salve a tutti!
http://giardinaggio.efiori.com/forum...tml#post129369
http://www.passionflow.co.uk/passifl...ower-virus.htm
ho trovato questo vecchio link in un post di Maurizio Vecchia e, siccome era in inglese e non tutti riescono a capirci, ho pensato potesse essere utile proporre qui la traduzione:
da Passiflora online:
"Le passiflore sono soggette a parecchie virosi. Tra queste si possono citare: includeChrysanthemum B carlavirus, Passiflora latent carlavirus, Passiflora ringspot potyvirus, Passionfruit woodiness potyvirus, & Purple granadilla mosaic virus.
Alcune possono essere trasmesse da punture di insetti quali gli afidi, ma altre, specie se gli ibridi sono frutto di propagazione da talea, la virosi si annida già nel gene della pianta.
I sintomi di una virosi possono essere foglie con forma distorta, perdita di vigore della pianta, fioriture misere o fioriture che non vanno a frutto o che poi producono pochi frutti. In alcuni casi la pianta si indebolisce fino a morire.
Le infezioni virali hanno sintomi molto simili a quelli delle carenze nutrizionali, e in effetti è facile intuire come una pianta mal nutrita, in uno stato di carenza nutrizionale, diventi poi inevitabilmente vulnerabile ad attacchi virali (e di altro genere).
Da notare che la distorsione fogliare può essere causata semplicemente da afidi, che interrompono la crescita delle foglie. In alcune piante può essere causata anche dal gelo.
Il mio consiglio, se siete giardinieri amatoriali, è di concimare quasi tutte le vostre passiflore per bene, con fertilizzanti a lento rilascio, per tutto il periodo vegetativo (e interrompere poi quando la pianta va a riposo). Ho detto “quasi tutte” perché alcune piante come la P.incarnata non rispondono particolarmente bene a questo rimedio, poiché sono abituate a suoli poveri.
C'è da dire inoltre che ogni specie e ogni particolare ibrido di passiflora può essere vulnerabile a specifici virus e magari solo a quelli e non ad altri. Per esempio non ho mai visto nulla colpire la P.actina.
Naturalmente i virus preoccupano maggiormente i commercianti, visto che le piante devono produrre frutti o sono ibridi con scopo decorativo.
Una volta che una pianta prende un virus, non riesce a sbarazzarsene (da sola). Fare talee da una pianta infetta, o anche solo usare gli strumenti infettati per tagliare un’altra pianta, trasmetterà il virus con molta facilità infettando la linfa. E’ quello che è successo alla P.xbelotii, nella foto in alto (qui in basso) a sinistra.
I segni e i danni lasciati da una virosi sono più rilevanti all’inizio e alla fine della stagione vegetativa.
A riprova di questo, si può notare che una pianta in fase di crescita veloce, può riuscire lasciare l’infezione dietro di sé lungo lo stelo in crescita. In questo modo è possibile fare talee sane, tagliando appena sopra al punto della nuova crescita dell’anno. Questo spiega come mai gli steli apicali di piante con virosi si rivelano essere quasi esenti dal virus (o comunque meno colpiti da esso).
Questo sistema di taleaggio apicale, insieme a terapie del calore, è spesso usato nei vivai, per neutralizzare virosi da piante commercialmente importanti. Ma naturalmente anche quando si riesce a ottenere una pianta sana, a meno che venga coltivata in ambiente altamente protetto e in condizioni controllate, basta una sola puntura di insetto perché un nuovo virus possa di nuovo reinserirsi.
Le piante normalmente si difendono grazie al loro sistema immunitario e solo se il danno è particolarmente forte ed esteso, si renderà necessario nutrire la pianta colpita intensivamente con fertilizzante, pratica che sembra efficace nel sopprimere il virus.

Le foto in altro, mostrano una P. belotii prima (a sinistra) e dopo (a destra) il trattamento, a base di concime ad alto tenore di Potassio e microelementi, messo regolarmente nell’acqua delle innaffiature. Il fertilizzante per rose è un esempio di concime ad ottimo profilo NPK per questo scopo.
Molte delle mie piante, soprattutto gli ibridi, hanno problemi virali e le lascio vivere così. Qualcuno consiglia di prendere le piante attaccate da virosi, separarle dalle altre e distruggerle. Ma questo non credo sia necessario per i coltivatori amatoriali. Se lo avessi fatto, ora mi rimarrebbero ben poche piante. E comunque, è raro che una pianta sia talmente malconcia, tale da rendere necessario toglierla dalle altre e bruciarla."
Spero che questo articolo possa essere di aiuto a qaulcuno e che ne possa nascere una discussione, con opinioni ed esperienze...
prima doamnda: qualcuno sa a cosa si riferisce quando parla di "terapia del calore" per curare le virosi?
http://giardinaggio.efiori.com/forum...tml#post129369
http://www.passionflow.co.uk/passifl...ower-virus.htm
ho trovato questo vecchio link in un post di Maurizio Vecchia e, siccome era in inglese e non tutti riescono a capirci, ho pensato potesse essere utile proporre qui la traduzione:
da Passiflora online:
"Le passiflore sono soggette a parecchie virosi. Tra queste si possono citare: includeChrysanthemum B carlavirus, Passiflora latent carlavirus, Passiflora ringspot potyvirus, Passionfruit woodiness potyvirus, & Purple granadilla mosaic virus.
Alcune possono essere trasmesse da punture di insetti quali gli afidi, ma altre, specie se gli ibridi sono frutto di propagazione da talea, la virosi si annida già nel gene della pianta.
I sintomi di una virosi possono essere foglie con forma distorta, perdita di vigore della pianta, fioriture misere o fioriture che non vanno a frutto o che poi producono pochi frutti. In alcuni casi la pianta si indebolisce fino a morire.
Le infezioni virali hanno sintomi molto simili a quelli delle carenze nutrizionali, e in effetti è facile intuire come una pianta mal nutrita, in uno stato di carenza nutrizionale, diventi poi inevitabilmente vulnerabile ad attacchi virali (e di altro genere).
Da notare che la distorsione fogliare può essere causata semplicemente da afidi, che interrompono la crescita delle foglie. In alcune piante può essere causata anche dal gelo.
Il mio consiglio, se siete giardinieri amatoriali, è di concimare quasi tutte le vostre passiflore per bene, con fertilizzanti a lento rilascio, per tutto il periodo vegetativo (e interrompere poi quando la pianta va a riposo). Ho detto “quasi tutte” perché alcune piante come la P.incarnata non rispondono particolarmente bene a questo rimedio, poiché sono abituate a suoli poveri.
C'è da dire inoltre che ogni specie e ogni particolare ibrido di passiflora può essere vulnerabile a specifici virus e magari solo a quelli e non ad altri. Per esempio non ho mai visto nulla colpire la P.actina.
Naturalmente i virus preoccupano maggiormente i commercianti, visto che le piante devono produrre frutti o sono ibridi con scopo decorativo.
Una volta che una pianta prende un virus, non riesce a sbarazzarsene (da sola). Fare talee da una pianta infetta, o anche solo usare gli strumenti infettati per tagliare un’altra pianta, trasmetterà il virus con molta facilità infettando la linfa. E’ quello che è successo alla P.xbelotii, nella foto in alto (qui in basso) a sinistra.
I segni e i danni lasciati da una virosi sono più rilevanti all’inizio e alla fine della stagione vegetativa.
A riprova di questo, si può notare che una pianta in fase di crescita veloce, può riuscire lasciare l’infezione dietro di sé lungo lo stelo in crescita. In questo modo è possibile fare talee sane, tagliando appena sopra al punto della nuova crescita dell’anno. Questo spiega come mai gli steli apicali di piante con virosi si rivelano essere quasi esenti dal virus (o comunque meno colpiti da esso).
Questo sistema di taleaggio apicale, insieme a terapie del calore, è spesso usato nei vivai, per neutralizzare virosi da piante commercialmente importanti. Ma naturalmente anche quando si riesce a ottenere una pianta sana, a meno che venga coltivata in ambiente altamente protetto e in condizioni controllate, basta una sola puntura di insetto perché un nuovo virus possa di nuovo reinserirsi.
Le piante normalmente si difendono grazie al loro sistema immunitario e solo se il danno è particolarmente forte ed esteso, si renderà necessario nutrire la pianta colpita intensivamente con fertilizzante, pratica che sembra efficace nel sopprimere il virus.

Le foto in altro, mostrano una P. belotii prima (a sinistra) e dopo (a destra) il trattamento, a base di concime ad alto tenore di Potassio e microelementi, messo regolarmente nell’acqua delle innaffiature. Il fertilizzante per rose è un esempio di concime ad ottimo profilo NPK per questo scopo.
Molte delle mie piante, soprattutto gli ibridi, hanno problemi virali e le lascio vivere così. Qualcuno consiglia di prendere le piante attaccate da virosi, separarle dalle altre e distruggerle. Ma questo non credo sia necessario per i coltivatori amatoriali. Se lo avessi fatto, ora mi rimarrebbero ben poche piante. E comunque, è raro che una pianta sia talmente malconcia, tale da rendere necessario toglierla dalle altre e bruciarla."
Spero che questo articolo possa essere di aiuto a qaulcuno e che ne possa nascere una discussione, con opinioni ed esperienze...
prima doamnda: qualcuno sa a cosa si riferisce quando parla di "terapia del calore" per curare le virosi?
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