La coltivazione della Poinsettia è facile e difficile allo stesso tempo: è una pianta che nelle migliori condizioni vegeta e cresce senza alcun problema, ma queste condizioni sono un po' difficili da realizzare nei caldi appartamenti di città.
Innanzitutto, bisogna sistemare il vaso nel luogo meno riscaldato della casa e comunque lontano dai termosifoni, in buona luce ma al riparo dai raggi diretti del sole.
Altra buona norma è quella di aggiungere un po' d'acqua al sottovaso, verificando tuttavia che a sera sia evaporata, così da consentire all'apparato radicale di riossigenarsi; se ciò non avvenisse, si verificherebbe un'immediata caduta delle foglie.
Con questi accorgimenti potrete godere magnificamente di questa pianta per diverse settimane, tenendo presente che la perdita di qualche foglia alla base è abbastanza normale.
Il problema che più comunemente affligge chi se ne appassioni e tenti di coltivarla in casa, è proprio la precoce caduta delle foglie: ciò è dovuto al fatto che la Poinsettia è molto sensibile ai ristagni, al calore del riscaldamento che riduce sensibilmente l'umidità e all'assenza del ricambio d'aria.
La cosa curiosa è che, anche nel caso in cui tenda a perdere le foglie, le brattee tendono comunque a persistere e noi ci ritroviamo con un mostriciattolo con qualche accenno rosso "in testa" e magari completamente spoglio nelle parti sottostanti.
A quel punto non rimane null'altro da fare che impugnare le cesoie.
Una vigorosa potatura è il principio della fase di rinnovamento di una pianta e va effettuata tagliando tutti i rami della Poinsettia a circa 10-15 cm. dal terriccio, tenendo conto tuttavia delle sue dimensioni; per piante piccole, il taglio dovrà essere di minore entità.
Una volta tagliata, va lasciata riposare per una settimana almeno, sospendendo completamente tutte le annaffiature in maniera che la pianta accusi un po' la sete, ma facendo attenzione che le radici non secchino.
A completamento del riposo, andrebbe posizionata in un locale meno riscaldato, tale da consentirle di entrare in una sorta di stasi vegetativa.
Dopo due-tre settimane circa, dai monconi si vedranno riapparire le gemme e poi, rapidamente, tutta la piantina si riempirà di foglie.
Il tutto dovrebbe durare circa 30-40 giorni, trascorsi i quali potrete riportarla in un locale riscaldato e più luminoso in attesa di collocarla all'aperto quando la stagione sarà più favorevole.
Va ricordato che se si vuole avere una fioritura nella stagione successiva, la potatura sarà determinante in quanto la Poinsettia fiorisce sui rami nuovi e non su quelli dell'anno precedente.
Quando la riporterete al caldo e alla luce, sarà utile pensare al rinvaso sostituendo parzialmente o totalmente il terriccio di coltivazione e sostituendo anche il vaso con uno di una sola misura più grande.
La composizione ideale del terriccio è: un terzo di terriccio universale, un terzo di torba e un terzo di terriccio di foglie o humus, cui va aggiunta inoltre una bella manciata di sabbia.
Non fatevi prendere dall'entusiasmo all'apparire delle prime giornate tiepide: le gelate tardive o i bruschi abbassamenti di temperatura potrebbero esserle fatali.
Avendo tempo, si potrebbe anche optare per una diversa soluzione, che è quella di cominciare a metterla all'aperto già ad aprile, al mattino, avendo cura di controllare che la temperatura esterna non scenda mai sotto i 15° e ritirandola poco prima del tramonto.
Aspettate quindi che la stagione si sia affrancata e solo verso maggio potrete smettere di preoccuparvene lasciandola fuori giorno e notte.
In una prima fase è preferibile una posizione in mezz'ombra, nei pressi di un albero o di un arbusto, poiché in quel periodo le sue foglie saranno tenere e perciò sensibili ai raggi diretti del sole che le potrebbero ustionare.
Acclimatatela quindi alla temperatura esterna gradualmente e, dopo questa fase transitoria, lasciatele godere il tepore di un medio sole.
Continuate le annaffiature con lo stesso ritmo e settimanalmente somministrate la giusta quantità di fertilizzante.
Tutto questo fino ad ottobre, quando si incominceranno a delineare gli interventi da farsi per portarla di nuovo a sfoggiare le sue belle brattee rosse.
In questo mese, le temperature cominceranno a calare e sarà bene, prima che il termometro ve lo segnali, cominciare a provvedere ad un riparo in una zona calda del balcone o contro un muro.
Una delle condizioni che favoriscono la rifiorenza e l'apparizione delle brattee colorate, è la temperatura costante.
L'altro fattore importante è la quantità di luce. La Poinsettia è una pianta brevidiurna, una pianta cioè che ha bisogno di tredici ore di buio ininterrotto (anche la sola luce dello schermo televisivo altera questa condizione) alternato a undici ore di intensa luminosità per produrre i bottoni florali e le brattee.
Per poter avere queste condizioni, è bene oltre a riparare la pianta in serra o sotto una struttura di legno anche rudimentale, ricoprirla con un film di polietilene, anche un telo nero, con cui oscurarla.
La "cura del buio" dovrà effettuarsi per tutto ottobre e novembre.
A quel punto della stagione in molte delle nostre regioni le temperature saranno crollate e, considerato che l'Euphorbia pulcherrima non tollera temperature inferiori ai 15°, la ritireremo in casa scegliendo l'ambiente meno riscaldato.
L'ideale è un ambiente in cui la temperatura si aggiri sui 18°, dove si continuerà ad oscurarla per 13 ore e a darle massima luce per 11.
Se la luce naturale presente nella stanza non dovesse bastare, nelle undici ore di esposizione luminosa si potrà ricorrere a quella di una normale lampadina da 60 Watt o ad una luce fredda dedicata alla coltivazione delle piante.
Si continuerà così fino all'apparire delle brattee colorate.
Da quel momento, ovviamente, non sarà più necessaria la copertura e la pianta non avrà bisogno di cure particolari, se non di essere irrigata 2-3 volte a settimana e di ricevere luce sufficiente, ma non l'irraggiamento diretto del sole.
Da dicembre in poi potrete riprendere a godervi la vostra magnifica "Stella" con in più la soddisfazione di aver portato voi stessi a rifiorire una pianta così straordinaria.
Innanzitutto, bisogna sistemare il vaso nel luogo meno riscaldato della casa e comunque lontano dai termosifoni, in buona luce ma al riparo dai raggi diretti del sole.
Altra buona norma è quella di aggiungere un po' d'acqua al sottovaso, verificando tuttavia che a sera sia evaporata, così da consentire all'apparato radicale di riossigenarsi; se ciò non avvenisse, si verificherebbe un'immediata caduta delle foglie.
Con questi accorgimenti potrete godere magnificamente di questa pianta per diverse settimane, tenendo presente che la perdita di qualche foglia alla base è abbastanza normale.
Il problema che più comunemente affligge chi se ne appassioni e tenti di coltivarla in casa, è proprio la precoce caduta delle foglie: ciò è dovuto al fatto che la Poinsettia è molto sensibile ai ristagni, al calore del riscaldamento che riduce sensibilmente l'umidità e all'assenza del ricambio d'aria.
La cosa curiosa è che, anche nel caso in cui tenda a perdere le foglie, le brattee tendono comunque a persistere e noi ci ritroviamo con un mostriciattolo con qualche accenno rosso "in testa" e magari completamente spoglio nelle parti sottostanti.
A quel punto non rimane null'altro da fare che impugnare le cesoie.
Una vigorosa potatura è il principio della fase di rinnovamento di una pianta e va effettuata tagliando tutti i rami della Poinsettia a circa 10-15 cm. dal terriccio, tenendo conto tuttavia delle sue dimensioni; per piante piccole, il taglio dovrà essere di minore entità.
Una volta tagliata, va lasciata riposare per una settimana almeno, sospendendo completamente tutte le annaffiature in maniera che la pianta accusi un po' la sete, ma facendo attenzione che le radici non secchino.
A completamento del riposo, andrebbe posizionata in un locale meno riscaldato, tale da consentirle di entrare in una sorta di stasi vegetativa.
Dopo due-tre settimane circa, dai monconi si vedranno riapparire le gemme e poi, rapidamente, tutta la piantina si riempirà di foglie.
Il tutto dovrebbe durare circa 30-40 giorni, trascorsi i quali potrete riportarla in un locale riscaldato e più luminoso in attesa di collocarla all'aperto quando la stagione sarà più favorevole.
Va ricordato che se si vuole avere una fioritura nella stagione successiva, la potatura sarà determinante in quanto la Poinsettia fiorisce sui rami nuovi e non su quelli dell'anno precedente.
È importante non nebulizzarla mai, dato che il suo fogliame è coperto da una peluria finissima e di non irrorarla mai con il lucidante fogliare. Se le foglie apparissero un po' polverose possono essere ripulite con un pennellino.
Quando la riporterete al caldo e alla luce, sarà utile pensare al rinvaso sostituendo parzialmente o totalmente il terriccio di coltivazione e sostituendo anche il vaso con uno di una sola misura più grande.
La composizione ideale del terriccio è: un terzo di terriccio universale, un terzo di torba e un terzo di terriccio di foglie o humus, cui va aggiunta inoltre una bella manciata di sabbia.
Non fatevi prendere dall'entusiasmo all'apparire delle prime giornate tiepide: le gelate tardive o i bruschi abbassamenti di temperatura potrebbero esserle fatali.
Avendo tempo, si potrebbe anche optare per una diversa soluzione, che è quella di cominciare a metterla all'aperto già ad aprile, al mattino, avendo cura di controllare che la temperatura esterna non scenda mai sotto i 15° e ritirandola poco prima del tramonto.
Aspettate quindi che la stagione si sia affrancata e solo verso maggio potrete smettere di preoccuparvene lasciandola fuori giorno e notte.
In una prima fase è preferibile una posizione in mezz'ombra, nei pressi di un albero o di un arbusto, poiché in quel periodo le sue foglie saranno tenere e perciò sensibili ai raggi diretti del sole che le potrebbero ustionare.
Acclimatatela quindi alla temperatura esterna gradualmente e, dopo questa fase transitoria, lasciatele godere il tepore di un medio sole.
Continuate le annaffiature con lo stesso ritmo e settimanalmente somministrate la giusta quantità di fertilizzante.
Tutto questo fino ad ottobre, quando si incominceranno a delineare gli interventi da farsi per portarla di nuovo a sfoggiare le sue belle brattee rosse.
In questo mese, le temperature cominceranno a calare e sarà bene, prima che il termometro ve lo segnali, cominciare a provvedere ad un riparo in una zona calda del balcone o contro un muro.
Una delle condizioni che favoriscono la rifiorenza e l'apparizione delle brattee colorate, è la temperatura costante.
L'altro fattore importante è la quantità di luce. La Poinsettia è una pianta brevidiurna, una pianta cioè che ha bisogno di tredici ore di buio ininterrotto (anche la sola luce dello schermo televisivo altera questa condizione) alternato a undici ore di intensa luminosità per produrre i bottoni florali e le brattee.
Per poter avere queste condizioni, è bene oltre a riparare la pianta in serra o sotto una struttura di legno anche rudimentale, ricoprirla con un film di polietilene, anche un telo nero, con cui oscurarla.
La "cura del buio" dovrà effettuarsi per tutto ottobre e novembre.
A quel punto della stagione in molte delle nostre regioni le temperature saranno crollate e, considerato che l'Euphorbia pulcherrima non tollera temperature inferiori ai 15°, la ritireremo in casa scegliendo l'ambiente meno riscaldato.
L'ideale è un ambiente in cui la temperatura si aggiri sui 18°, dove si continuerà ad oscurarla per 13 ore e a darle massima luce per 11.
Se la luce naturale presente nella stanza non dovesse bastare, nelle undici ore di esposizione luminosa si potrà ricorrere a quella di una normale lampadina da 60 Watt o ad una luce fredda dedicata alla coltivazione delle piante.
Si continuerà così fino all'apparire delle brattee colorate.
Da quel momento, ovviamente, non sarà più necessaria la copertura e la pianta non avrà bisogno di cure particolari, se non di essere irrigata 2-3 volte a settimana e di ricevere luce sufficiente, ma non l'irraggiamento diretto del sole.
Da dicembre in poi potrete riprendere a godervi la vostra magnifica "Stella" con in più la soddisfazione di aver portato voi stessi a rifiorire una pianta così straordinaria.
Autore: Anna Damiani