Nome botanico: Hemerocallis fulva
Nome comune: Giglio turco, Giglio di San Giuseppe
Foto Espovit:

foto Espovit:

foto liligen:

Famiglia:Xanthorrhoeaceae/Liliaceae
Genere: Hemerocallis
Origine: Cina
Morfologia della pianta: Erbacea perenne, glabra, con apparato radicale rizomatoso su cui si sviluppano bulbilli fusiformi e biancastri di 1-2 cm.
Fusto eretto e senza foglie, alto 50 - 120 cm. ramoso solo nella parte superiore. Le foglie, tutte basali, formano un folto cespuglio.
Dimensioni: altezza fino a 120 cm circa. Larghezza 50 cm.
Organo geofita: rizoma sotterraneo con radici fascicolate.
Le radici servono quasi esclusivamente per la germinazione e la fioritura dell'anno successivo. Infatti ogni anno vengono emesse nuove radici mentre quelle più vecchie perdono di vigore e marciscono.
Foglie: basali, ensiformi (a forma di sciabola) e carenate, larghe 2-3 cm e lunghe 30-50 cm, di un bel verde chiaro. Sono disposte in ciuffi che crescono direttamente dal rizoma carnoso.
Fiori: i fiori sono grandi, larghi fino a 10 cm, imbutiformi e formati da sei tepali a margini ondulati; assomigliano molto a quelli dei gigli e sbocciano in continuazione alla sommità di un lungo stelo floreale per circa due mesi, hanno la particolarità di sbocciare la mattina e sfiorire la sera.
Sono disposti in infiorescenze terminali sostenute da un peduncolo di 1 cm diviso in 2 ramificazioni portanti 5-8 fiori.
Le antere sono poste su 6 stami in filamenti sottili.
L'ovario è triloculato e a maturazione si trasforma in una capsula a 3 valve.
Colore: arancio/rosso a strisce color albicocca.
Profumo: assente.
Periodo di piantagione: autunno o primavera
Periodo di fioritura: maggio - giugno
Esposizione: le Hemerocallis non hanno particolari esigenze di esposizione, crescono bene e fioriscono sia in pieno sole sia in ombra totale.
Tecniche colturali: anche se non amano molto gli spostamenti, non sono piante di difficile coltivazione in quanto si adattano facilmente a diverse condizioni climatiche e ad ogni tipo di terreno. Il terreno ideale è comunque profondo, fresco, fertile e moderatamente umido.
Conservazione: possono rimanere in piena terra o in vaso durante l’inverno
Impiego: è una pianta molto versatile: in giardino può essere usata nel bordo misto, come esemplare isolato, presso stagni o corsi d'acqua o lasciata inselvatichire nella parte semiselvaggia del giardino.
Crescita: vigorosa
Periodo vegetativo e di dormienza: va in riposo in autunno e ricomincia a cacciare le foglie in primavera.
Riproduzione: avviene per seme o per divisione dei cespi in autunno o in primavera prima della ripresa vegetativa.
Le piantine ottenute da seme impiegheranno anni per fiorire mentre quelle ottenute per divisione fioriranno l'anno successivo.
La divisione dei cespi si ottiene dissotterrando tutta la pianta, pulendo molto bene tutto il fascio di radici con acqua e separando le singole piantine attraverso il taglio della radice che collega una pianta all'altra. E' importante, per la separazione, che ogni cespo abbia almeno alcune radici.
Si disseminano con estrema facilità
Patologie: molto raramente sono soggette ad attacchi parassitari, eventuali stati di sofferenza sono dovuti a cattive tecniche di coltivazione.
Rusticità: molto rustica, sopporta anche temperature molto basse (-15/-20°C)
Diffusione nei cataloghi: E' la specie più diffusa e conosciuta di tutte le Hemerocallis.
Curiosità: Il nome Hemerocallis deriva da due parole greche "χάλός=bello" e "ήμέρά=giorno", bella di giorno perchè fiori durano una sola giornata, sbocciando al mattino e sfiorendo la sera.
E' una specie commestibile: nei paesi di origine i fiori secchi sono utilizzati per il condimento dei cibi.
Commenti degli utenti:
Nome comune: Giglio turco, Giglio di San Giuseppe
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Famiglia:Xanthorrhoeaceae/Liliaceae
Genere: Hemerocallis
Origine: Cina
Morfologia della pianta: Erbacea perenne, glabra, con apparato radicale rizomatoso su cui si sviluppano bulbilli fusiformi e biancastri di 1-2 cm.
Fusto eretto e senza foglie, alto 50 - 120 cm. ramoso solo nella parte superiore. Le foglie, tutte basali, formano un folto cespuglio.
Dimensioni: altezza fino a 120 cm circa. Larghezza 50 cm.
Organo geofita: rizoma sotterraneo con radici fascicolate.
Le radici servono quasi esclusivamente per la germinazione e la fioritura dell'anno successivo. Infatti ogni anno vengono emesse nuove radici mentre quelle più vecchie perdono di vigore e marciscono.
Foglie: basali, ensiformi (a forma di sciabola) e carenate, larghe 2-3 cm e lunghe 30-50 cm, di un bel verde chiaro. Sono disposte in ciuffi che crescono direttamente dal rizoma carnoso.
Fiori: i fiori sono grandi, larghi fino a 10 cm, imbutiformi e formati da sei tepali a margini ondulati; assomigliano molto a quelli dei gigli e sbocciano in continuazione alla sommità di un lungo stelo floreale per circa due mesi, hanno la particolarità di sbocciare la mattina e sfiorire la sera.
Sono disposti in infiorescenze terminali sostenute da un peduncolo di 1 cm diviso in 2 ramificazioni portanti 5-8 fiori.
Le antere sono poste su 6 stami in filamenti sottili.
L'ovario è triloculato e a maturazione si trasforma in una capsula a 3 valve.
Colore: arancio/rosso a strisce color albicocca.
Profumo: assente.
Periodo di piantagione: autunno o primavera
Periodo di fioritura: maggio - giugno
Esposizione: le Hemerocallis non hanno particolari esigenze di esposizione, crescono bene e fioriscono sia in pieno sole sia in ombra totale.
Tecniche colturali: anche se non amano molto gli spostamenti, non sono piante di difficile coltivazione in quanto si adattano facilmente a diverse condizioni climatiche e ad ogni tipo di terreno. Il terreno ideale è comunque profondo, fresco, fertile e moderatamente umido.
Conservazione: possono rimanere in piena terra o in vaso durante l’inverno
Impiego: è una pianta molto versatile: in giardino può essere usata nel bordo misto, come esemplare isolato, presso stagni o corsi d'acqua o lasciata inselvatichire nella parte semiselvaggia del giardino.
Crescita: vigorosa
Periodo vegetativo e di dormienza: va in riposo in autunno e ricomincia a cacciare le foglie in primavera.
Riproduzione: avviene per seme o per divisione dei cespi in autunno o in primavera prima della ripresa vegetativa.
Le piantine ottenute da seme impiegheranno anni per fiorire mentre quelle ottenute per divisione fioriranno l'anno successivo.
La divisione dei cespi si ottiene dissotterrando tutta la pianta, pulendo molto bene tutto il fascio di radici con acqua e separando le singole piantine attraverso il taglio della radice che collega una pianta all'altra. E' importante, per la separazione, che ogni cespo abbia almeno alcune radici.
Si disseminano con estrema facilità
Patologie: molto raramente sono soggette ad attacchi parassitari, eventuali stati di sofferenza sono dovuti a cattive tecniche di coltivazione.
Rusticità: molto rustica, sopporta anche temperature molto basse (-15/-20°C)
Diffusione nei cataloghi: E' la specie più diffusa e conosciuta di tutte le Hemerocallis.
Curiosità: Il nome Hemerocallis deriva da due parole greche "χάλός=bello" e "ήμέρά=giorno", bella di giorno perchè fiori durano una sola giornata, sbocciando al mattino e sfiorendo la sera.
E' una specie commestibile: nei paesi di origine i fiori secchi sono utilizzati per il condimento dei cibi.
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Proserpina (Lombardia):
ho una vasta distesa di Hemerocallis fulva e fino a quando non ho letto questo post chiamavo questi fiori gigli selvatici.
L'anno scorso in primavera ho estratto un pò di bulbi e li ho trapiantati ai margini di una stradina che porta nel bosco e quest'anno vedo che tutti hanno lo stelo floreale pronto a sbocciare, con mia grande felicità visto che il luogo è semiombreggiato (più ombreggiato) e in realtà non ci contavo molto.
ho una vasta distesa di Hemerocallis fulva e fino a quando non ho letto questo post chiamavo questi fiori gigli selvatici.
L'anno scorso in primavera ho estratto un pò di bulbi e li ho trapiantati ai margini di una stradina che porta nel bosco e quest'anno vedo che tutti hanno lo stelo floreale pronto a sbocciare, con mia grande felicità visto che il luogo è semiombreggiato (più ombreggiato) e in realtà non ci contavo molto.
sal73 (Bedford, England):
Mi ritrovo con tanti Hemerocallis che non solo resistono bene al caldo ma anche al freddo e tra parentesi, i fiori della H. fulva sono commestibili.
Mi ritrovo con tanti Hemerocallis che non solo resistono bene al caldo ma anche al freddo e tra parentesi, i fiori della H. fulva sono commestibili.
amantedeifiori (Mugello):
Tempo fa me ne hanno regalato una pianta e da allora me le trovo dappertutto, sono di una coltivazione estremamente semplice, si accontentano di qualsiasi terreno e in più non li annaffio mai
Tempo fa me ne hanno regalato una pianta e da allora me le trovo dappertutto, sono di una coltivazione estremamente semplice, si accontentano di qualsiasi terreno e in più non li annaffio mai
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