Nome botanico : Vanda 'Royal Blue'
Genere: Vanda
Foto vanda:

Foto vanda:

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Foto iMark:

Progenitori : ibrido di Vanda coerulea ottenuto dall'incrocio di Vanda 'Janice' x Vanda 'Rothschildiana'.
Origine: ottenuto da Mizuto nel 1968, fa parte delle Anco orchidee.
Habitat: -----
Portamento: orchidea epifita, monopodiale, sempreverde, non possiede pseudobulbi ma foglie coriacee resistenti alle siccità e numerose radici aeree.
Fiori: di grandi dimensioni, fino a 13 cm, con labello molto più piccolo dei petali e munito di un piccolo sperone.
Gli steli florali si sviluppano all'ascella delle foglie e portano molte decine di fiori raggruppati in vistose infiorescenze appiattite che durano in media 6-8 settimane.
Il periodo di fioritura varia in relazione alla luce, può arrivare a fiorire anche più volte in un anno: in buone condizioni di luminosità rifiorisce dopo circa sei mesi dall'ultima fioritura.
Lo stelo dopo la fioritura deve essere reciso.
Profumo: assente.
Foglie: le foglie sono coriacee e di colore verde scuro, nascono opposte lungo il fusto formando una sorta di ventaglio.
Colore: blu molto intenso intenso con tassellature più o meno marcate.
Radici: le radici aeree sono spesse e molto lunghe, a volte più di un metro, nascono alla base della pianta ma possono anche avvilupparsi alle foglie o restare pendule.
Quando sono asciutte diventano color argento mentre sono di un bel verde chiaro se sono ben idratate.
Dimensioni: circa 30 cm. di altezza e 45/50 cm. di larghezza per una pianta media, ma le dimensioni possono variare notevolmente a seconda dell'età della pianta arrivando fino a 90 cm di altezza.
Crescita: costante.
Esposizione: necessita di molta luce, anche la luce solare diretta, tranne che in estate quando è consigliabileschermarla dal sole più caldo.
Temperatura e umidità: la temperatura ottimale va dai 17°C ai 28°C.
In estate può essere portata all'esterno purchè la temperatura non scenda al di sotto dei 18°C. La si può tenere appesa ad un albero, senza vaso e non ha praticamente bisogno di cure, se non quella di frequenti nebulizzazioni nei periodi più caldi e secchi.
Annaffiature: non ha bisogno di annaffiature troppo frequenti. Nella coltivazione in vaso di vetro è consigliabile due volte a settimana annaffiare per immersione con acqua tiepida per circa 20 - 30 minuti lasciando poi sgocciolare bene il vaso.
In estate sono consigliate frequenti nebulizzazioni, va invece bagnata con moderazione in inverno.
Concimazione: da marzo a settembre fertilizzare con concime bilanciato 20/20/20.
Riproduzione: si possono prelevare i nuovi getti che spuntano alla base della pianta una volta che hanno messo radici a sufficienza, oppure far radicare porzioni di fusto.
Un metodo abbastanza pratico è la margotta in sfagno.
Substrato: viene solitamente coltivata in cesti o panieri appesi da cui le radici escono libere, su un terriccio per orchidee epifite ben aerato.
Difficoltà di coltivazione: abbastanza difficile per le particolari necessità di temperatura, luminosità e fabbisogno idrico.
Patologie più frequenti: eccessive nebulizzazioni sulle foglie possono causare marciume del colletto, per prevenirlo garantire una buona ventilazione e non nebulizzare le foglie soprattutto nelle ore serali quando le temperature tendono ad abbassari.
Marciumi o disidratazione delle radici: essendo coltivata a radici nude è spesso difficile dosare le nebulizzazioni e le annaffiature, si consiglia di controllare il colore e la consistenza delle radici che al tatto devono presentarsi morbide e vellutate, se in buone condizioni, inoltre, presentano sulle estremità delle punte rosee segno di crescita.
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Genere: Vanda
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Progenitori : ibrido di Vanda coerulea ottenuto dall'incrocio di Vanda 'Janice' x Vanda 'Rothschildiana'.
Origine: ottenuto da Mizuto nel 1968, fa parte delle Anco orchidee.
Habitat: -----
Portamento: orchidea epifita, monopodiale, sempreverde, non possiede pseudobulbi ma foglie coriacee resistenti alle siccità e numerose radici aeree.
Fiori: di grandi dimensioni, fino a 13 cm, con labello molto più piccolo dei petali e munito di un piccolo sperone.
Gli steli florali si sviluppano all'ascella delle foglie e portano molte decine di fiori raggruppati in vistose infiorescenze appiattite che durano in media 6-8 settimane.
Il periodo di fioritura varia in relazione alla luce, può arrivare a fiorire anche più volte in un anno: in buone condizioni di luminosità rifiorisce dopo circa sei mesi dall'ultima fioritura.
Lo stelo dopo la fioritura deve essere reciso.
Profumo: assente.
Foglie: le foglie sono coriacee e di colore verde scuro, nascono opposte lungo il fusto formando una sorta di ventaglio.
Colore: blu molto intenso intenso con tassellature più o meno marcate.
Radici: le radici aeree sono spesse e molto lunghe, a volte più di un metro, nascono alla base della pianta ma possono anche avvilupparsi alle foglie o restare pendule.
Quando sono asciutte diventano color argento mentre sono di un bel verde chiaro se sono ben idratate.
Dimensioni: circa 30 cm. di altezza e 45/50 cm. di larghezza per una pianta media, ma le dimensioni possono variare notevolmente a seconda dell'età della pianta arrivando fino a 90 cm di altezza.
Crescita: costante.
Esposizione: necessita di molta luce, anche la luce solare diretta, tranne che in estate quando è consigliabileschermarla dal sole più caldo.
Temperatura e umidità: la temperatura ottimale va dai 17°C ai 28°C.
In estate può essere portata all'esterno purchè la temperatura non scenda al di sotto dei 18°C. La si può tenere appesa ad un albero, senza vaso e non ha praticamente bisogno di cure, se non quella di frequenti nebulizzazioni nei periodi più caldi e secchi.
Annaffiature: non ha bisogno di annaffiature troppo frequenti. Nella coltivazione in vaso di vetro è consigliabile due volte a settimana annaffiare per immersione con acqua tiepida per circa 20 - 30 minuti lasciando poi sgocciolare bene il vaso.
In estate sono consigliate frequenti nebulizzazioni, va invece bagnata con moderazione in inverno.
Concimazione: da marzo a settembre fertilizzare con concime bilanciato 20/20/20.
Riproduzione: si possono prelevare i nuovi getti che spuntano alla base della pianta una volta che hanno messo radici a sufficienza, oppure far radicare porzioni di fusto.
Un metodo abbastanza pratico è la margotta in sfagno.
Substrato: viene solitamente coltivata in cesti o panieri appesi da cui le radici escono libere, su un terriccio per orchidee epifite ben aerato.
Difficoltà di coltivazione: abbastanza difficile per le particolari necessità di temperatura, luminosità e fabbisogno idrico.
Patologie più frequenti: eccessive nebulizzazioni sulle foglie possono causare marciume del colletto, per prevenirlo garantire una buona ventilazione e non nebulizzare le foglie soprattutto nelle ore serali quando le temperature tendono ad abbassari.
Marciumi o disidratazione delle radici: essendo coltivata a radici nude è spesso difficile dosare le nebulizzazioni e le annaffiature, si consiglia di controllare il colore e la consistenza delle radici che al tatto devono presentarsi morbide e vellutate, se in buone condizioni, inoltre, presentano sulle estremità delle punte rosee segno di crescita.
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Lella1 (Milano):
l'importante è vaporizzare le radici che devono diventare belle verdi, possibilmente anche facendo dei bagnetti settimanali con acqua piovana allungata con un po' di concime per orchidee solubile in acqua, tenerla poi appesa in un posto con tanta luce e riparata dal gelo. Nel nord Italia credo sia meglio ripararla in casa, in un ambiente ad elevata umidità come una veranda.
l'importante è vaporizzare le radici che devono diventare belle verdi, possibilmente anche facendo dei bagnetti settimanali con acqua piovana allungata con un po' di concime per orchidee solubile in acqua, tenerla poi appesa in un posto con tanta luce e riparata dal gelo. Nel nord Italia credo sia meglio ripararla in casa, in un ambiente ad elevata umidità come una veranda.
iMark (Varese):
è normale che le Vanda da vivaio abbiano delle radici secchine e disidratate e delle radici più grosse, nulla di anomalo, è stata senza umidità: in effetti, tranne poche eccezioni, nei garden non le vaporizzano quasi mai.
è normale che le Vanda da vivaio abbiano delle radici secchine e disidratate e delle radici più grosse, nulla di anomalo, è stata senza umidità: in effetti, tranne poche eccezioni, nei garden non le vaporizzano quasi mai.
Vanda (Gozzano):
per fare il bagnetto io faccio così: prendo un catino bello grande, metto l'acqua un po' sopra la metà
poi immergo delicatamente le radici, se sono molto lunghe le curvo leggermente senza forzarle per non romperle.
Dalle radici immerse si vedranno uscire delle bollicine è segno che stanno assorbendo l'acqua come delle spugne.
Io la lascio a bagno dai 5 ai 10 minuti e, poichè è voluminosa, la capovolgo e ripeto l'operazione sempre facendo attenzione a non bagnare le foglie perché l'acqua che rimane nelle ascelle fogliari rischia di farle marcire.
Questo lo faccio due volte alla settimana, una con sola acqua ed una con concime diluito: ovvero metà della dose indicata sulla confezione.
Tutti i giorni spruzzo inoltre le radici al mattino e alla sera.
Le Vanda che troviamo in commercio sono per la maggior parte provenienti da allevamenti in Taylandia dove gli ibridatori sono alla ricerca di sempre nuove varietà.
Gli ibridi crescono e si sviluppano in questi allevamenti finchè, divenute abbastanza grandi, vengono portate in Olanda dove trascorrono ancora qualche anno in serra fino alla fioritura, a questo punto sono disponibili per la vendita con il nome di Anco pure Vanda.
per fare il bagnetto io faccio così: prendo un catino bello grande, metto l'acqua un po' sopra la metà
poi immergo delicatamente le radici, se sono molto lunghe le curvo leggermente senza forzarle per non romperle.
Dalle radici immerse si vedranno uscire delle bollicine è segno che stanno assorbendo l'acqua come delle spugne.
Io la lascio a bagno dai 5 ai 10 minuti e, poichè è voluminosa, la capovolgo e ripeto l'operazione sempre facendo attenzione a non bagnare le foglie perché l'acqua che rimane nelle ascelle fogliari rischia di farle marcire.
Questo lo faccio due volte alla settimana, una con sola acqua ed una con concime diluito: ovvero metà della dose indicata sulla confezione.
Tutti i giorni spruzzo inoltre le radici al mattino e alla sera.
Le Vanda che troviamo in commercio sono per la maggior parte provenienti da allevamenti in Taylandia dove gli ibridatori sono alla ricerca di sempre nuove varietà.
Gli ibridi crescono e si sviluppano in questi allevamenti finchè, divenute abbastanza grandi, vengono portate in Olanda dove trascorrono ancora qualche anno in serra fino alla fioritura, a questo punto sono disponibili per la vendita con il nome di Anco pure Vanda.
Rosmarie (Gravina di Catania):
... ho comprato la mia prima Vanda!
una decisione secondo me molto azzardata ma, spinta da Luigi Callini, la coltiverò fuori.
Parlavamo delle orchidee che si possono coltivare fuori e dopo i classici Cymbidium e qualche altra mi ha nominato la Vanda.
Secondo lui qui in Sicilia si dovrebbe trovare bene a vivere contro un tronco, protetta da fogliame.
Ho una Yucca enorme con molti tronchi e, secondo Callini, è l'ideale sia perchè tutto l'anno le foglie proteggono la Vanda, sia perchè il tronco rugoso dovrebbe essere addatto all'attechimento delle radici.
Mi ha consigliato di legare un pò di muschio o di sfagno al tronco della Yucca e di posizionarla sopra in modo che le radici trovano all'inizio una zona umida.
... ho comprato la mia prima Vanda!
una decisione secondo me molto azzardata ma, spinta da Luigi Callini, la coltiverò fuori.
Parlavamo delle orchidee che si possono coltivare fuori e dopo i classici Cymbidium e qualche altra mi ha nominato la Vanda.
Secondo lui qui in Sicilia si dovrebbe trovare bene a vivere contro un tronco, protetta da fogliame.
Ho una Yucca enorme con molti tronchi e, secondo Callini, è l'ideale sia perchè tutto l'anno le foglie proteggono la Vanda, sia perchè il tronco rugoso dovrebbe essere addatto all'attechimento delle radici.
Mi ha consigliato di legare un pò di muschio o di sfagno al tronco della Yucca e di posizionarla sopra in modo che le radici trovano all'inizio una zona umida.
Paul (Parma):
... riguardo a luce ed umidità aggiungo due cose e cioè che la Vanda è avida di fertilizzazioni (tranquillamente anche una alla settimana) ed è l' epifita per eccellenza, letteralmente da appendere con le sue splendide radici che si librano alla ricerca dell'umidità dell'aria e che sono da nebulizzare il più possibile.
... riguardo a luce ed umidità aggiungo due cose e cioè che la Vanda è avida di fertilizzazioni (tranquillamente anche una alla settimana) ed è l' epifita per eccellenza, letteralmente da appendere con le sue splendide radici che si librano alla ricerca dell'umidità dell'aria e che sono da nebulizzare il più possibile.