girovagando in rete ho trovato, su di un sito di orchidee, questo interessante articolo sulla necessità di luce nella coltivazione delle orchidee quando la luce diminuisce come in inverno
1 - Premessa
La maggior parte delle orchidee, siano esse ibride che botaniche, provengono come origine genitoriale (anche se comperate in Italia - Germania - Olanda - ecc.) da paesi tropicali e in natura sono soggette a condizioni climatiche ben diverse rispetto alle nostre per la diversa latitudine.
E' importante quindi tenere presente che, mentre nelle zone equatoriali si hanno tempi di luce abbastanza costanti durante tutte stagioni, nelle zone tropicali o subtropicali si ha una buona differenza tra le stagioni con ore di luce che sono più lunghe nel periodo estivo rispetto al periodo invernale, come conseguenza l'utilizzo della luce artificiale in inverno è molto legato al tipo di orchidea a cui vogliamo integrare la luce e capire se effettivamente serve perchè molte orchidee sono fotosensibili alla durata di luce nelle giornate:
ad esempio le Cattleya e suoi ibridi se hanno troppa luce non fioriscono quindi l'ideale per queste orchidee è di dare al massimo 10/11 ore di luce, alle Phalaenopsis, non essendo fotosensibili alla durata del periodo di luce, è possibile dare anche 20 ore di luce per tutto l’anno, ottenendo il vantaggio di una crescita più veloce, i Cymbidium hanno bisogno di molta luce ma per un tempo relativamente breve arrivando da zone Himalayane o, come le piante che arrivano dal nord dell'India dove di solito in inverno vanno in riposo tipo alcune Coelogyne, che è il periodo in cui hanno la massima intensità luminosa pur essendo inverno.
Nella loro coltivazione si presenta quindi come problema da non sottovalutare oltre ovviamente al diverso clima (umidità, pioggia, temperatura, ecc.) anche la luce, perchè in Italia si hanno delle grandi differenze di ore luce tra estate ed inverno con oltre 16 ore di luce in estate e meno di 8 ore in inverno se non c'è nebbia o è nuvoloso, mentre nelle zone di origine invece le ore di luce sono molto più stabili tra estate ed inverno.
In inverno, quindi, in alcuni casi diamo alle nostre orchidee molte ore di luce in meno rispetto alle necessità che si riscontrano nei paesi di origine, infatti, molte orchidee da noi muoiono in inverno anche se tenute al caldo proprio per una carenza di luce e di conseguenza anche al metodo di coltivazione che, anche senza volerlo, continuiamo a mantenere costante. Teniamo anche presente che per le orchidee, è più importante il tempo di esposizione alla luce rispetto alla quantità di luce che sì da un dato momento, perché sono in grado di assorbirne solo una certa quantità. Per questo motivo per una buona coltivazione in inverno in molti casi è opportuno integrare le ore di luce mancanti con l'illuminazione artificiale tramite adeguate lampade adatte allo scopo in modo da allungare i tempi di esposizione, per esemplificare meglio una lampada da 1000 lumen per 12 ore che una lampada da 10000 lumen per un'ora
E' comunque importate se si coltivano poi in ambiente senza luminosità esterna come la mia serra o il mio orchidario che le ore di luce siano adeguate alle piante e che siano continue per il tempo necessario senza interruzioni, si può optare nel periodo intermedio ad una simulazione della luce del pomeriggio aumentando l'intensità luminosa con ulteriori lampade ottenendo tramite appositi timer uno pseudoeffetto alba/tramonto ma ho visto che non è una cosa strettamente necessaria.
Ovviamente bisogna sempre equilibrare le ore di luce alla temperatura, alla concimazione e alle bagnature. Sopratutto in inverno con la luce artificiale è importante coltivarle come con la luce naturale rispettando ovviamente le esigenze climatiche della pianta (riposo più o meno secco, abbassamento temperatura, umidità, ecc.)
Un consiglio che posso dare soprattutto nel caso di coltivazione invernale in ambienti senza luce e si dispone di un giardino o un terrazzo di tenere nell'ambiente chiuso con illuminazione artificiale le orchidee nel periodo invernale ma di portarle all'esterno in zone adatte alle piante nel periodo estivo perché hanno una circolazione d’aria maggiore e la luce del sole filtrata o anche diretta con alcune come la Vanda è sicuramente sempre migliore rispetto a quella artificiale (io questo movimento lo faccio tutti gli anni con più di 250 piante ma, se si dispone di un adeguato spazio con una struttura di supporto che si può tenere montata, il tempo di sistemazione è relativamente breve per questo spostamento)
La luce artificiale, quindi, dà un grosso vantaggio ed evita che le piante muoiano durante il periodo invernale
1 - Premessa
La maggior parte delle orchidee, siano esse ibride che botaniche, provengono come origine genitoriale (anche se comperate in Italia - Germania - Olanda - ecc.) da paesi tropicali e in natura sono soggette a condizioni climatiche ben diverse rispetto alle nostre per la diversa latitudine.
E' importante quindi tenere presente che, mentre nelle zone equatoriali si hanno tempi di luce abbastanza costanti durante tutte stagioni, nelle zone tropicali o subtropicali si ha una buona differenza tra le stagioni con ore di luce che sono più lunghe nel periodo estivo rispetto al periodo invernale, come conseguenza l'utilizzo della luce artificiale in inverno è molto legato al tipo di orchidea a cui vogliamo integrare la luce e capire se effettivamente serve perchè molte orchidee sono fotosensibili alla durata di luce nelle giornate:
ad esempio le Cattleya e suoi ibridi se hanno troppa luce non fioriscono quindi l'ideale per queste orchidee è di dare al massimo 10/11 ore di luce, alle Phalaenopsis, non essendo fotosensibili alla durata del periodo di luce, è possibile dare anche 20 ore di luce per tutto l’anno, ottenendo il vantaggio di una crescita più veloce, i Cymbidium hanno bisogno di molta luce ma per un tempo relativamente breve arrivando da zone Himalayane o, come le piante che arrivano dal nord dell'India dove di solito in inverno vanno in riposo tipo alcune Coelogyne, che è il periodo in cui hanno la massima intensità luminosa pur essendo inverno.
Nella loro coltivazione si presenta quindi come problema da non sottovalutare oltre ovviamente al diverso clima (umidità, pioggia, temperatura, ecc.) anche la luce, perchè in Italia si hanno delle grandi differenze di ore luce tra estate ed inverno con oltre 16 ore di luce in estate e meno di 8 ore in inverno se non c'è nebbia o è nuvoloso, mentre nelle zone di origine invece le ore di luce sono molto più stabili tra estate ed inverno.
In inverno, quindi, in alcuni casi diamo alle nostre orchidee molte ore di luce in meno rispetto alle necessità che si riscontrano nei paesi di origine, infatti, molte orchidee da noi muoiono in inverno anche se tenute al caldo proprio per una carenza di luce e di conseguenza anche al metodo di coltivazione che, anche senza volerlo, continuiamo a mantenere costante. Teniamo anche presente che per le orchidee, è più importante il tempo di esposizione alla luce rispetto alla quantità di luce che sì da un dato momento, perché sono in grado di assorbirne solo una certa quantità. Per questo motivo per una buona coltivazione in inverno in molti casi è opportuno integrare le ore di luce mancanti con l'illuminazione artificiale tramite adeguate lampade adatte allo scopo in modo da allungare i tempi di esposizione, per esemplificare meglio una lampada da 1000 lumen per 12 ore che una lampada da 10000 lumen per un'ora
E' comunque importate se si coltivano poi in ambiente senza luminosità esterna come la mia serra o il mio orchidario che le ore di luce siano adeguate alle piante e che siano continue per il tempo necessario senza interruzioni, si può optare nel periodo intermedio ad una simulazione della luce del pomeriggio aumentando l'intensità luminosa con ulteriori lampade ottenendo tramite appositi timer uno pseudoeffetto alba/tramonto ma ho visto che non è una cosa strettamente necessaria.
Ovviamente bisogna sempre equilibrare le ore di luce alla temperatura, alla concimazione e alle bagnature. Sopratutto in inverno con la luce artificiale è importante coltivarle come con la luce naturale rispettando ovviamente le esigenze climatiche della pianta (riposo più o meno secco, abbassamento temperatura, umidità, ecc.)
Un consiglio che posso dare soprattutto nel caso di coltivazione invernale in ambienti senza luce e si dispone di un giardino o un terrazzo di tenere nell'ambiente chiuso con illuminazione artificiale le orchidee nel periodo invernale ma di portarle all'esterno in zone adatte alle piante nel periodo estivo perché hanno una circolazione d’aria maggiore e la luce del sole filtrata o anche diretta con alcune come la Vanda è sicuramente sempre migliore rispetto a quella artificiale (io questo movimento lo faccio tutti gli anni con più di 250 piante ma, se si dispone di un adeguato spazio con una struttura di supporto che si può tenere montata, il tempo di sistemazione è relativamente breve per questo spostamento)
La luce artificiale, quindi, dà un grosso vantaggio ed evita che le piante muoiano durante il periodo invernale
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