Nome botanico: Cucurbita pepo var. cylindrica
Nome comune: zucchino o zucchina
Foto Infinity:

Foto lamartinz ('Cesare' F1):

Foto canary bird ('Tondo Chiaro di Toscana'):

Foto canary bird ('Diamant' F1):

Foto Dani61:

Famiglia: Cucurbitaceae
Genere: Cucurbita
Origine e eventuali info storiche: l'origine della Cucurbita pepo è controversa, l'ipotesi più accreditata è che sia originaria del Messico e che i probabili progenitori siano Cucurbita texana e/o Cucurbita fraterna, la varietà cylindrica ha origini molto più recenti è infatti stata introdotta nel XIX secolo.
Morfologia della pianta : pianta erbacea semiarbustiva annuale, con fusti cavi e teneri di sezione poliedrica ricoperti di peli rigidi e urticanti come le foglie. A maturità il tratto principale degli steli è maggiormente tortuoso e lignificato.
Le foglie sono ampie, di forma pressochè triangolare e con le crenature (dentellature) più o meno marcate a seconda della cultivar, con nervatura e margine seghettato. Anch'esse sono pubescenti su entrambe le pagine, quella inferiore è di un colore decisamente più chiaro di quella superiore. Sulla faccia superiore, a seconda della cultivar, possono presentarsi screziature biancastre.
I fiori sono grandi, dioici, a forma di campanula, portati eretti sul picciolo, giallo-arancio, con uno stame e pistillo centrale anch'essi gialli. Si aprono al mattino e si chiudono dopo mezzogiorno attirando gli impollinatori responsabili della fecondazione. I fiori maschili si sviluppano su di un lungo picciolo, mentre quelli femminili sono caratterizzati da assenza di picciolo e da un ovario rigonfio alla base, spesso confuso con un piccolo frutto. Fioriscono da maggio a settembre in base all'epoca di impianto e sono anch'essi edibili.
Il frutto che si sviluppa è di forma rotondeggiante più o meno allungata, di colore verde da molto chiaro a molto scuro, o giallo con eventuali screziature più chiare, costoluto o liscio a seconda della cultivar e va consumato immaturo.
Range di temperatura: si sviluppa molto bene con temperature al di sopra dei 15°C. Con le prime avvisaglie autunnali al di sotto dei 5°C le foglie ricche d'acqua avvizziscono e diventano quasi nerastre per poi congelare e morire.
Fabbisogno idrico: necessita di un normale apporto idrico, salvo in fase di fioritura e successivo sviluppo floreale, momenti in cui si devono aumentare le irrigazioni in funzione delle precipitazioni meteorologiche. E' preferibile un'irrigazione a goccia piuttosto che con irrigatori esterni, per non bagnare le foglie e i fiori che si riempirebbero d'acqua impedendo la visita degli impollinatori e rischiando lo sviluppo di patologie fungine su tutta la pianta.
Terreno: avendo un apparato radicale piuttosto sviluppato, preferisce un terreno sciolto e drenato, adeguatamente letamato a inizio inverno. La posizione migliore è in pieno sole.
Concimazioni: prima dell'impianto apportare una adeguata quantità di concime organico, letame o compost maturi, in ragione di 10 kg/mq ed eventualmente, in terreni poveri od eccessivamente sfruttati, apportare all'inizio della fioritura un concime minerale inorganico N-K-P 12-12-10, tenendo conto che consuma molto più potassio e azoto rispetto al fosforo.
Semina : seminare in semenzaio a febbraio-marzo, in modo da poter mettere a dimora le nuove piantine quando le temperature saranno idonee allo sviluppo vegetativo, ovvero sopra i 15 °C e in ogni caso dopo la nascita di un paio di coppie di foglie definitive.
A dimora in pieno campo seminare in aprile - maggio a seconda della zona, quando cioè le temperature, sopratutto notturne, sono superiori ai 15°C. Si posizionano uno o due semi per postarella con l'apice acuto rivolto verso il basso.
Coltivazione: la distanza sulla fila tra una pianta e l'altra deve essere di almeno 80 cm e tra le file di 1,2 metri.
Una delle caratteristiche principali di questo ortaggio è rappresentata dalla sua capacità di rinnovo. Nel ciclo di rotazione agraria è bene quindi coltivarlo per primo, spostando la coltivazione su un altro appezzamento dopo la raccolta. Infatti non bisogna mai coltivarlo nella stessa porzione di terreno prima che siano trascorsi almeno tre anni.
All'inizio si presenteranno solo fiori maschili che non dovranno essere asportati, pena il mancato sviluppo di quelli femminili e di conseguenza dei frutti.
La zucchina si può coltivare insieme a cipolle, lattuga e fagioli rampicanti.
Raccolta e conservazione: la raccolta deve avvenire in modo scalare e regolare, perchè, se non si asportano i frutti precocemente, diventeranno piuttosto duri e non se ne svilupperanno altri. La loro raccolta deve avvenire dopo la formazione dei primi frutti.
I fiori raccolti si conservano per meno di un giorno in frigorifero, i frutti anche per 4-5 giorni poi iniziano ad avvizzire e ad ammuffire agli apici.
Per conservarli in freezer mediante congelamento è necessaria l'operazione di 'sbiancamento', cioèbisogna farli sbollentare tagliati (a cubi o rondelle) per 3-4 minuti dal bollore dell'acqua.
Per la conservazione sotto vetro è importante una salamoia di acqua e sale o acqua e aceto combinata con sterilizzazione, per prevenire soprattutto lo sviluppo del botulino.
Patologie principali: le malattie principali sono l'oidio e la peronospera. Entrambe patologie fungine curabili con zolfo, nella coltivazione domestica non suscitano grossi problemi e l'impiego di macerato d'ortica dovrebbe essere sufficiente. E' comunque possibile scegliere cultivar F1 resistenti a tali patologie.
Varietà e Cultivar particolari:
- zucchine lunghe: 'Nero di Milano', 'Siciliano', 'Fiorentino', 'Albarello di Sarzana'
'Jemmer' F1: zucchina giallo chiaro, tenera e molto dolce, ottima anche alla griglia.
'Diamant' F1 : frutti precoci verde scuro, lunghi circa 20 cm.
'Long Green Bush': zucchina dal raccolto abbondante e dai grandi frutti, perfetta se stufata o arrostita. I frutti si conservano bene a lungo.
- zucchine rotonde: 'Tondo di Nizza', 'Tondo di Firenze', 'Tondo di Piacenza'
Esperienze dirette degli utenti:
Nome comune: zucchino o zucchina
Foto Infinity:

Foto lamartinz ('Cesare' F1):

Foto canary bird ('Tondo Chiaro di Toscana'):

Foto canary bird ('Diamant' F1):

Foto Dani61:

Famiglia: Cucurbitaceae
Genere: Cucurbita
Origine e eventuali info storiche: l'origine della Cucurbita pepo è controversa, l'ipotesi più accreditata è che sia originaria del Messico e che i probabili progenitori siano Cucurbita texana e/o Cucurbita fraterna, la varietà cylindrica ha origini molto più recenti è infatti stata introdotta nel XIX secolo.
Morfologia della pianta : pianta erbacea semiarbustiva annuale, con fusti cavi e teneri di sezione poliedrica ricoperti di peli rigidi e urticanti come le foglie. A maturità il tratto principale degli steli è maggiormente tortuoso e lignificato.
Le foglie sono ampie, di forma pressochè triangolare e con le crenature (dentellature) più o meno marcate a seconda della cultivar, con nervatura e margine seghettato. Anch'esse sono pubescenti su entrambe le pagine, quella inferiore è di un colore decisamente più chiaro di quella superiore. Sulla faccia superiore, a seconda della cultivar, possono presentarsi screziature biancastre.
I fiori sono grandi, dioici, a forma di campanula, portati eretti sul picciolo, giallo-arancio, con uno stame e pistillo centrale anch'essi gialli. Si aprono al mattino e si chiudono dopo mezzogiorno attirando gli impollinatori responsabili della fecondazione. I fiori maschili si sviluppano su di un lungo picciolo, mentre quelli femminili sono caratterizzati da assenza di picciolo e da un ovario rigonfio alla base, spesso confuso con un piccolo frutto. Fioriscono da maggio a settembre in base all'epoca di impianto e sono anch'essi edibili.
Il frutto che si sviluppa è di forma rotondeggiante più o meno allungata, di colore verde da molto chiaro a molto scuro, o giallo con eventuali screziature più chiare, costoluto o liscio a seconda della cultivar e va consumato immaturo.
Range di temperatura: si sviluppa molto bene con temperature al di sopra dei 15°C. Con le prime avvisaglie autunnali al di sotto dei 5°C le foglie ricche d'acqua avvizziscono e diventano quasi nerastre per poi congelare e morire.
Fabbisogno idrico: necessita di un normale apporto idrico, salvo in fase di fioritura e successivo sviluppo floreale, momenti in cui si devono aumentare le irrigazioni in funzione delle precipitazioni meteorologiche. E' preferibile un'irrigazione a goccia piuttosto che con irrigatori esterni, per non bagnare le foglie e i fiori che si riempirebbero d'acqua impedendo la visita degli impollinatori e rischiando lo sviluppo di patologie fungine su tutta la pianta.
Terreno: avendo un apparato radicale piuttosto sviluppato, preferisce un terreno sciolto e drenato, adeguatamente letamato a inizio inverno. La posizione migliore è in pieno sole.
Concimazioni: prima dell'impianto apportare una adeguata quantità di concime organico, letame o compost maturi, in ragione di 10 kg/mq ed eventualmente, in terreni poveri od eccessivamente sfruttati, apportare all'inizio della fioritura un concime minerale inorganico N-K-P 12-12-10, tenendo conto che consuma molto più potassio e azoto rispetto al fosforo.
Semina : seminare in semenzaio a febbraio-marzo, in modo da poter mettere a dimora le nuove piantine quando le temperature saranno idonee allo sviluppo vegetativo, ovvero sopra i 15 °C e in ogni caso dopo la nascita di un paio di coppie di foglie definitive.
A dimora in pieno campo seminare in aprile - maggio a seconda della zona, quando cioè le temperature, sopratutto notturne, sono superiori ai 15°C. Si posizionano uno o due semi per postarella con l'apice acuto rivolto verso il basso.
Coltivazione: la distanza sulla fila tra una pianta e l'altra deve essere di almeno 80 cm e tra le file di 1,2 metri.
Una delle caratteristiche principali di questo ortaggio è rappresentata dalla sua capacità di rinnovo. Nel ciclo di rotazione agraria è bene quindi coltivarlo per primo, spostando la coltivazione su un altro appezzamento dopo la raccolta. Infatti non bisogna mai coltivarlo nella stessa porzione di terreno prima che siano trascorsi almeno tre anni.
All'inizio si presenteranno solo fiori maschili che non dovranno essere asportati, pena il mancato sviluppo di quelli femminili e di conseguenza dei frutti.
La zucchina si può coltivare insieme a cipolle, lattuga e fagioli rampicanti.
Raccolta e conservazione: la raccolta deve avvenire in modo scalare e regolare, perchè, se non si asportano i frutti precocemente, diventeranno piuttosto duri e non se ne svilupperanno altri. La loro raccolta deve avvenire dopo la formazione dei primi frutti.
I fiori raccolti si conservano per meno di un giorno in frigorifero, i frutti anche per 4-5 giorni poi iniziano ad avvizzire e ad ammuffire agli apici.
Per conservarli in freezer mediante congelamento è necessaria l'operazione di 'sbiancamento', cioèbisogna farli sbollentare tagliati (a cubi o rondelle) per 3-4 minuti dal bollore dell'acqua.
Per la conservazione sotto vetro è importante una salamoia di acqua e sale o acqua e aceto combinata con sterilizzazione, per prevenire soprattutto lo sviluppo del botulino.
Patologie principali: le malattie principali sono l'oidio e la peronospera. Entrambe patologie fungine curabili con zolfo, nella coltivazione domestica non suscitano grossi problemi e l'impiego di macerato d'ortica dovrebbe essere sufficiente. E' comunque possibile scegliere cultivar F1 resistenti a tali patologie.
Varietà e Cultivar particolari:
- zucchine lunghe: 'Nero di Milano', 'Siciliano', 'Fiorentino', 'Albarello di Sarzana'
'Jemmer' F1: zucchina giallo chiaro, tenera e molto dolce, ottima anche alla griglia.
'Diamant' F1 : frutti precoci verde scuro, lunghi circa 20 cm.
'Long Green Bush': zucchina dal raccolto abbondante e dai grandi frutti, perfetta se stufata o arrostita. I frutti si conservano bene a lungo.
- zucchine rotonde: 'Tondo di Nizza', 'Tondo di Firenze', 'Tondo di Piacenza'
Esperienze dirette degli utenti:
Infinity (Cherasco):
la cosiddetta zucca spaghetti altro non è che uno zucchino che ha un sapore intermedio tra lo zucchino classico e la zucca.
Quando non si hanno impollinatori è bene armarsi di pennellino e svolazzare da un fiore ad un altro.
la cosiddetta zucca spaghetti altro non è che uno zucchino che ha un sapore intermedio tra lo zucchino classico e la zucca.
Quando non si hanno impollinatori è bene armarsi di pennellino e svolazzare da un fiore ad un altro.
canary bird (Alessandria):
la mia preferita è la tonda, da fare ripiena, alla griglia o in carpione.
Tra le zucchine a taglia bassa, quella più adatta alla coltivazione in vaso è 'Baby Round', un cespuglio che produce una quantità incredibile di piccoli frutti rotondi che vanno raccolti quando sono un po’ più piccoli di una palla da tennis. Se sul terrazzo c’è un po’ più di spazio, in un vaso largo e profondo almeno 45 cm. si potrà coltivare anche la varietà 'Gold Rush' che produce frutti giallo oro con buccia sottilissima.
la mia preferita è la tonda, da fare ripiena, alla griglia o in carpione.
Tra le zucchine a taglia bassa, quella più adatta alla coltivazione in vaso è 'Baby Round', un cespuglio che produce una quantità incredibile di piccoli frutti rotondi che vanno raccolti quando sono un po’ più piccoli di una palla da tennis. Se sul terrazzo c’è un po’ più di spazio, in un vaso largo e profondo almeno 45 cm. si potrà coltivare anche la varietà 'Gold Rush' che produce frutti giallo oro con buccia sottilissima.
Dani61 (prov Belluno):
mio papà non compra mai i semi ma lascia ingrossare una zucchina finchè diventa gigante, poi toglie i semi e li semina a gennaio, in caldaia.
Appena le temperature salgono, in primavera li mette in piena terra.
Per fertilizzarle, lui non usa concimi chimici, mette lo stallatico dentro un secchio, e lo fa macerare per alcuni giorni, poi lo diluisce con l'acqua dell'annaffiatoio
Quest'anno (2013) ho comprato due bustine di zucchine rampicanti, pensando di fare la scoperta del secolo, perchè prendevano meno spazio, infatti non hanno preso spazio, hanno fatto qualche foglia e neanche una zucchina.
Quest'anno la produzione non è stata molto abbondante, tanti fiori, ma poche zucchine e mentre gli anni passati a quest'ora ne raccoglievamo ancora, sembra che quest'anno siano finite.
mio papà non compra mai i semi ma lascia ingrossare una zucchina finchè diventa gigante, poi toglie i semi e li semina a gennaio, in caldaia.
Appena le temperature salgono, in primavera li mette in piena terra.
Per fertilizzarle, lui non usa concimi chimici, mette lo stallatico dentro un secchio, e lo fa macerare per alcuni giorni, poi lo diluisce con l'acqua dell'annaffiatoio
Quest'anno (2013) ho comprato due bustine di zucchine rampicanti, pensando di fare la scoperta del secolo, perchè prendevano meno spazio, infatti non hanno preso spazio, hanno fatto qualche foglia e neanche una zucchina.
Quest'anno la produzione non è stata molto abbondante, tanti fiori, ma poche zucchine e mentre gli anni passati a quest'ora ne raccoglievamo ancora, sembra che quest'anno siano finite.
amantedeifiori (Mugello):
Mio marito li coltiva tutti gli anni. Per non far prendere loro il mal bianco dopo poco, mette 2/3 foglie di ortica sotto ogni pianta e devo dire che funziona abbastanza bene. Appena si comincia a notare il mal bianco, dovuto all'invecchiamento della pianta, ne mette altre piante, così abbiamo zucchini fino in autunno
Mio marito li coltiva tutti gli anni. Per non far prendere loro il mal bianco dopo poco, mette 2/3 foglie di ortica sotto ogni pianta e devo dire che funziona abbastanza bene. Appena si comincia a notare il mal bianco, dovuto all'invecchiamento della pianta, ne mette altre piante, così abbiamo zucchini fino in autunno
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