Tutti sanno che le camelie “tradizionali” possono fiorire soltanto dall'inizio dell'autunno fino alla tarda primavera, grazie alla loro programmazione genetica che ne permette lo sviluppo vegetativo e la fioritura in fasi sincrone.
Questa credenza è venuta meno con le recenti scoperte di almeno quattro specie di belle camelie che fioriscono (e vegetano) lungo l'intero arco dell'anno estate inclusa, esse sono: Camellia Changii (sinonimo C. azalea ), Camellia chuangtsoensis, Camellia ptilosperma e Camellia amplexicaulis.
- Fra tutte ha attirato la maggior attenzione la prima, rarissima, scoperta nel 1987 in una valle della provincia cinese di Guangdon lungo un'estensione di soli 4 km. del fiume Honghguatan (“bacino dei fiori rossi”) dove residuano, ad ora, solo 1081 protettissime piante spontanee.
Notevoli i bei fiori di un rosso brillante così come le foglie strette e verde scuro: nell'insieme la pianta ha un aspetto simile all'azalea, di qui il nome.
Camellia changii (sin. azalea) (foto di Ton Hannink)
Dopo la sua scoperta in Cina è iniziata un'intensa attività scientifica volta a studiarne le caratteristiche genetiche, ma soprattutto la possibilità di
riprodurla (per seme, talea o innesto) ed ottenerne ibridi con altre specie più resistenti al freddo (soprattutto japonica) che possano fiorire per tutto l'anno.
Dalla Cina sono state distribuite poche e preziose talee ad alcuni laboratori di ricerca statunitensi, Longwood Gardens in primis.
E' subito emersa una serie di problemi, primo fra tutti il fatto che le talee di changii hanno un limitato potere radicante, riescono infatti a crescere, sia pur con estrema lentezza, fino a circa tre anni ma diventano nel frattempo clorotiche, dopo di che muoiono inesorabilmente.
A ciò si è ovviato innestando le pianticelle su portainnesti di sasanqua o japonica, quindi facendo sfruttare all'innesto il sistema radicale del portainnesto.
Il secondo problema è la troppo rapida maturazione delle capsule semifere che spesso non permette un completo sviluppo dell'embrione nei semi.
Embrioni imperfetti uguale semi sterili; a ciò Matthew Taylor e colleghi dei Longwood Gardens hanno ovviato approntando una strategia di recupero embrionale "ad hoc", inducendo la maturazione e la successiva germinazione in vitro.
Nell'ambito "dell'International Camellia Congress" tenutosi nel 2010 a Kurume (Giappone) l'equipe di Gao Jiyin (Cina) ha presentato 13 ibridi fra changii ed alcune cultivar di japonica tutti caratterizzati dalla fioritura continua.
- La Camellia chuangtsoensis è di recentissima acquisizione, da quando, nel 2007,in un mercatino floreale a Nanning, Guangxi, Cina, vennero vendute da un contadino alcune piante a fiori gialli identificate dal botanico Liang come camelie e successivamente accertate come continuamente fiorenti.
Rara quanto la changii, questa specie è endemica in una limitata area montana della provincia di Guangxi caratterizzata da un clima caldo (fino a 41°C) ma con punte di freddo fino a -3°C il che la renderebbe adattabile a zone con climi meno estremi.
Anche per la chuangtsoensis stanno fiorendo, soprattutto in Cina, programmi di ibridazione sia con la changii che con certe japonica.
Camellia chuangtsoensis Foto diLongriver del sito GardenWeb
- La Camellia amplexicaulis è nota da tempo, fin da quando, nel 1910, ne vennero trovate piante in aree abitate del Tonkino ed Hanoi il che implicava una possibile origine in coltivazione.
In effetti fino ad oggi non sono state trovate popolazioni spontanee, probabilmente sterminate dall'intensa raccolta di questa camelia a fini estetici e religiosi.
La specie è però sopravvissuta grazie alla sua coltivazione presso i templi buddisti ed in Vietnam, grazie al suo commercio sia come pianta sia come fiori recisi.
La C. amplexicaulis ha bei fiori roseiformi con colori varianti dal rosso porpora al roseo fino al bianco e forme poco uniformi: ciò può derivare dalla secolare e stretta vicinanza con altre specie di camelie nei giardini e la conseguente ibridazione spontanea.
Sono molto belle anche le grandi foglie (fino a circa 28 cm di lunghezza!) dalle marcate nervature.
Camellia amplexicaulis
- La Camellia ptilosperma è la meno celebrata e la più misteriosa del gruppo.
Anch'essa originaria in areali caldi del Vietnam del Nord appartiene al gruppo delle camelie gialle, caratterizzate da fiori in genere semplici e di dimensioni medio-piccole di un brillante colore giallo intenso. Nel suo habitat naturale fiorisce ininterrottamente con un picco intorno a luglio-agosto.
Camellia ptilosperma:
Poiché ogni tanto nelle aree più sperdute della Cina e del Vietnam vengono scoperte nuove specie, è probabile che alle magnifiche quattro si aggiungeranno altre camelie per tutte le stagioni, ma certo è che, grazie agli sforzi degli ibridatori, quanto prima sul mercato verranno immessi ibridi -soprattutto della changii- capaci di fiorire anche d'estate.
Aspettiamo impazienti.
Questa credenza è venuta meno con le recenti scoperte di almeno quattro specie di belle camelie che fioriscono (e vegetano) lungo l'intero arco dell'anno estate inclusa, esse sono: Camellia Changii (sinonimo C. azalea ), Camellia chuangtsoensis, Camellia ptilosperma e Camellia amplexicaulis.
- Fra tutte ha attirato la maggior attenzione la prima, rarissima, scoperta nel 1987 in una valle della provincia cinese di Guangdon lungo un'estensione di soli 4 km. del fiume Honghguatan (“bacino dei fiori rossi”) dove residuano, ad ora, solo 1081 protettissime piante spontanee.
Notevoli i bei fiori di un rosso brillante così come le foglie strette e verde scuro: nell'insieme la pianta ha un aspetto simile all'azalea, di qui il nome.
Camellia changii (sin. azalea) (foto di Ton Hannink)
Dopo la sua scoperta in Cina è iniziata un'intensa attività scientifica volta a studiarne le caratteristiche genetiche, ma soprattutto la possibilità di
riprodurla (per seme, talea o innesto) ed ottenerne ibridi con altre specie più resistenti al freddo (soprattutto japonica) che possano fiorire per tutto l'anno.
Dalla Cina sono state distribuite poche e preziose talee ad alcuni laboratori di ricerca statunitensi, Longwood Gardens in primis.
E' subito emersa una serie di problemi, primo fra tutti il fatto che le talee di changii hanno un limitato potere radicante, riescono infatti a crescere, sia pur con estrema lentezza, fino a circa tre anni ma diventano nel frattempo clorotiche, dopo di che muoiono inesorabilmente.
A ciò si è ovviato innestando le pianticelle su portainnesti di sasanqua o japonica, quindi facendo sfruttare all'innesto il sistema radicale del portainnesto.
Il secondo problema è la troppo rapida maturazione delle capsule semifere che spesso non permette un completo sviluppo dell'embrione nei semi.
Embrioni imperfetti uguale semi sterili; a ciò Matthew Taylor e colleghi dei Longwood Gardens hanno ovviato approntando una strategia di recupero embrionale "ad hoc", inducendo la maturazione e la successiva germinazione in vitro.
Nell'ambito "dell'International Camellia Congress" tenutosi nel 2010 a Kurume (Giappone) l'equipe di Gao Jiyin (Cina) ha presentato 13 ibridi fra changii ed alcune cultivar di japonica tutti caratterizzati dalla fioritura continua.
- La Camellia chuangtsoensis è di recentissima acquisizione, da quando, nel 2007,in un mercatino floreale a Nanning, Guangxi, Cina, vennero vendute da un contadino alcune piante a fiori gialli identificate dal botanico Liang come camelie e successivamente accertate come continuamente fiorenti.
Rara quanto la changii, questa specie è endemica in una limitata area montana della provincia di Guangxi caratterizzata da un clima caldo (fino a 41°C) ma con punte di freddo fino a -3°C il che la renderebbe adattabile a zone con climi meno estremi.
Anche per la chuangtsoensis stanno fiorendo, soprattutto in Cina, programmi di ibridazione sia con la changii che con certe japonica.
Camellia chuangtsoensis Foto diLongriver del sito GardenWeb
- La Camellia amplexicaulis è nota da tempo, fin da quando, nel 1910, ne vennero trovate piante in aree abitate del Tonkino ed Hanoi il che implicava una possibile origine in coltivazione.
In effetti fino ad oggi non sono state trovate popolazioni spontanee, probabilmente sterminate dall'intensa raccolta di questa camelia a fini estetici e religiosi.
La specie è però sopravvissuta grazie alla sua coltivazione presso i templi buddisti ed in Vietnam, grazie al suo commercio sia come pianta sia come fiori recisi.
La C. amplexicaulis ha bei fiori roseiformi con colori varianti dal rosso porpora al roseo fino al bianco e forme poco uniformi: ciò può derivare dalla secolare e stretta vicinanza con altre specie di camelie nei giardini e la conseguente ibridazione spontanea.
Sono molto belle anche le grandi foglie (fino a circa 28 cm di lunghezza!) dalle marcate nervature.
Camellia amplexicaulis
- La Camellia ptilosperma è la meno celebrata e la più misteriosa del gruppo.
Anch'essa originaria in areali caldi del Vietnam del Nord appartiene al gruppo delle camelie gialle, caratterizzate da fiori in genere semplici e di dimensioni medio-piccole di un brillante colore giallo intenso. Nel suo habitat naturale fiorisce ininterrottamente con un picco intorno a luglio-agosto.
Camellia ptilosperma:
Poiché ogni tanto nelle aree più sperdute della Cina e del Vietnam vengono scoperte nuove specie, è probabile che alle magnifiche quattro si aggiungeranno altre camelie per tutte le stagioni, ma certo è che, grazie agli sforzi degli ibridatori, quanto prima sul mercato verranno immessi ibridi -soprattutto della changii- capaci di fiorire anche d'estate.
Aspettiamo impazienti.
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