Suoni in giardino

[zeta]

Stavo riflettendo su quanto appreso stamattina, nella trasmissione pollice verde Paolo Pejrone descriveva quale fosse l'importanza in un giardino,oltre che degli accostamenti delle varie piante per il colore del fogliame e delle fioriture, per il portamento e le dimensioni, l'utilizzare i colori delle piante come un pittore li utilizza su una tavolozza ecc. Ma quello che mi ha colpito è lo studio che fa sui rumori del giardino, o meglio suoni. Utilizzare piante dislocate in punti chiave, soprattutto per il rumore prodotto dal fogliame in presenza di vento o addirittura il creare piccoli specchi d'acqua, rigorosamente ferma per ricreare bellissime immagini speculari, ma con piccole cascatelle che non increspano l'acqua ma creano il "rumore" da lui ricercato.
Beh, non nascondo di desiderare qualche pianta che suoni nel mio piccolo giardino.

[fiorella]

ti confesso zeta, che malgrado i bambu' facciano dannare, per quanto sono invadenti, la dolcezza del suono che producono quando c'è vento, è impareggiabbile.
cosi' come amo il suono del vento d'estate che muove le foglie delle querce, dei tigli e dei pioppi argentati.
ma adoro anche il suono del...silenzio, quando nemmeno una foglia si muove, per la totale assenza di vento. ma poi, nel silenzio, prima un uccello, poi un altro, ti deliziano con il loro canto.
oppure il rumore del picchio, che cerca di avere la meglio sulla corteccia di un albero.

[Lidia]

Avevo sentito anch'io della bellezza del suono del bambù, allora in un vivaio passo la mano in mezzo e..................meraviglia per davvero!!!!!!!!!
ed era la mia mano, immaginiamoci la dolcezza del vento!

[dido]

Peccato, mi sono perso una puntata bellissima...adoro il suono della natura...è rilassante, fa viaggiare con la mente ma nn vai da nessuna parte...rimani in una sorta di ipnosi, almeno a me capita csì...spero di poterlo creare uno spazio csì

[Emanuela]

Speriamo la ripetano, mi spiace averla persa

[Walnut]

Confermo che i suoni in giardino non sono un ingrediente da sottovalutare. Ora mi riuscirebbe davvero difficile immaginare il mio giardino senza il suono dell'acqua creato dalla pompa del laghetto.
Tornando a casa, nelle notti estive, il gorgoglio dell'acqua sembrava quasi rimbombare, il giardino sembrava aver preso pieno possesso di sè dopo la calura pomeridiana, sembrava essersi completamente rianimato pronto a godere dell' umida frescura notturna....
Ricordo che un amico mi raccontava di aver progettato un giardino dei suoni, nel quale aveva appositamente introdotto piante le cui foglie, semi, fronde, erano state scelte per la loro "musicalità".

[Roberto Rossi]

Conoscendo Paolo Pejrone non mi stupisce affatto la sua attenzione per i suoni in giardino, spesso nei sui scritti parla di giardini in cui i sensi debbano essere tutti "stimolati" e certo l'udito non puo essere sottovalutato!
Un giardino è un ambiente vivo e dinamico, dove animali, piante, acqua e vento possono se ben orchestrati e diretti, creare meravigliose sinfonie.

Comunque anche un terrazzo, (vicini fracassatimpani permettendo) può avere la sua sonorità.
Abitando praticamente, quasi su di un tetto di un edificio a sei piani, in una zona abbastanza silenziosa, lontano da grandi arterie di traffico, ho scoperto l'universo canoro dei merli. E' incredibile la varietà e la musicalità delle loro melodie.
Creare suoni in terazzo resta comunque un mio obiettivo, la realizzazione di suoni "d'acqua" non e poi così difficile da creare, più difficile è scegliere bene (stile giusto, e desaing adatto senza spendere un patrimonio), per una piccola fontana da appoggiare al muro, l'acqua che cade su pietre ben levigate, oltre ad creare un effetto sonoro, crea un ambiente sempre umido, adatto per la coltivazione di piccole felci e altre piante amanti delle umide atmosfere, altrimenti impossibili da coltivare in un terrazzo.
Per far suonre "l'aria" trovo la cosa più semplice e meno costosa, unire il suono basso e baritonale di grossi caccia spiriti in bambù, al tintinnare più acuto delle squame di pesce. Importante è piazzarle negli angoli giusti, dove non siano in balia del vento forte, si rischierebbe di fare solo un gran baccano. Occorre trovare un angolo più protetto dove il vento arriva e non arriva per far suonare a tratti e con pause questi strumenti.

Forse l'ora e la gran stanchezza sto già sognando ad occhi aperti?
O forse è una cosa che con un pò di buona volonta fantasia ed un pizzico d'ingegno è fattibile?

[Phoenix]

Forse l'ora e la gran stanchezza sto già sognando ad occhi aperti?
O forse è una cosa che con un pò di buona volonta fantasia ed un pizzico d'ingegno è fattibile?

Entrambe le cose, senza dubbio

[Emanuela]

sto vedendo questa trasmissione

evviva, grazie, è molto interessante e bella

[Anna Damiani]

I suoni in giardino possono essere offerti non solo dal vento ma anche dalla pioggia a seconda della grandezza e della tessitura delle diverse foglie.

Piacevolissimo è mettersi in ascolto della pioggia e cercare di differenziare il suono che produce quando passa tra le foglie di una Magnolia grandiflora, ad esempio, o di un Salice piangente.

Inutile dire che lo stormire delle foglie può produrre suoni diversi se diversa è la forma e la tessitura foliare, ma anche se l'elasticità del legno dell'albero in questione è più o meno forte.

Niente è più rilassante di una brezza estiva, ad esempio, quando muove i rami di piante a foglia piccola, mentre è quasi un suono secco, quando il vento è più impetuoso e passa attraverso foglie grandi e cuoiose.

E il gorgoglio sottile dell'acqua? Straordinario il suo effetto, ma deve essere proprio un suono filiforme, che culla i pensieri.

Gli scacciapensieri si uniscono a tutti questi suoni e insieme danno origine ad un naturale concerto che fa riposare la mente e la tornare ai suoi primordi.