Nome botanico: Bletilla striata (sin:Bletia hyacinthina)
Nome comune: orchidea di terra cinese
Genere: Bletilla
Foto lella1:

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Foto Rosmarie:

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Progenitori: specie botanica
Origine: Cina, Giappone e Taiwan. Fu scoperta da Thunberg nel 1784 in Giappone.
Habitat: cresce in ambienti luminosi ai margini delle foreste, prati di montagna, pareti rocciose e lungo i fiumi a quote fino a 3600 metri s.lm.
Portamento: orchidea terricola perenne, decidua, dotata di brevi rizomi che sviluppano pseudobulbi, con bulbotuberi in parte sotterranei. In primavera ed all'inizio dell'estate si espande in ampi cespi di larghezza indefinita portanti cento o più steli fioriti.
Fiori:l'infiorescenza spunta dal centro delle foglie prima che siano completamente sviluppate. Lo scapo fiorale è sottile, privo di foglie e porta all'apice fino a 12 fiori penduli di circa 1-5 cm ben distanziati tra loro.
I sepali e i petali hanno forma e dimensioni quasi uguali, mentre il labello è parzialmente tubolare, increspato, con un volant finale ed è spesso striato di bianco.
Colore: da magenta brillante a rosa pallido, bianco nella forma alba.
Profumo: leggero e dolce o assente.
Foglie: distiche, plicate con costolature parallele, lanceolate, lunghe fino a 45 cm e larghe fino a 6 di colore verde medio, decidue.
Radici: larghi rizomi spessi e carnosi grigio-bianco o bianco-giallastro con anelli concentrici e radichette marroni, sviluppano pseudobulbi simili a cormi da cui nascono 3-4 foglie.
Frutto: piccole capsule contenenti i semi, che risultano in genere fertili.
Dimensioni: altezza 50-70 cm. Larghezza indefinita.
Crescita: abbastanza vigorosa
Esposizione: soleggiata o semiombreggiata, al riparo dal sole nelle ore più calde della giornata.
Temperatura e umidità: la Bletilla è completamente rustica e può venire coltivata in giardino o in vaso come una comune pianta geofita, necessitando solo di una pacciamatura invernale nelle zone in cui le temperature scendono sotto i -15°C.
Annaffiature: annaffiature regolari da quando si formano i primi germogli primaverili fino all’autunno inoltrato, quando le temperature scendono
Concimazione: soprattutto per le piante coltivate in vaso, concimare ogni 25-30 giorni utilizzando un concime specifico per orchidee, oppure un concime universale, in dose dimezzata rispetto a quella consigliata sulla confezione.
Riproduzione: all'inizio della primavera per divisione degli pseudobulbi rimuovendo i germogli. Nasce facilmente anche da seme, ci vogliono però circa 3 anni prima di vedere la fioritura.
Substrato: all'esterno coltivare in terreno leggero, ricco di humus e di materiale organico. Cresce più velocemente in terreni umidi o anche molto bagnati e per fiorire bene necessita di diversi mesi di temperature vicine allo zero o inferiori. Per la coltivazione in serra aggiungere ad un buon terriccio da vaso humus o altro materiale organico.
Difficoltà di coltivazione: facile.
Patologie più frequenti: le piante coltivate all’ombra completa tendono a non fiorire e a deperire rapidamente; un terreno sempre umido e ricco di acqua ferma tende a causare il marciume di tuberi, rizomi e pseudobulbi, irreparabilmente.
Un clima molto secco causa il rapido deperimento di tutta la pianta, che può anche morire se la siccità è lunga e il clima molto caldo.
Per tutto il periodo primaverile il nemico numero uno della bletilla è l’afide, che si annida sui germogli e sui boccioli rovinandoli vistosamente e ricoprendoli di melata; si debellano utilizzando appositi insetticidi.
Curiosità:
Il nome è il diminutivo di Bletia, un genere di orchidee americano così chiamato in onore di Don Luis Blet, un farmacista e botanico spagnolo del XVIII secolo.
La Bletilla è conosciuta e coltivata fin da tempi antichissimi, si ritrova menzionata dall'imperatore della Cina nel 280 a.C. ed ancora oggi viene usata nella medicina tradizionale cinese per il controllo delle emorragie e la cura della tubercolosi.
In Giappone a causa dell'urbanizzazione è diventata molto rara nel suo habitat naturale mentre è comunissima in coltivazione.
Commenti degli utenti:
Nome comune: orchidea di terra cinese
Genere: Bletilla
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Progenitori: specie botanica
Origine: Cina, Giappone e Taiwan. Fu scoperta da Thunberg nel 1784 in Giappone.
Habitat: cresce in ambienti luminosi ai margini delle foreste, prati di montagna, pareti rocciose e lungo i fiumi a quote fino a 3600 metri s.lm.
Portamento: orchidea terricola perenne, decidua, dotata di brevi rizomi che sviluppano pseudobulbi, con bulbotuberi in parte sotterranei. In primavera ed all'inizio dell'estate si espande in ampi cespi di larghezza indefinita portanti cento o più steli fioriti.
Fiori:l'infiorescenza spunta dal centro delle foglie prima che siano completamente sviluppate. Lo scapo fiorale è sottile, privo di foglie e porta all'apice fino a 12 fiori penduli di circa 1-5 cm ben distanziati tra loro.
I sepali e i petali hanno forma e dimensioni quasi uguali, mentre il labello è parzialmente tubolare, increspato, con un volant finale ed è spesso striato di bianco.
Colore: da magenta brillante a rosa pallido, bianco nella forma alba.
Profumo: leggero e dolce o assente.
Foglie: distiche, plicate con costolature parallele, lanceolate, lunghe fino a 45 cm e larghe fino a 6 di colore verde medio, decidue.
Radici: larghi rizomi spessi e carnosi grigio-bianco o bianco-giallastro con anelli concentrici e radichette marroni, sviluppano pseudobulbi simili a cormi da cui nascono 3-4 foglie.
Frutto: piccole capsule contenenti i semi, che risultano in genere fertili.
Dimensioni: altezza 50-70 cm. Larghezza indefinita.
Crescita: abbastanza vigorosa
Esposizione: soleggiata o semiombreggiata, al riparo dal sole nelle ore più calde della giornata.
Temperatura e umidità: la Bletilla è completamente rustica e può venire coltivata in giardino o in vaso come una comune pianta geofita, necessitando solo di una pacciamatura invernale nelle zone in cui le temperature scendono sotto i -15°C.
Annaffiature: annaffiature regolari da quando si formano i primi germogli primaverili fino all’autunno inoltrato, quando le temperature scendono
Concimazione: soprattutto per le piante coltivate in vaso, concimare ogni 25-30 giorni utilizzando un concime specifico per orchidee, oppure un concime universale, in dose dimezzata rispetto a quella consigliata sulla confezione.
Riproduzione: all'inizio della primavera per divisione degli pseudobulbi rimuovendo i germogli. Nasce facilmente anche da seme, ci vogliono però circa 3 anni prima di vedere la fioritura.
Substrato: all'esterno coltivare in terreno leggero, ricco di humus e di materiale organico. Cresce più velocemente in terreni umidi o anche molto bagnati e per fiorire bene necessita di diversi mesi di temperature vicine allo zero o inferiori. Per la coltivazione in serra aggiungere ad un buon terriccio da vaso humus o altro materiale organico.
Difficoltà di coltivazione: facile.
Patologie più frequenti: le piante coltivate all’ombra completa tendono a non fiorire e a deperire rapidamente; un terreno sempre umido e ricco di acqua ferma tende a causare il marciume di tuberi, rizomi e pseudobulbi, irreparabilmente.
Un clima molto secco causa il rapido deperimento di tutta la pianta, che può anche morire se la siccità è lunga e il clima molto caldo.
Per tutto il periodo primaverile il nemico numero uno della bletilla è l’afide, che si annida sui germogli e sui boccioli rovinandoli vistosamente e ricoprendoli di melata; si debellano utilizzando appositi insetticidi.
Curiosità:
Il nome è il diminutivo di Bletia, un genere di orchidee americano così chiamato in onore di Don Luis Blet, un farmacista e botanico spagnolo del XVIII secolo.
La Bletilla è conosciuta e coltivata fin da tempi antichissimi, si ritrova menzionata dall'imperatore della Cina nel 280 a.C. ed ancora oggi viene usata nella medicina tradizionale cinese per il controllo delle emorragie e la cura della tubercolosi.
In Giappone a causa dell'urbanizzazione è diventata molto rara nel suo habitat naturale mentre è comunissima in coltivazione.
Commenti degli utenti:
lella1 (Milano)
le mie sono sempre state in serra fredda in un piccolo vaso, ho sospeso completamente le innaffiature questo inverno fino a che non ho visto spuntare ben bene le gemme...
le mie sono sempre state in serra fredda in un piccolo vaso, ho sospeso completamente le innaffiature questo inverno fino a che non ho visto spuntare ben bene le gemme...
Elena (Cosenza)
Esposizione mezz'ombra-semiombra. Acqua d'estate. Essendo una bulbosa, d'inverno sparisce ma a primavera ricompare moltiplicata.
Ognuno di noi porta le proprie esperienze. Se io la tenessi sotto il sole è sicuro che morirebbe, mentre a mezz'ombra rende il meglio. Non tolgo i bulbi, quindi d'inverno si beve tutta l'acqua piovana e d'estate si becca quella dell'irrigatore che parte 2 volte al giorno e non è marcita.
Esposizione mezz'ombra-semiombra. Acqua d'estate. Essendo una bulbosa, d'inverno sparisce ma a primavera ricompare moltiplicata.
Ognuno di noi porta le proprie esperienze. Se io la tenessi sotto il sole è sicuro che morirebbe, mentre a mezz'ombra rende il meglio. Non tolgo i bulbi, quindi d'inverno si beve tutta l'acqua piovana e d'estate si becca quella dell'irrigatore che parte 2 volte al giorno e non è marcita.
Cerchina (Valsesia)
non posso che confermare l'assoluta rusticità della Bletilla, nel mio freddissimo giardino valsesiano ho piantato un piccolissimo bulbo che ha fiorito abbondantemente tollerando anche inverni rigidissimi e gelate tardive.
Quando mi sono trasferita nelle Marche ho tentato di estirparla perché volevo portar via la pianta per coltivarla in vaso ed ho spezzato il fittone principale, che comunque scende profondamente nel terreno, pensavo di averla distrutta e invece non solo si è sviluppata in vaso dal pezzo di tubero, ma addirittura è rinata dalla cima che aveva già sviluppato le foglie e che avevo ripiantato in giardino.
non posso che confermare l'assoluta rusticità della Bletilla, nel mio freddissimo giardino valsesiano ho piantato un piccolissimo bulbo che ha fiorito abbondantemente tollerando anche inverni rigidissimi e gelate tardive.
Quando mi sono trasferita nelle Marche ho tentato di estirparla perché volevo portar via la pianta per coltivarla in vaso ed ho spezzato il fittone principale, che comunque scende profondamente nel terreno, pensavo di averla distrutta e invece non solo si è sviluppata in vaso dal pezzo di tubero, ma addirittura è rinata dalla cima che aveva già sviluppato le foglie e che avevo ripiantato in giardino.