Nome della specie o della cultivar: Hoya pubicalyx (Merrill)
Esistono almeno 20 sottospecie e cultivar, che differiscono per le sfumature di colore del fiore e per le dimensioni/variegature delle foglie.
Le cultivar più facili da reperire sul mercato florovivaistico generalmente sono la 'Red Button' , la 'Pink Silver' e la 'Royal Hawaiian Purple'.
Nome comune: fiore di cera, fiore di porcellana
Foto Rosmarie:

Foto Rosmarie:

Foto Rosmarie: Hoya pubicalyx 'Silver Splash'

Foto Rosmarie: Hoya pubicalyx 'Red Buttons'

Foto Rosmarie:

Progenitori: specie botanica
Origine: la pianta originaria da cui sono nate le varie cultivar oggi in commercio, è stata scoperta nelle Filippine nel 1913, da tali Ramos e Edamo. Successivamente fu descritta da Merrill, nel 1918.
Habitat: quando fu raccolta per la prima volta, la H. pubicalyx cresceva arrampicandosi sugli alberi, in zone molto umide lungo i ruscelli e in mezzo alle foreste.
Portamento: sempreverde epifita, rampicante di tipo non aggrappante, con rami leggermente succulenti, lisci e glabri che vanno dai 2 ai 4 metri di lunghezza. Solitamente viene coltivata come ricadente per evitare sostegni che occuperebbero spazio eccessivo.
Fiori: sono prodotti su peduncoli persistenti di circa 4 cm. Le infiorescenze globose, semisferiche, di 10 cm di diametro o più, sono formate da numerosi fiori singoli pentastellati che talvolta arrivano anche a 30 in un'unica infiorescenza. Sono grandi circa 2 cm e ricoperti di peluria (da questa caratteristica deriva il nome "pubicalyx" = calice peloso).
Il loro colore cambia tra le diverse varietà, toccando tutte le tonalità del rosa e del viola e assumendo talvolta un colore talmente scuro da apparire quasi nero. Non di rado nella stessa ombrella si possono trovare fiori di colori leggermente diversi (particolarmente nella H. pubicalyx 'Royal Hawaiian Purple') o addirittura picchiettati con sfumature più o meno scure. Producono poco nettare e durano circa due settimane. Il singolo fiore ha una durata di circa 8 giorni.
Come molte Hoya, anche questa ha i caratteristici peduncoli che si allungano man mano che la pianta invecchia continuando a portare comunque i fiori nella parte terminale.
Profumo: i fiori emanano un profumo dolce e piuttosto forte, più pronunciato di sera e nei giorni successivi a quello in cui il fiore si è aperto.
Foglie: le foglie sono abbastanza dure, ellittiche, a margine intero, lucide e carnose. Le dimensioni oscillano tra gli 8-18 cm. in lunghezza e i 2,5-6 cm. in larghezza. Sulla faccia superiore presentano delle variegature argentate più o meno estese a seconda della varietà e hanno una venatura centrale ben visibile. Spesso le foglie giovani mostrano delle sfumature rossicce che scompaiono a maturazione.
Frutto: il frutto è un baccello contenente decine di semi dotati di 'pappo', un ciuffetto sulla sommità del seme, che ne favorisce la dispersione anemocora, ossia grazie al vento.
Periodo di fioritura: in genere fiorisce durante la bella stagione, iniziando a produrre infiorescenze intorno a giugno-luglio e proseguendo, nelle giuste condizioni di luce e calore, per tutta l’estate. E' comunque l'esposizione al sole, più che la temperatura, a incentivarne la fioritura.
Esposizione: questa hoya sopporta temperature elevate e non disdegna l’esposizione in pieno sole nelle ore iniziali o finali del giorno anche in estate. In coltivazione l'importante è un'esposizione molto graduale altrimenti le foglie rischiano di rovinarsi con inestetiche bruciature. Ovviamente, se dove il clima lo permette la pianta riesce a svernare all'aperto, questo acclimatamento avviene in primavera in modo naturale e senza danni.
Dimensioni: in natura raggiunge a maturità una lunghezza dei rami fino a 6 metri. Le piante coltivate invece arrivano normalmente a 1,5/2 metri, raramente raggiungono i 4 metri.
Crescita: non ha un ritmo di crescita particolarmente veloce. Tende infatti a vegetare solo tra aprile e ottobre (al nord va a riposo anche prima) entrando poi, con temperature sotto i 15°, in uno stato di totale riposo vegetativo che dura per tutto l’autunno e l’inverno. Se viene coltivata in casa, con temperature tra i 16° e i 20°, la pianta continua a vegetare e a preparare i suoi boccioli anche durante l'inverno.
Riproduzione: il metodo più efficace di riproduzione è la talea. Il periodo migliore va dalla primavera all'estate. Si mettono a radicare le talee in acqua, trasferendole poi in terra non appena le radici raggiungono i 2-3 cm di lunghezza. Generalmente non fiorisce prima di due anni. E' bene prelevare talee con peduncoli già formati per favorire la fioritura.
Rusticità: è tra le Hoya più rustiche. Al Sud Italia resiste senza problemi all’esterno tutto l’anno, nelle altre regioni resiste a temperature minime di 10°C ed ad eventuali singoli picchi in discesa fino a 5°C purché il terreno sia asciutto, riportando solo qualche bruciatura alle foglie. Al nord va assolutamente riparata in ambienti luminosi a temperature fresche (tra i 10° e i 15°) oppure in casa davanti a una finestra.
Coltivazione: è una pianta molto adatta per la coltivazione in panieri appesi, il terriccio deve essere leggero, neutro o leggermente acido e molto drenante per evitare ristagni. Bagnare solo quando il terriccio appare asciutto in superficie. In inverno le annaffiature vanno limitate drasticamente. In generale tollera molto meglio periodi di siccità che un apporto idrico eccessivo. Concimare regolarmente in primavera ed estate.
Difficoltà di coltivazione: decisamente facile da coltivare, non soffre di particolari patologie. Risultano pericolosi i ristagni idrici responsabili di marciume radicale ai quali però si può ovviare con delle annaffiature ben ponderate ed evitando l'uso di sottovasi.
Patologie più frequenti: è facilmente attaccata dalla cocciniglia cotonosa che può essere debellata rimuovendo gli insetti con un batuffolo di ovatta imbevuto di alcool.
Curiosità:: recenti studi sul DNA di Hoya pubicalyx e Hoya carnosa rivelano similitudini tali da poter inserire le due piante nella stessa specie, anche se attualmente rimangono separate e distinte.
Commenti degli utenti:
Esistono almeno 20 sottospecie e cultivar, che differiscono per le sfumature di colore del fiore e per le dimensioni/variegature delle foglie.
Le cultivar più facili da reperire sul mercato florovivaistico generalmente sono la 'Red Button' , la 'Pink Silver' e la 'Royal Hawaiian Purple'.
Nome comune: fiore di cera, fiore di porcellana
Foto Rosmarie:

Foto Rosmarie:

Foto Rosmarie: Hoya pubicalyx 'Silver Splash'

Foto Rosmarie: Hoya pubicalyx 'Red Buttons'

Foto Rosmarie:

Progenitori: specie botanica
Origine: la pianta originaria da cui sono nate le varie cultivar oggi in commercio, è stata scoperta nelle Filippine nel 1913, da tali Ramos e Edamo. Successivamente fu descritta da Merrill, nel 1918.
Habitat: quando fu raccolta per la prima volta, la H. pubicalyx cresceva arrampicandosi sugli alberi, in zone molto umide lungo i ruscelli e in mezzo alle foreste.
Portamento: sempreverde epifita, rampicante di tipo non aggrappante, con rami leggermente succulenti, lisci e glabri che vanno dai 2 ai 4 metri di lunghezza. Solitamente viene coltivata come ricadente per evitare sostegni che occuperebbero spazio eccessivo.
Fiori: sono prodotti su peduncoli persistenti di circa 4 cm. Le infiorescenze globose, semisferiche, di 10 cm di diametro o più, sono formate da numerosi fiori singoli pentastellati che talvolta arrivano anche a 30 in un'unica infiorescenza. Sono grandi circa 2 cm e ricoperti di peluria (da questa caratteristica deriva il nome "pubicalyx" = calice peloso).
Il loro colore cambia tra le diverse varietà, toccando tutte le tonalità del rosa e del viola e assumendo talvolta un colore talmente scuro da apparire quasi nero. Non di rado nella stessa ombrella si possono trovare fiori di colori leggermente diversi (particolarmente nella H. pubicalyx 'Royal Hawaiian Purple') o addirittura picchiettati con sfumature più o meno scure. Producono poco nettare e durano circa due settimane. Il singolo fiore ha una durata di circa 8 giorni.
Come molte Hoya, anche questa ha i caratteristici peduncoli che si allungano man mano che la pianta invecchia continuando a portare comunque i fiori nella parte terminale.
Profumo: i fiori emanano un profumo dolce e piuttosto forte, più pronunciato di sera e nei giorni successivi a quello in cui il fiore si è aperto.
Foglie: le foglie sono abbastanza dure, ellittiche, a margine intero, lucide e carnose. Le dimensioni oscillano tra gli 8-18 cm. in lunghezza e i 2,5-6 cm. in larghezza. Sulla faccia superiore presentano delle variegature argentate più o meno estese a seconda della varietà e hanno una venatura centrale ben visibile. Spesso le foglie giovani mostrano delle sfumature rossicce che scompaiono a maturazione.
Frutto: il frutto è un baccello contenente decine di semi dotati di 'pappo', un ciuffetto sulla sommità del seme, che ne favorisce la dispersione anemocora, ossia grazie al vento.
Periodo di fioritura: in genere fiorisce durante la bella stagione, iniziando a produrre infiorescenze intorno a giugno-luglio e proseguendo, nelle giuste condizioni di luce e calore, per tutta l’estate. E' comunque l'esposizione al sole, più che la temperatura, a incentivarne la fioritura.
Esposizione: questa hoya sopporta temperature elevate e non disdegna l’esposizione in pieno sole nelle ore iniziali o finali del giorno anche in estate. In coltivazione l'importante è un'esposizione molto graduale altrimenti le foglie rischiano di rovinarsi con inestetiche bruciature. Ovviamente, se dove il clima lo permette la pianta riesce a svernare all'aperto, questo acclimatamento avviene in primavera in modo naturale e senza danni.
Dimensioni: in natura raggiunge a maturità una lunghezza dei rami fino a 6 metri. Le piante coltivate invece arrivano normalmente a 1,5/2 metri, raramente raggiungono i 4 metri.
Crescita: non ha un ritmo di crescita particolarmente veloce. Tende infatti a vegetare solo tra aprile e ottobre (al nord va a riposo anche prima) entrando poi, con temperature sotto i 15°, in uno stato di totale riposo vegetativo che dura per tutto l’autunno e l’inverno. Se viene coltivata in casa, con temperature tra i 16° e i 20°, la pianta continua a vegetare e a preparare i suoi boccioli anche durante l'inverno.
Riproduzione: il metodo più efficace di riproduzione è la talea. Il periodo migliore va dalla primavera all'estate. Si mettono a radicare le talee in acqua, trasferendole poi in terra non appena le radici raggiungono i 2-3 cm di lunghezza. Generalmente non fiorisce prima di due anni. E' bene prelevare talee con peduncoli già formati per favorire la fioritura.
Rusticità: è tra le Hoya più rustiche. Al Sud Italia resiste senza problemi all’esterno tutto l’anno, nelle altre regioni resiste a temperature minime di 10°C ed ad eventuali singoli picchi in discesa fino a 5°C purché il terreno sia asciutto, riportando solo qualche bruciatura alle foglie. Al nord va assolutamente riparata in ambienti luminosi a temperature fresche (tra i 10° e i 15°) oppure in casa davanti a una finestra.
Coltivazione: è una pianta molto adatta per la coltivazione in panieri appesi, il terriccio deve essere leggero, neutro o leggermente acido e molto drenante per evitare ristagni. Bagnare solo quando il terriccio appare asciutto in superficie. In inverno le annaffiature vanno limitate drasticamente. In generale tollera molto meglio periodi di siccità che un apporto idrico eccessivo. Concimare regolarmente in primavera ed estate.
Difficoltà di coltivazione: decisamente facile da coltivare, non soffre di particolari patologie. Risultano pericolosi i ristagni idrici responsabili di marciume radicale ai quali però si può ovviare con delle annaffiature ben ponderate ed evitando l'uso di sottovasi.
Patologie più frequenti: è facilmente attaccata dalla cocciniglia cotonosa che può essere debellata rimuovendo gli insetti con un batuffolo di ovatta imbevuto di alcool.
Curiosità:: recenti studi sul DNA di Hoya pubicalyx e Hoya carnosa rivelano similitudini tali da poter inserire le due piante nella stessa specie, anche se attualmente rimangono separate e distinte.
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Rosmarie (Gravina di Catania):
“Da me in Sicilia vive all'esterno tutto l'anno e prende sole tutte le mattine, anche d'estate e proprio ora a luglio, con le temperature molto elevate di queste settimane e con il sole che mi brucia molte piante, ha deciso di esprimersi ”regalandomi magnifici fiori"
Quest'inverno un ramo si è spezzato, l'ho messo in acqua sempre fuori e ha fatto bellissime radici e foglie nuove !
“Da me in Sicilia vive all'esterno tutto l'anno e prende sole tutte le mattine, anche d'estate e proprio ora a luglio, con le temperature molto elevate di queste settimane e con il sole che mi brucia molte piante, ha deciso di esprimersi ”regalandomi magnifici fiori"
Quest'inverno un ramo si è spezzato, l'ho messo in acqua sempre fuori e ha fatto bellissime radici e foglie nuove !
Vanda (Gozzano):
"E' una Hoya che definirei facile e di grande soddisfazione e per questo consigliata ai principianti. Le piace il caldo, ma resiste fino ai 12° di minima, addirittura per alcuni giorni può sopportare temperature che scendono anche molto più giù! La fioritura avviene a pianta adulta, cioè quando raggiunge una certa dimensione. Se se ne fanno talee, è bene utilizzare una porzione di ramo che già abbia un peduncolo precedentemente fiorito, poiché su quello è più probabile che la nuova talea possa rifiorire di nuovo. E' una pianta molto generosa nelle fioriture, come le H.carnosa, della quale alcuni botanici sostengono essere una sottospecie"
"E' una Hoya che definirei facile e di grande soddisfazione e per questo consigliata ai principianti. Le piace il caldo, ma resiste fino ai 12° di minima, addirittura per alcuni giorni può sopportare temperature che scendono anche molto più giù! La fioritura avviene a pianta adulta, cioè quando raggiunge una certa dimensione. Se se ne fanno talee, è bene utilizzare una porzione di ramo che già abbia un peduncolo precedentemente fiorito, poiché su quello è più probabile che la nuova talea possa rifiorire di nuovo. E' una pianta molto generosa nelle fioriture, come le H.carnosa, della quale alcuni botanici sostengono essere una sottospecie"