulla pagina interna dei tepali formando puntini rossastri più scuri. Gli stami sono prominenti, con grosse e appariscenti antere arancioni, ricche di polline, su filamenti lunghi e leggermente arcuati.
Colore: i boccioli, lunghi ed eleganti, si presentano verde chiaro con venature rosa tenue, poi il rosa diventa sempre più predominante per culminare nel magnifico rosa intenso del fiore aperto, con una violenta striscia rosso magenta al centro dei tepali che hanno i bordi finemente orlati di bianco.
Profumo: intensissimo.
Periodo di piantagione:i bulbi si piantano a primavera, tra marzo e maggio, ad almeno 15 cm. di profondità, con la punta rivolta verso l’alto. La distanza ottimale tra un bulbo e l’altro è di circa 15 cm; 10 cm. se coltivati in vaso.
Periodo di fioritura: giugno-agosto. E’ una fioritura esplosiva, intensa di colore e profumo, ma relativamente breve, dura circa 2 o 3 settimane a seconda della grandezza del bulbo, più è grande e più è durevole.
Esposizione: una posizione a mezz'ombra rende la fioritura più duratura.
Tecniche colturali: il terriccio, che deve essere ben drenato per scongiurare rischio di marciumi radicali, deve essere mantenuto sempre soffice e umido per tutto il periodo di fioritura. Quando tutti i fiori sono appassiti li si può recidere appena sotto lo stelo, avendo cura però di lasciare fusto e foglie. Continuando a bagnare il terreno questi elementi appassiranno lentamente, andando a nutrire i bulbi sottostanti. Questo accorgimento consente di avere bulbi grossi e sani e quindi una ottima fioritura l’anno successivo.
A inizio stagione si può arricchire il terriccio in superficie con sostanza organica ben matura.
Conservazione: questo ibrido non necessita di conservazione dei bulbi che possono essere lasciati a dimora per anni, a patto di avere un substrato non troppo pesante e bagnato in inverno.
Impiego: è un Lilium particolarmente adatto alla coltivazione in vaso per la sua altezza contenuta. Viene inoltre utilizzato come ottimo fiore reciso. E’ un elemento molto coreografico nel giardino piantato in gruppi nelle aiuole, poiché contribuisce a dare un tocco di colore e profumo intenso nella stagione estiva, quando il caldo rallenta l’attività di altre piante. Ma in questo caso è bene schermare le piante in fase di appassimento con altri elementi decorativi.
Crescita: nella media.
Periodo vegetativo e di dormienza: la pianta entra in fase di dormienza in autunno per rispuntare a primavera inoltrata.
Riproduzione: si può provare a moltiplicare la pianta attraverso la divisione delle scaglie del bulbo che inizieranno a produrre fiori al raggiungimento di un diametro di circa 5 cm.
Patologie: può essere colpito da infestazioni di afidi, tripidi o da coleotteri, come la criocera del giglio che ne divora le foglie; possono presentarsi patologie fungine o virali; anche le lumache rappresentano un potenziale problema.
La muffa grigia, Botritys, può essere un problema nelle primavere fredde.
Rusticità: i bulbi possono stare in piena terra laddove il primo strato in superficie non sia soggetto a gelate intense. Se coltivati in vaso, vanno riparati in zone dove l’apparato bulbare non possa gelare.
Diffusione nei cataloghi: è in assoluto uno dei più popolari e presenti nei cataloghi di bulbose; lo si può trovare occasionalmente anche nei garden center già fiorito.
Curiosità: il nome che è stato dato a questo ibrido fa riferimento al fatto che i suoi fiori sono rivolti verso l’alto, ossia verso il cielo.
Questa particolare cultivar è stata segnalata come gravemente tossica per i gatti (e solo per questa specie): ne provoca vomito, letargia, grave sofferenza renale e infine morte, se vengono ingerite anche minime parti della pianta.
Il polline arancione può macchiare i vestiti e la pelle, quindi, se usato come fiore reciso, si consiglia di tagliare le antere.
Commenti degli utenti:
xmery (Parma):
mi è stata regalata la pianta in procinto di fiorire in vaso, contenente 5 bulbi. La fioritura è stata un tripudio di colore, non smettevo di uscire a guardarla, o forse era quel profumo inebriante che mi attirava fuori. Peccato che dopo 10 giorni tutto era finito. Non avendo un giardino e non potendomi permettere di tenere un vaso impegnato con fusti che appassiscono e i bulbi in dormienza, li ho regalati a chi poteva farne un uso migliore anche se un po’ a malincuore!
mi è stata regalata la pianta in procinto di fiorire in vaso, contenente 5 bulbi. La fioritura è stata un tripudio di colore, non smettevo di uscire a guardarla, o forse era quel profumo inebriante che mi attirava fuori. Peccato che dopo 10 giorni tutto era finito. Non avendo un giardino e non potendomi permettere di tenere un vaso impegnato con fusti che appassiscono e i bulbi in dormienza, li ho regalati a chi poteva farne un uso migliore anche se un po’ a malincuore!
Canary bird (Alessandria):
anche io possiedo 3 bulbi di questo giglio, fa dei fiori che sono enormi, dal profumo molto speziato, peccato che è da due anni che le lumache ne divorano lo stelo prima della fioritura. Quest'anno li sposto...
anche io possiedo 3 bulbi di questo giglio, fa dei fiori che sono enormi, dal profumo molto speziato, peccato che è da due anni che le lumache ne divorano lo stelo prima della fioritura. Quest'anno li sposto...