Nome botanico: Macodes petola (Sin: Macodes javanica; Macodes petola var. javanicum)
Genere: Macodes
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Progenitori: specie botanica.
Origine: foreste pluviali del sud est asiatico.
Habitat: cresce in zone molto ombrose su terreni umidi e leggeri costituiti in gran parte dalle foglie cadute di altre piante, temperature calde e altissima umidità ambientale, ad un'altitudine che va dai 300 ai 1500 m.
Portamento: orchidea terricola che forma a cespuglio abbastanza compatto; le sue spettacolari foglie sono il punto di attrazione di tutta la pianta:nascono da fusti bassi e prostrati che tendono a radicare agli internodi.
Fiori: la fioritura avviene in autunno con infiorescenze poco significative che nascono da steli, di circa 20 cm di lunghezza, che svettano dalle foglie. I singoli fiori misurano circa 15 mm.
Colore: fiori con petali bianco giallastri a volte sfumati di rosa
Profumo: i fiori sono a volte impercettibilmente profumati
Foglie: lunghe fino a 10 cm e larghe fino a 5, di colore verde scuro e dall’aspetto vellutato, presentano sulla pagina superiore affascinanti disegni geometrici che sembrano brillare come una filigrana dorata. Per questa loro spettacolare peculiarità vengono definite, insieme ad altre orchidee terricole come Ludisie, Macodisie, Goodyere, Dossinie, Anoectochilus e i loro vari incroci, “Orchidee Gioiello”.
Radici: le radici sono molto sottili e partono dai nodi dei fusti rizomatosi sotteranei o striscianti. Ogni anno i fusti si rigenerano con nuove radici e fusti avventizi.
Dimensioni: 15-20 cm. di altezza, larghezza indefinita a seconda delle condizioni di coltivazione
Crescita: mediamente rapida.
Esposizione: non amano la luce intensa, poiché il loro habitat naturale è la foresta pluviale. Si consiglia di non tenerle mai al sole diretto, che provocherebbe bruciature delle foglie. Quando la temperatura esterna lo permette, amano essere tenute all'aperto all’ombra di altre piante. Un eccesso di luminosità può provocare l'ingiallimento e la caduta delle foglie.
Temperatura e umidità: dai 15°C ai 30°C. Durante il periodo di riposo, da novembre a febbraio, la temperatura notturna ideale è di 16°.
L’umidità ambientale deve essere molto alta, soprattutto in concomitanza con le alte temperature. Nebulizzare spesso ma non direttamente sulle foglie. Al fine di garantire una buona umidità ambientale si può appoggiare il vaso in un grosso recipiente pieno di argilla espansa e acqua, che evaporando rilascerà l'umidità necessaria. Per evitare marciumi è importante ovviamente che le radici non siano a contatto con l'acqua.
Annaffiature: tenere il substrato sempre leggermente umido annaffiando con acqua decalcificata appena prima che sia completamente asciutto. Come ogni orchidea teme i ristagni che possono provocare marciumi radicali. A questo scopo alcuni consigliano di bagnare dal sottovaso e lasciare che l’acqua venga assorbita, altri di annaffiare tranquillamente dall'alto: l’importante è che tutta l’acqua arrivi a sgrondare in breve tempo.
Diminuire le annaffiature in inverno per garantire il riposo vegetativo.
Concimazione: Nel periodo vegetativo fornire del concime specifico per orchidee, mescolato all'acqua delle annaffiature, ogni 15-20 giorni.
Riproduzione: si riproduce facilmente per via vegetativa in quanto i rizomi possono emettere gemme avventizie capaci di generare nuovi individui. Si possono anche fare talee con porzioni di fusto lasciate essiccare per più giorni e poi messe in terriccio e perlite a radicare.
Substrato: neutro o leggermente acido, estremamente drenante, fresco e leggermente umido formato da un terzo di perlite, un terzo di bark, e un terzo di torba o sfagno.
Difficoltà di coltivazione: non è tra le orchidee più facili da coltivare, ma non è impossibile.
Patologie più frequenti: i marciumi radicali, come ogni altra orchidea, sono le insidie maggiori.
Commenti degli utenti:
Genere: Macodes
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Progenitori: specie botanica.
Origine: foreste pluviali del sud est asiatico.
Habitat: cresce in zone molto ombrose su terreni umidi e leggeri costituiti in gran parte dalle foglie cadute di altre piante, temperature calde e altissima umidità ambientale, ad un'altitudine che va dai 300 ai 1500 m.
Portamento: orchidea terricola che forma a cespuglio abbastanza compatto; le sue spettacolari foglie sono il punto di attrazione di tutta la pianta:nascono da fusti bassi e prostrati che tendono a radicare agli internodi.
Fiori: la fioritura avviene in autunno con infiorescenze poco significative che nascono da steli, di circa 20 cm di lunghezza, che svettano dalle foglie. I singoli fiori misurano circa 15 mm.
Colore: fiori con petali bianco giallastri a volte sfumati di rosa
Profumo: i fiori sono a volte impercettibilmente profumati
Foglie: lunghe fino a 10 cm e larghe fino a 5, di colore verde scuro e dall’aspetto vellutato, presentano sulla pagina superiore affascinanti disegni geometrici che sembrano brillare come una filigrana dorata. Per questa loro spettacolare peculiarità vengono definite, insieme ad altre orchidee terricole come Ludisie, Macodisie, Goodyere, Dossinie, Anoectochilus e i loro vari incroci, “Orchidee Gioiello”.
Radici: le radici sono molto sottili e partono dai nodi dei fusti rizomatosi sotteranei o striscianti. Ogni anno i fusti si rigenerano con nuove radici e fusti avventizi.
Dimensioni: 15-20 cm. di altezza, larghezza indefinita a seconda delle condizioni di coltivazione
Crescita: mediamente rapida.
Esposizione: non amano la luce intensa, poiché il loro habitat naturale è la foresta pluviale. Si consiglia di non tenerle mai al sole diretto, che provocherebbe bruciature delle foglie. Quando la temperatura esterna lo permette, amano essere tenute all'aperto all’ombra di altre piante. Un eccesso di luminosità può provocare l'ingiallimento e la caduta delle foglie.
Temperatura e umidità: dai 15°C ai 30°C. Durante il periodo di riposo, da novembre a febbraio, la temperatura notturna ideale è di 16°.
L’umidità ambientale deve essere molto alta, soprattutto in concomitanza con le alte temperature. Nebulizzare spesso ma non direttamente sulle foglie. Al fine di garantire una buona umidità ambientale si può appoggiare il vaso in un grosso recipiente pieno di argilla espansa e acqua, che evaporando rilascerà l'umidità necessaria. Per evitare marciumi è importante ovviamente che le radici non siano a contatto con l'acqua.
Annaffiature: tenere il substrato sempre leggermente umido annaffiando con acqua decalcificata appena prima che sia completamente asciutto. Come ogni orchidea teme i ristagni che possono provocare marciumi radicali. A questo scopo alcuni consigliano di bagnare dal sottovaso e lasciare che l’acqua venga assorbita, altri di annaffiare tranquillamente dall'alto: l’importante è che tutta l’acqua arrivi a sgrondare in breve tempo.
Diminuire le annaffiature in inverno per garantire il riposo vegetativo.
Concimazione: Nel periodo vegetativo fornire del concime specifico per orchidee, mescolato all'acqua delle annaffiature, ogni 15-20 giorni.
Riproduzione: si riproduce facilmente per via vegetativa in quanto i rizomi possono emettere gemme avventizie capaci di generare nuovi individui. Si possono anche fare talee con porzioni di fusto lasciate essiccare per più giorni e poi messe in terriccio e perlite a radicare.
Substrato: neutro o leggermente acido, estremamente drenante, fresco e leggermente umido formato da un terzo di perlite, un terzo di bark, e un terzo di torba o sfagno.
Difficoltà di coltivazione: non è tra le orchidee più facili da coltivare, ma non è impossibile.
Patologie più frequenti: i marciumi radicali, come ogni altra orchidea, sono le insidie maggiori.
Commenti degli utenti:
Rosmarie (Catania):
La mia è rimasta molto compatta tutta l'estate pur mettendo nuove foglie poi, ad ottobre, ha iniziato ad allungare i rami e mettere su le infiorescenze. Da un lato mi dispiace perchè era molto carina così bella compatta ma sarà la natura a decidere. I fiori assomigliano un po' a quelli della Ludisia, ma a mio parere sono più piccoli e meno belli. Avendo fiorito parecchio si è un pò stancata e le foglie, sempre molto belle come disegni, sono più piccole. Sta iniziando ora a fare nuovi getti ancora timidi. A questo punto preferirei forse invogliarla a fare foglie più che fiori
Quando ho tempo la annaffio da sotto, mettendo un dito di acqua nel sottovaso e facendo assorbire, a volte invece lo faccio da sopra.
Il terriccio originale ha tendenza a rimanere molto bagnato, debbo stare attenta.
Comunque non deve neanche mai asciugare troppo.
Come concime uso quello per orchidee.
La mia è rimasta molto compatta tutta l'estate pur mettendo nuove foglie poi, ad ottobre, ha iniziato ad allungare i rami e mettere su le infiorescenze. Da un lato mi dispiace perchè era molto carina così bella compatta ma sarà la natura a decidere. I fiori assomigliano un po' a quelli della Ludisia, ma a mio parere sono più piccoli e meno belli. Avendo fiorito parecchio si è un pò stancata e le foglie, sempre molto belle come disegni, sono più piccole. Sta iniziando ora a fare nuovi getti ancora timidi. A questo punto preferirei forse invogliarla a fare foglie più che fiori
Quando ho tempo la annaffio da sotto, mettendo un dito di acqua nel sottovaso e facendo assorbire, a volte invece lo faccio da sopra.
Il terriccio originale ha tendenza a rimanere molto bagnato, debbo stare attenta.
Comunque non deve neanche mai asciugare troppo.
Come concime uso quello per orchidee.
Citazione:
Canary Bird (Alessandria):
l'ho avuta anche io per un sacco di tempo!
Io l'ho sempre rinvasata in terriccio per piante verdi e terriccio per grasse al 50%.
E' molto facile da taleare e per avere piante belle compatte, non troppo filanti, bisogna potarle tutti gli anni dopo la fioritura o comunque nel periodo di riposo. Poi con la parte tagliata si possono fare talee.
Io l'ho sempre bagnata poco ma spesso (un giorno sì e uno no) mettendo l'acqua nel sottovaso quel tanto da farla assorbire nel giro di un minuto, insieme a un po' di concime per piante verdi, una volta al mese al risveglio fino all'inizio formazione dello stelo, poi basta altrimenti pensa a fare foglie e non a fiorire (ma son più belle le foglie del fiore, piccolini ma profumati!).
Va tenuta con poca luce e in ambiente umido, meglio ad esempio in una di quelle palle/acquario e vedrete che velocità di sviluppo
Canary Bird (Alessandria):
l'ho avuta anche io per un sacco di tempo!
Io l'ho sempre rinvasata in terriccio per piante verdi e terriccio per grasse al 50%.
E' molto facile da taleare e per avere piante belle compatte, non troppo filanti, bisogna potarle tutti gli anni dopo la fioritura o comunque nel periodo di riposo. Poi con la parte tagliata si possono fare talee.
Io l'ho sempre bagnata poco ma spesso (un giorno sì e uno no) mettendo l'acqua nel sottovaso quel tanto da farla assorbire nel giro di un minuto, insieme a un po' di concime per piante verdi, una volta al mese al risveglio fino all'inizio formazione dello stelo, poi basta altrimenti pensa a fare foglie e non a fiorire (ma son più belle le foglie del fiore, piccolini ma profumati!).
Va tenuta con poca luce e in ambiente umido, meglio ad esempio in una di quelle palle/acquario e vedrete che velocità di sviluppo
Lamartinz (Vercelli):
All'inizio la mia Macodes petola ha sofferto, probabilmente o pensava non volessi proprio lei o forse più probabilmente ha patito la differenza di cure, visto che mi è stata donata, insomma mi sono spaventata perché sono marciti un po' di rami; ora però si è ripresa, ne ha messi di nuovi e continua a fare nuove foglie.
Io preferisco bagnare più spesso piuttosto che avere terricci che trattengono tanto l'umidità
All'inizio la mia Macodes petola ha sofferto, probabilmente o pensava non volessi proprio lei o forse più probabilmente ha patito la differenza di cure, visto che mi è stata donata, insomma mi sono spaventata perché sono marciti un po' di rami; ora però si è ripresa, ne ha messi di nuovi e continua a fare nuove foglie.
Io preferisco bagnare più spesso piuttosto che avere terricci che trattengono tanto l'umidità
Rosmarie (Catania):
Ho letto che spesso il terriccio nel quale si comprano e' troppo torboso e trattiene troppa umidita'. Come le Ludisie hanno bisogno di un terriccio permeabile, sempre leggermente umido ma senza troppi ristagni.
Miscele di corteccia (bark), fibre di cocco, terriccio universale e perlite o solo una parte di questi dovrebbe andare bene. Vanno svasate dopo la fioritura, questo dovrebbe essere il momento (marzo).
Ho letto che spesso il terriccio nel quale si comprano e' troppo torboso e trattiene troppa umidita'. Come le Ludisie hanno bisogno di un terriccio permeabile, sempre leggermente umido ma senza troppi ristagni.
Miscele di corteccia (bark), fibre di cocco, terriccio universale e perlite o solo una parte di questi dovrebbe andare bene. Vanno svasate dopo la fioritura, questo dovrebbe essere il momento (marzo).
Tutù (Monza):
io la tengo a stecchetto di acqua ogni tanto perchè davvero ci mette un secolo ad asciugarsi dopo che l'ho annaffiata e questa cosa mi ha sempre lasciato perplessa, mi sa che è colpa del terriccio penso di rinvasarla almeno sto tranquilla!
io la tengo a stecchetto di acqua ogni tanto perchè davvero ci mette un secolo ad asciugarsi dopo che l'ho annaffiata e questa cosa mi ha sempre lasciato perplessa, mi sa che è colpa del terriccio penso di rinvasarla almeno sto tranquilla!
Rosmarie (prov. Catania):
Avendo notato molta similitudine con la Ludisia e avendo già dei rami di Ludisia da molto tempo in idrocoltura, ho fatto una prova anche con la Macodes petola. Ho tagliato un ramo piuttosto grosso con due rametti laterali e li ho messi semplicemente in acqua per poter seguire lo sviluppo di eventuali nuove radici. Per ora non sembra patire ma ci sono pochi segni di radicazione, solo una nuova fogliolina.
D'altronde anche la Ludisia è molto lenta a radicare, ma poi fa delle radici molto grosse in acqua.
Avendo notato molta similitudine con la Ludisia e avendo già dei rami di Ludisia da molto tempo in idrocoltura, ho fatto una prova anche con la Macodes petola. Ho tagliato un ramo piuttosto grosso con due rametti laterali e li ho messi semplicemente in acqua per poter seguire lo sviluppo di eventuali nuove radici. Per ora non sembra patire ma ci sono pochi segni di radicazione, solo una nuova fogliolina.
D'altronde anche la Ludisia è molto lenta a radicare, ma poi fa delle radici molto grosse in acqua.