Nome botanico Cypripedium calceolus (Scarpetta di Venere, Pianella della Madonna)
Genere: Cypripedium
Foto Maxime:

Progenitori: specie botanica
Origine: America del Nord, Europa, Asia. In Italia è presente sulle Alpi e le prealpi, in qualche bosco appenninico e nei Parchi Nazionali dello Stelvio e della Majella
Habitat: questa orchidea spontanea e rustica, in natura vive in boschi aperti e luminosi di latifoglie, faggete e conifere, tra i 500 e i 2000 metri di altitudine, su suoli di natura calcarea ma ricoperti da uno strato di humus su cui spesso crescono muschiche acidificano leggermente il terreno.
Portamento: orchidea terricola, decidua.
Fiori: i suoi fiori sono grandi e magnifici. Sullo stelo pubescente e non ramificato, alto circa 50 centimetri, sboccia il fiore singolo, formato da 2 sepali nella parte inferiore e 3 petali di cui quello situato più in alto leggermente più largo degli altri due. I 2 sepali e i 2 petali più stretti sono leggermente ritorti.
Al centro si trova il labello che è a forma di pantofola (da qui il nome Scarpetta di Venere) che contiene il polline.
Il periodo di fioritura va da maggio a giugno, a seconda delle temperature e delle condizioni ambientali e dura poco: 4 – 5 giorni.
Colore: i petali e i sepali sono bruno violaceo, il labello è giallo dorato brillante.
Profumo: leggero profumo di albicocca
Foglie: le foglie avvolgono il fusto in una guaina sono lunghe da 12 a 18 centimetri e larghe da 7 a 10 centimetri circa, di colore verde brillante con evidenti nervature parallele. Di solito in ogni pianta ci sono da 3 a 5 foglie
Radici: è un rizoma che corre parallelo al terreno e si espande a tappeto per 6–7 metri
Frutto: il frutto è una capsula contenente numerosissimi semi privi di endosperma e con embrioni formati da poche cellule, quindi con poche probabilità di germinare. Possono svilupparsi solo dopo essere stati a contatto con spore di micorrize, che vivono in simbiosi con le radici delle piante.
Dimensioni: altezza circa 50 centimetri, diametro circa 10- 12 centimetri
Crescita: la crescita è molto veloce, al contrario delle comuni orchidee, considerando che la pianta spunta a primavera inoltrata e fiorisce già a metà primavera. In autunno inoltrato entra in riposo vegetativo seccando tutta la parte aerea.
Esposizione: luogo semiombreggiato dove possa ricevere qualche ora di sole al giorno
Temperatura e umidità la pianta richiede temperature fresche d’estate e rigide d’inverno e un'elevata umidità.
Annaffiature: in primavera estate si irriga in modo che il terreno non sia mai completamente asciutto facendo attenzione ai ristagni idrici che potrebbero provocare marciumi. E’ preferibile usare acqua più pura possibile, meglio se piovana. In inverno le annaffiature devono essere scarse
Concimazione: si concima ogni 15 – 20 giorni con un fertilizzante specifico per orchidee da aggiungere all’acqua delle annaffiature. Non fertilizzare durante il periodo di fioritura.
Riproduzione: L’impollinazione da parte degli insetti avviene con difficoltà, la forma del labello infatti impedisce in parte l’entrata e l’uscita degli impollinatori. Nel caso riesca, la germinazione è comunque condizionata dalla presenza di micorrize e può durare anche 10 anni.
Più facile è la moltiplicazione per via vegetativa per divisione della pianta con parte del rizoma che comunque andrebbe ripiantato immediatamente con parte del terreno originario, proprio per la presenza dei funghi utili.
Substrato: terreno umido, foglioso e ricco di humus, neutro o leggermentealcalino, con aggiunta di ghiaia calcarea drenante.
Difficoltà di coltivazione: la coltivazione è difficile, quasi impossibile per chi vive nelle zone calde, menoproblematica se il clima è fresco anche d’estate e rigido d’inverno. Tutte le piante acquistate per la coltivazione devono essere munite di certificato che ne attesti le origini, perché è una pianta rarissima e protetta.
Patologie più frequenti: la pianta può essere colpita dalla mosca bianca, dagli afidi e dagli acari. Contro tutti questi parassiti si consiglia di usare gli antiparassitari specifici. Limacce e chiocciole ne sono ghiotte. Il marciume radicale è in grado di uccidere la pianta in tempi brevissimi per cui è importantissimo un ottimo drenaggio.
commenti degli utenti
Genere: Cypripedium
Foto Maxime:

Progenitori: specie botanica
Origine: America del Nord, Europa, Asia. In Italia è presente sulle Alpi e le prealpi, in qualche bosco appenninico e nei Parchi Nazionali dello Stelvio e della Majella
Habitat: questa orchidea spontanea e rustica, in natura vive in boschi aperti e luminosi di latifoglie, faggete e conifere, tra i 500 e i 2000 metri di altitudine, su suoli di natura calcarea ma ricoperti da uno strato di humus su cui spesso crescono muschiche acidificano leggermente il terreno.
Portamento: orchidea terricola, decidua.
Fiori: i suoi fiori sono grandi e magnifici. Sullo stelo pubescente e non ramificato, alto circa 50 centimetri, sboccia il fiore singolo, formato da 2 sepali nella parte inferiore e 3 petali di cui quello situato più in alto leggermente più largo degli altri due. I 2 sepali e i 2 petali più stretti sono leggermente ritorti.
Al centro si trova il labello che è a forma di pantofola (da qui il nome Scarpetta di Venere) che contiene il polline.
Il periodo di fioritura va da maggio a giugno, a seconda delle temperature e delle condizioni ambientali e dura poco: 4 – 5 giorni.
Colore: i petali e i sepali sono bruno violaceo, il labello è giallo dorato brillante.
Profumo: leggero profumo di albicocca
Foglie: le foglie avvolgono il fusto in una guaina sono lunghe da 12 a 18 centimetri e larghe da 7 a 10 centimetri circa, di colore verde brillante con evidenti nervature parallele. Di solito in ogni pianta ci sono da 3 a 5 foglie
Radici: è un rizoma che corre parallelo al terreno e si espande a tappeto per 6–7 metri
Frutto: il frutto è una capsula contenente numerosissimi semi privi di endosperma e con embrioni formati da poche cellule, quindi con poche probabilità di germinare. Possono svilupparsi solo dopo essere stati a contatto con spore di micorrize, che vivono in simbiosi con le radici delle piante.
Dimensioni: altezza circa 50 centimetri, diametro circa 10- 12 centimetri
Crescita: la crescita è molto veloce, al contrario delle comuni orchidee, considerando che la pianta spunta a primavera inoltrata e fiorisce già a metà primavera. In autunno inoltrato entra in riposo vegetativo seccando tutta la parte aerea.
Esposizione: luogo semiombreggiato dove possa ricevere qualche ora di sole al giorno
Temperatura e umidità la pianta richiede temperature fresche d’estate e rigide d’inverno e un'elevata umidità.
Annaffiature: in primavera estate si irriga in modo che il terreno non sia mai completamente asciutto facendo attenzione ai ristagni idrici che potrebbero provocare marciumi. E’ preferibile usare acqua più pura possibile, meglio se piovana. In inverno le annaffiature devono essere scarse
Concimazione: si concima ogni 15 – 20 giorni con un fertilizzante specifico per orchidee da aggiungere all’acqua delle annaffiature. Non fertilizzare durante il periodo di fioritura.
Riproduzione: L’impollinazione da parte degli insetti avviene con difficoltà, la forma del labello infatti impedisce in parte l’entrata e l’uscita degli impollinatori. Nel caso riesca, la germinazione è comunque condizionata dalla presenza di micorrize e può durare anche 10 anni.
Più facile è la moltiplicazione per via vegetativa per divisione della pianta con parte del rizoma che comunque andrebbe ripiantato immediatamente con parte del terreno originario, proprio per la presenza dei funghi utili.
Substrato: terreno umido, foglioso e ricco di humus, neutro o leggermentealcalino, con aggiunta di ghiaia calcarea drenante.
Difficoltà di coltivazione: la coltivazione è difficile, quasi impossibile per chi vive nelle zone calde, menoproblematica se il clima è fresco anche d’estate e rigido d’inverno. Tutte le piante acquistate per la coltivazione devono essere munite di certificato che ne attesti le origini, perché è una pianta rarissima e protetta.
Patologie più frequenti: la pianta può essere colpita dalla mosca bianca, dagli afidi e dagli acari. Contro tutti questi parassiti si consiglia di usare gli antiparassitari specifici. Limacce e chiocciole ne sono ghiotte. Il marciume radicale è in grado di uccidere la pianta in tempi brevissimi per cui è importantissimo un ottimo drenaggio.
commenti degli utenti
maxime (prov Roma):
ero in montagna e mi accorsi di questo esile fiore e della sua forma singolare, nella foresta di Giazza nel Veneto dove viene anche chiamato "pianella della Madonna".
Il suo rosso tendente al marrone fa risaltare il giallo oro del labello...uno spettacolo!
La sua fioritura non dura molto quindi son stato fortunato.
La bellezza del fiore nasconde anche virtù officinali.
I tannini, i glucosidi amari, i fenantrachinoni non terpenoidi e l'olio essenziale (estratto in particolare da radici e rizoma) conferiscono alla pianta funzioni antispasmodiche, toniche ed eupeptiche, oltre a renderla utile come blando sedativo.
Per taluni è equiparabile all'azione della valeriana, ma il risvolto della medaglia è che eccessive dosi portano a stati psicogeni con allucinazioni; inoltre i peli ghiandolari del fusto della scarpetta di Venere possono creare irritazioni cutanee.
Bella e utile...ma che si sa ben difendere
ero in montagna e mi accorsi di questo esile fiore e della sua forma singolare, nella foresta di Giazza nel Veneto dove viene anche chiamato "pianella della Madonna".
Il suo rosso tendente al marrone fa risaltare il giallo oro del labello...uno spettacolo!
La sua fioritura non dura molto quindi son stato fortunato.
La bellezza del fiore nasconde anche virtù officinali.
I tannini, i glucosidi amari, i fenantrachinoni non terpenoidi e l'olio essenziale (estratto in particolare da radici e rizoma) conferiscono alla pianta funzioni antispasmodiche, toniche ed eupeptiche, oltre a renderla utile come blando sedativo.
Per taluni è equiparabile all'azione della valeriana, ma il risvolto della medaglia è che eccessive dosi portano a stati psicogeni con allucinazioni; inoltre i peli ghiandolari del fusto della scarpetta di Venere possono creare irritazioni cutanee.
Bella e utile...ma che si sa ben difendere
Dani61 (prov. Belluno):
Quando ero ragazza andavo al Giardino Botanico solo per vedere la Scarpetta di Venere e ogni anno rimanevo incantata dalla sua bellezza.
La considero la più bella e meravigliosa orchidea esistente.
Peccato che sia una pianta così rara, chi riesce a vederla è proprio fortunato.
Anni fa un mio paesano ha raccolto tutta la pianta col rizoma e l'ha piantata nel suo giardino, pensando di aver fatto un affare se ne vantava con tutti. Solo che il suo gran chiacchierare è arrivato alle orecchie della Guardia Forestale che gli ha fatto una multa salatissima, ma non basta! dopo neanche un anno la pianta è morta.
Quando ero ragazza andavo al Giardino Botanico solo per vedere la Scarpetta di Venere e ogni anno rimanevo incantata dalla sua bellezza.
La considero la più bella e meravigliosa orchidea esistente.
Peccato che sia una pianta così rara, chi riesce a vederla è proprio fortunato.
Anni fa un mio paesano ha raccolto tutta la pianta col rizoma e l'ha piantata nel suo giardino, pensando di aver fatto un affare se ne vantava con tutti. Solo che il suo gran chiacchierare è arrivato alle orecchie della Guardia Forestale che gli ha fatto una multa salatissima, ma non basta! dopo neanche un anno la pianta è morta.