La rosa è una pianta antichissima, tracce fossili della sua presenza sono state ritrovate in Giappone, Stati Uniti, Francia, Germania e Cecoslovacchia e risalgono a 40 milioni di anni fa.

I fossili rinvenuti non mostrano tracce del fiore ma foglie complete, rametti e spine che permettono l’attribuzione al genere; si ritiene che queste rose preistoriche avessero fiori semplici, composti di cinque petali, come le nostre rose botaniche.

Un’altra caratteristica della rosa è che essa, allo stato spontaneo, è presente solo nell’emisfero settentrionale: non ci sono rose selvatiche al di sotto dell’equatore.

I primi reperti della rosa usata per scopi ornamentali risalgono circa al 2000 a.C. e sono stati ritrovati in affreschi del palazzo reale di Minosse a Cnosso sull’isola di Creta.

Ma della rosa «da giardino» si parla nell’Iliade, si scrivono versi attribuiti a Saffo ed essa viene citata da Erodoto di Alicarnasso (V secolo A.C) che ne riferisce la presenza nei giardini di re Mida.

In epoca romana c’era una vera ossessione per le rose, al punto che venivano coltivate in apposite serre ed annaffiate con acqua tiepida per ottenere fioriture invernali, suscitando l’indignazione di Seneca che tuonava contro «eos qui natura invertunt».

Tentare una classificazione del genere rosa, vista l’enorme varietà di specie, di ibridi e di incroci che sono stati creati nel corso dei secoli, è lavoro piuttosto complesso.

Se ne occupano ufficialmente i botanici (che hanno suddiviso il genere Rosa in 9 sezioni), ma anche ad esempio l’American Rose Society (che distingue, se siamo aggiornati, 55 classi di rose), la World Federation of Rose Societies (che le suddivide in 39 classi), la British Association representing Breeders (30 classi). Non c’è quindi una chiave univoca di classificazione scientifica.

Il mondo dei rodologi, vasto e a volte diviso in faide, con visioni diverse sugli aspetti, per così dire, «filosofici» della questione, preferisce, anziché scomodare le numerosissime classi o le eccessivamente scientifiche sezioni, suddividere le rose in gruppi ornamentali.

Anche noi abbiamo seguito quest’ultima strada, unendo qualche gruppo per semplificare ed avere un approccio più facilmente comprensibile a chi vuole avvicinarsi a questo vastissimo mondo.

I gruppi a cui faremo riferimento li abbiamo chiamati così:

A) Rose botaniche

B) Rose antiche «europee-mediorientali» (poco o per nulla influenzate dall'arrivo delle cinesi)

b.1) Galliche

b.2) Alba

b.3) Damascene

b.4) Centifolia

b.5) Muscose

b.6) Sarmentose Antiche

C) Rose antiche «di sangue cinese»

c.1) China

c.2) Portland

c.3) Bourbon

c.4) Noisette

c.5) Ibridi Perpetui

c.6) Tea

D) Rose moderne (categorie create dopo il 1867)

d.1) Ibride di Tea (HT)

d.2) Polyantha

d.3) Floribunda

d.4) Grandiflora

d.5) Rugose

d.6) Ibridi Moschata

d.7) Ibridi Multiflora

d.8) Ibridi Wichuraiana

d.9) Arbustive Moderne

d.10) Rampicanti Moderne

d.11) Rose miniatura

d.12) Rose inglesi e similari

Non sarà possibile fornire una descrizione completa di tutte le categorie citate, ci limiteremo ad elencarne le caratteristiche più salienti ed a fare qualche esempio.





Autori: Silvano Bruni (Davoust), Carla Vinci (Cerchina)