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Regolamento del forum Giardinaggio.efiori

Il Forum di eFiori.com e' pubblico.

Esso mette a disposizione degli utenti, in forma gratuita, uno spazio per lo scambio di opinioni, esperienze e informazioni inerenti al mondo vegetale e al giardinaggio per scopi legittimi e con cortesia, tolleranza e rispetto delle persone.

Per consentire un ordinato e pacifico svolgimento delle discussioni si richiede l’osservanza di poche semplici regole.Per potersi registrare e scrivere messaggi sul forum è necessario approvare in ogni sua parte il seguente regolamento.



1 - Nickname

A discrezione dell'amministrazione i nickname che siano diffamatori o volgari oppure palesemente promozionali non saranno ammessi
non saranno tollerati nickname che diano adito a flame e fake, lo stesso sarà per i cloni (tramite controllo IP)
in tal caso, quando individuati, l'utente a cui appartengono verrà bannato.

2 – Moderazione


2.1 - I moderatori delle varie sezioni del Forum di efiori.com hanno il compito di prevenire l'uso di linguaggio volgare e scurrile, l’inserimento di messaggi promozionali e commerciali e di evitare che le discussioni (topic, thread) esulino l'argomento trattato. (Off Topic: OT)

2.2 -
Nel caso che i vostri messaggi siano pertinenti ad altre discussioni già aperte, oppure si discostino dall'argomento principale, potrà accadere che vengano spostati o divisi.

2.3 - I moderatori sono forumisti come voi e in quanto tali possono postare commenti personali relativi alla discussione, ma questi ultimi non rifletteranno necessariamente le opinioni della direzione.

2.4 - Spiegazioni o chiarimenti sull' operato dei moderatori sono possibili tramite email o Messaggi Privati (PVT, MP) non sono consentite sul forum contestazioni e polemiche.

2.5 - Qualsiasi Messaggio Privato (PVT) inviato ai moderatori o all'amministratore potrà essere condiviso, qualora si rendesse necessario, tra tutti i membri dello staff del forum.

2.6 - Al fine di mantenere il buon funzionamento e l'armonia che deve regnare sul forum, siete invitati a segnalare ai moderatori eventuali post che risultassero scorretti o irregolari.

2.7 - La non osservanza del punto 2.4 può portare all'allontanamento dell'utente.



3 - Topic, titoli, post


3.1 - Prima di aprire una discussione (topic, thread) fate attenzione che l'argomento sia inserito nella giusta sezione del forum.

Scrivete un titolo che consenta di comprendere l'argomento della discussione.

E' vietato inserire uno stesso messaggio contemporaneamente in più sezioni (spamming, crossposting)

I moderatori modificheranno, a loro discrezione, le discussioni che non rispetteranno questa regola.

3.2 - Titoli e testi devono essere scritti in italiano, le eventuali parti scritte in altre lingue devono essere tradotte.

Bisogna prestare attenzione agli errori di battitura, se diventa un'abitudine dimostra una mancanza di rispetto nei confronti di chi legge.
Una attenta rilettura dei vostri scritti eviterà questo inconveniente.

3.3 - Non sono consentite abbreviazioni da sms come: nn_mlt_cn_qst_sn_xkè_ke_x_cmq_+_ ecc.
Queste sigle, così come gli errori di battitura, impediscono una adeguata indicizzazione della pagina poiché non sono riconosciuti dai motori di ricerca.
I moderatori modificheranno, a loro discrezione, testi ritenuti sgrammaticati o in "stile telefonino".

3.4 - Evitate titoli generici come " Aiutooo!" oppure "Sono disperato".
Questi titoli non producono una maggiore attenzione da parte dei partecipanti al forum, potrebbero anzi sortire l’effetto opposto.

3.5 - E' vietato scrivere parte o la totalità del titolo o del messaggio in grassetto o IN MAIUSCOLO, se non in casi inerenti a sigle.
Nel “galateo” dei forum questo modo di scrivere equivale ad urlare, cosa non congrua con lo spirito del Forum di eFiori.com.
Il rispetto di questa regola permette anche una migliore leggibilità dei testi.

Salvo che per particolari situazioni (messaggi di auguri o inerenti a festività, ricorrenze e firma) sono da evitare font, colori e dimensioni diversi da quelli di default [verdana, nero, 2].
Possono essere tollerati, a discrezione dei moderatori, casi particolari e comunque eccezionali.

3.6 - L’autore del post ha la possibilità di correggerlo entro 24 ore dall’invio.
Per garantire il coerente sviluppo della discussione, infatti, dopo tale periodo non sarà più possibile modificare i messaggi: verificateli quindi attentamente.
La modifica dei messaggi dopo le 24 ore può essere consentita in casi eccezionali e di particolare gravità a discrezione dell’amministrazione.

3.7 Evitate di inquinare i thread con richieste di scambi di piante, semi e talee, tali richieste possono mettere in imbarazzo gli utenti oltre ad impedire il normale scorrere della discussione.
Chiunque inquini i thread con richieste od offerte di scambi riceverà un richiamo ufficiale e il post verrà cancellato con la motivazione "accattonaggio".

Al terzo richiamo l'utente verrà bannato per due giorni.

Per gli scambi, le offerte e le richieste esiste sul forum la sezione del mercatino con un suo specifico regolamento.

Mercatino

Regolamento della sezione “Mercatino del Giardinaggio”


3.8 - L'autore del messaggio (post) è l’unico responsabile della correttezza delle indicazioni fornite e di eventuali contenuti diffamatori.

3.9 - Le immagini inserite nei post non devono superare la misura di 800x600 pixel.



4 – Rispetto

4.1 - La cordialità è alla base del Forum di eFiori.com.
Le discussioni sul forum devono rispettare le normali regole di cortesia e di buon comportamento.
Il forum è interattivo e vi partecipiamo tutti insieme, per favore trattate gli altri come vorreste essere trattati voi.

Un semplice modo per evitare incomprensioni è quello di rileggere attentamente i vostri post prima di inviarli.

4.2 - Sono vietati messaggi con contenuti volgari, insulti ed offese verso persone, religioni ed istituzioni.
Evitate atteggiamenti di contestazione, palesemente ostili nei confronti degli altri utenti.

4.3 Sono vietati i messaggi con contenuto destabilizzante della normale e pacifica partecipazione attiva al forum e che risultino palesemente di disturbo.
In particolare è vietato, perché non rispettoso, inserire messaggi che risultino fuorvianti e contengano informazioni palesemente false.

Dopo preavviso, l'amministrazione e la moderazione a loro insindacabile giudizio banneranno gli utenti che insistano nel non rispettare tali regole e ne cancelleranno i post.

4.4 - Flame o attacchi personali non saranno tollerati.
Chiunque usi un linguaggio inappropriato, inizi attacchi personali o si esprima con astio o eccessivo sarcasmo, verrà immediatamente bannato.

4.5 - Chiunque posti dettagli personali di altri iscritti senza il suo esplicito consenso verrà bannato.

Questo forum non è un mezzo per discutere questioni private né per ripicche personali. Considerate i vostri affari personali giusto per quello che sono: personali e non inerenti al forum.


5 - Link, autopromozione, citazioni

5.1 - Link a siti con contenuti per adulti, diffamatori ed in generale che possano essere considerati illeciti secondo la legge italiana, pagine che linkano a contenuti per adulti e/o illegali, link di affiliazione oppure messaggi che descrivano questo tipo di servizi e contenuti verranno rimossi.
Ogni discussione su questi argomenti verrà eliminata e l’utente bannato.

5.2 - Gli utenti del forum che abbiano raggiunto i 500 messaggi possono inserire nei loro post o nei loro thread link a siti personali anche a fini commerciali, a condizione di inserire nel proprio sito un link verso il forum (www.giardinaggio.efiori.com/forum).

E’ pertanto possibile scrivere post o thread anche a carattere pubblicitario purché che la pubblicità sia discreta, di pubblico interesse e non sia ripetitiva e invasiva.

E’ esclusiva discrezione della direzione stabilire quando l'utente ha travisato questa opportunità.
I siti linkati verranno periodicamente controllati e quelli nei quali non sarà presente il link verso il forum di Giardinaggio.efiori.com verranno rimossi senza preavviso.
Essi in nessun caso potranno contenere materiale illegale o promuovere iniziative razziste o violente

Per facilitare il lavoro di controllo della moderazione gli utenti sono invitati ad inviare con un MP alla moderazione o all’amministrazione, il link della pagina del proprio sito in cui è presente il collegamento al forum.

5.3 - E’ consentito, laddove sia necessario e funzionale all’approfondimento della discussione, citare le fonti per sviluppare l’argomento.
Sono ammessi link a questo tipo di contenuti, sempre nel rispetto delle regole di cui ai punti precedenti.


6 - Avatar

6.1 - L’utente può inserire sotto al proprio nickname un’immagine identificativa (avatar) che non può superare le seguenti misure: 80x80 pixel e 16kb di peso.

6.2 - Sono vietate immagini con contenuto osceno o per adulti e contenenti loghi aziendali o protetti da copyright.


7 - Firma

7.1 - I link a siti personali o aziendali a carattere pubblicitario o promozionale possono essere inseriti nella firma previa autorizzazione della moderazione o dell'amministrazione a cui deve essere fatta richiesta con Messaggio Privato e a condizione di inserire nel proprio sito un link verso il forum (www.giardinaggio.efiori.com/forum).

E’ possibile inserire un massimo di tre link nella propria firma.

7.2 - Sono vietati link a siti con contenuti per adulti, diffamatori ed in generale che possano essere considerati illeciti secondo la legge italiana. Sono vietati inoltre link di affiliazione di qualunque genere.

7.3 - E’ possibile inserire un’immagine nella firma che non superi le seguenti misure: altezza 100 pixel, larghezza 400 pixel.

Sono vietate immagini a contenuto osceno o per adulti.

Nel caso che la firma non sia consona a queste regole verrà cancellata senza nessun preavviso.


8 - Messaggi privati

8.1 - Gli utenti hanno a disposizione su proprio pannello utente 2000 messaggi privati (PVT, MP).

La messaggistica privata non può essere usata per ledere la privacy degli utenti né come sostituto delle discussioni sul forum.

Domande e risposte relative ad argomenti di discussione pubblica devono essere fatte sul forum, in modo da permetterne la condivisione fra tutti i partecipanti alla comunità e da tutelare la privacy degli utenti e dello staff.

8.2 - E’ vietato l’invio di messaggi privati di carattere promozionale, commerciale e spam.
Gli utenti che non rispettano questa regola verranno bannati.

8.3 - Siete invitati a segnalare ai moderatori la ricezione di messaggi privati che non rispettano tali regole

9 - Responsabilità

9.1 -
I messaggi postati in questo forum sono opinioni espresse sotto la piena responsabilità legale di chi li scrive.

Per gli iscritti minorenni, la responsabilità ricade su chi esercita la patria potestà.

9.2 - Gli amministratori e i moderatori non possono in nessun caso essere ritenuti responsabili di quanto scritto dall’utente o dell’uso che l’utente o il visitatore fa delle informazioni contenute nel forum.

9.3 - Tutti gli utenti sono tenuti al rispetto assoluto delle vigenti leggi italiane.

9.4 - Qualsiasi violazione o incitamento alla violazione di norme e leggi vigenti saranno perseguibili ai sensi di legge.

9.5 - A norma di legge gli amministratori e/o i moderatori sono tenuti ad eliminare e/o modificare qualsiasi scritto che, a loro insindacabile giudizio, ritengano offensivo, diffamatorio, non conforme al regolamento o illegale.

9.6 - L’amministratore è tenuto a segnalare alle autorità competenti ogni presunta violazione delle leggi e dell’ordinamento italiani.

Ove si renda necessario, è tenuto altresì a consegnare tutto quanto sia in suo possesso, relativamente alla presunta violazione e alla persona che l’ha commessa.

9.7 - Gli utenti sono invitati a segnalare ai moderatori qualsiasi violazione delle norme sopracitate.

10 - Privacy

10.1 - Per l'iscrizione al Forum non è consentito l'uso di nomi di persone od aziende ma esclusivamente di Nickname di fantasia.

Al momento dell'iscrizione non sono richiesti dati personali sensibili come Nome e Cognome, indirizzo, n. telefonico o altro.
Eventuali Nick che possano ricordare nomi di persone o aziende, così come gli indirizzi email, saranno comunque considerati nick e quindi non reali ma prodotti di fantasia.



Ai fini del trattamento dei dati personali, si comunica che il Responsabile della Privacy è 3B S.R.L. ( email info@efiori.com) Partita Iva N: 05621850964.
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11 - Diritti e copyright

11.1 - Il materiale pubblicato sul forum diventa proprietà dello stesso (nella figura giuridica dell'azienda 3B s.r.l.) che puo' disporne a piacimento divulgandolo con ogni mezzo, anche a fini lucrativi, senza nulla dover all'autore dei contenuti siano essi foto, video, testo o qualunque altra fonte. Dal canto suo la 3B s.r.l. si impegna a inserire sempre in ogni sua iniziativa il nome dell'autore dei contenuti.

E’ possibile citarne delle parti a condizione di indicarne la provenienza tramite link alla discussione relativa e all’utente che ha inserito il testo, con la seguente dicitura:

Tratto da: eFiori.com (link alla discussione).

e

Postato da: Nomeutente (link al profilo dell’utente).


11.2 - Gli utenti possono richiedere la cancellazione del proprio account sul Forum tramite messaggio privato all'amministrazione.
E' possibile riaprire una sola volta il proprio account con un nuovo nick dopo tre mesi dalla prima cancellazione.

I post e le discussioni, presenti nel forum non verranno cancellati, in quanto l'utente ha deciso di inserirli di propria iniziativa.
Si dà l'opportunità di eliminare esclusivamente le foto personali in cui l'utente o i suoi familiari appaiano singolarmente, non è possibile eliminare le foto di gruppo.
Per effettuare tali cancellazioni l'utente deve inviare all'amministrazione il permalink del post in cui compaiono le foto in questione.



12 - Store eFiori.com

12.1 - Il forum è finanziato dalla 3B S.r.l. pertanto è vietato denigrare i prodotti e/o i servizi offerti, la vendita dei fiori recisi e l'intero mercato in cui opera la Società 3B S.r.l. proprietaria dei marchi eFiori.com e Giardinaggio.eFiori.com.

Per controversie sull' operato della 3B S.r.l. sono a disposizione i numeri telefonici sul sito Giardinaggio.eFiori.com e possono essere usati tutti gli altri canali, quali fax, email, ecc...

12.2 - L'utente che violerà questo divieto verrà bannato definitivamente dal Forum e verranno cancellati i messaggi accusatori, anche se si tratta solo di "opinioni in buona fede".

Le dispute per eventuali calunnie e diffamazioni verranno regolamentate dal Giudice competente.

12.3 - E’ discrezione della Direzione di eFiori.com stabilire insindacabilmente quando un messaggio o una discussione viola il presente regolamento.
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Bambini del mondo trovatevi qui

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    Bambini del mondo trovatevi qui

    Siamo quasi tutti adulti, ma dentro di noi il bambino, il nostro io piccino, piange, vuole essere coccolato, vuole che qualcuno giochi con lui, che la mamma gli legga una favola, vuole recitare una filastrocca

    non so se questo è il posto giusto, ma mi piacerebbe ci fosse un piccolo spazio per i bimbi, per i bimbi che tutti noi abbiamo dentro ed io che amo le favole, colleziono e leggo le favole di tutto il mondo inizio con il raccontarvi una favola

    ciao bambini
    E' quello che ci ha insegnato il Buddha: quando le condizioni sono sufficienti le cose si manifestano; quando le condizioni non sono più sufficienti le cose si ritirano in attesa che arrivi il momento giusto per manifestarsi di nuovo».

    #2
    Il palazzo del principe drago

    Il palazzo del principe drago, favola cinese

    Il

    Tra le cose belle da vedere c’era la gara fra i battelli-drago, che si svolgeva a Su-ciau nel quinto giorno della quinta luna. Nel legno di ciascuna giunca si scolpiva un drago con le squame dipinte di verde e d’oro: le balaustre venivano ornate con fiori laccati e stendardi di seta ricamata. A poppa, sotto la coda del drago, veniva sospesa un’assicella di legno sulla quale sedeva un ragazzo che faceva giochi di acrobazia, scendendo fino a sfiorare l’acqua del fiume e dando, ad ogni attimo, l’impressione di doverci cadere dentro. Naturalmente questi ragazzi acrobati venivano addestrati a questi giochi sin da bambini, e ve n’erano alcuni che raggiungevano una tale abilità da essere disputati a peso d’oro dai vari proprietari dei battelli-drago. Tra i ragazzi più bravi, certamente il più abile A-Tuan, un bellissimo ragazzo orfano di padre. Ora avvenne che, durante una di queste feste, A-Tuan perse davvero l’equilibrio e cadde nel fiume, che richiuse i suoi flutti sopra di lui.

    I più bravi nuotatori si precipitarono nel fiume cercando di raggiungere A-Tuan, ma per quanto si calassero a fondo, non riuscirono neppure a vederlo. Tornarono alla superficie sfiniti e delusi. Nessuno poté salvarlo. Molto addolorati i padroni dei battelli di Su-ciau andarono dalla vecchia Ciang, la madre di A-Tuan, ad annunciarle la scomparsa del figlio. La povera donna pianse a lungo e l’unica cosa che poté consolare il suo cuore afflitto fu di vedere quanto tutti fossero addolorati e quanto tutti avessero amato il suo bel figliolo. Ma A-Tuan non era morto; appena caduto nell’acqua (e non avrebbe saputo dire come mai avesse perso l’equilibrio, lui che era il più bravo di tutti gli acrobati) aveva sentito due mani afferrarlo e tirarlo verso il basso. L’acqua si era sollevata intorno a lui, alta come una muraglia, ed egli si era accorto di poter respirare benissimo. Riacquistata una certa tranquillità, A-Tuan vide una reggia e, al centro di una grande sala, un uomo con un elmo in testa che stava seduto su un trono.

    - Questo è il Principe Drago : - disse una voce alle spalle di A-Tuan – inginocchiati davanti a lui.

    Il principe guardò A-Tuan con occhi raggianti di benevolenza :

    - Sei un ragazzo molto abile : - puoi entrare a far parte del gruppo “rami di salice”

    l’invisibile accompagnatore sospinse A-Tuan lontano dalla reggia, fino ad una località circondata da ampi padiglioni. Lo fece salire sulla veranda del padiglione est da dove uscì una vecchia donna che venne loro incontro sorridendo.

    - Questa è la signora Sie , - disse la solita voce – e sarà la tua maestra.

    La signora si accomodò sulla veranda e chiamò fuori parecchi ragazzi che non potevano avere più di tredici o quattordici anni. Tutti salutarono A-Tuan con gentilezza e gli usarono molte cortesie.

    - Adesso faremo vedere ad A-Tuan la “danza della folgore” e la “danza del vento che cade”- disse la signora Sie.

    Subito si udì un grande frastuono di tamburi e piatti di rame, e la danza incominciò. Era qualche cosa di indescrivibile, degna soltanto dei geni. Quando fu tornato il silenzio la signora Sie chiamò a sé A-Tuan per insegnargli passo per passo le due danze. Ma A-Tuan non la lasciò parlare :

    - Fate attaccare la musica ed io vi darò la prova della mia abilità.

    Appena la musica echeggiò nella spianata, A-Tuan cominciò a danzare; tutti lo guardavano trattenendo il respiro, e la vecchia signora Sie si mise a battere la mani per l’entusiasmo.

    - Bravissimo! – esclamò , quando la danza ebbe fine. – Non si può dire che tu sia inferiore Fiore d’Estate!

    Naturalmente A-Tuan, non sapeva chi fosse Fiore d’Estate, e non poté apprezzare in pieno il complimento, ma comprese che la vecchia signora lo giudicava molto abile e ne fu contento. Il giorno seguente, il Principe Drago sottopose ad un esame i vari gruppi di ballerini, che vennero raccolti ai piedi di una scalinata in un vasto cortile. I primi ad essere esaminati furono i “folletti”. Questi avevano il volto di ragazzo ed il corpo di pesce e danzavano battendo forte un piatto di rame, che produceva un rumore di tuono. A ogni colpo i folletti balzavano così in alto che uscivano dall’acqua e arrivavano a toccare la volta celeste, dalla quale facevano cadere un po’ di pulviscolo di stelle. Poi fu la volta delle “piccole passere”. Erano tutte fanciulle belle ed eleganti, che danzavano suonando una specie di flauto. A poco a poco, intorno a loro si placò il rumore delle onde, le acque gelarono lentamente e non vi fu più se non un mondo di cristallo, interamente trasparente. Finita la danza, le acque ripresero il loro movimento e il rumore ricominciò, mentre le ragazze andavano a disporsi, dritte immobili ai piedi della scala. Poi toccò al gruppo delle “piccole rondini”. Erano tutte fanciulle giovanissime che danzavano agitando le lunghe maniche della veste. Avevano sul capo una ghirlanda di fiori profumati e indossavano un abito blu e nero con due lunghe code, proprio come quelle delle rondini. Tra loro ve ne era una che svolazzava come avesse le ali; dalla sua veste, dalle maniche e persino dalle scarpe uscivano ondeggiando nel vento e nelle onde, boccioli di fiori di diversi colori che, vagando qua e là, finirono per colmare tutto il cortile. Terminata la danza, la fanciulla si unì alle sue compagne ai piedi della scala. A-Tuan che era lì vicino, vedendola rimase incantato e chiese ai compagni chi fosse quella bravissima danzatrice.

    - Ma è Fiore d’Estate – gli risposero tutti, meravigliati che ancora non l’avesse conosciuta.

    A-Tuan non potè aggiungere altro, perché nel frattempo il Principe Drago aveva chiamato il gruppo dei rami di salice, ed era venuto il suo turno. Anche questa fu una danza meravigliosa. Il principe elogiò A-Tuan per la prontezza dimostrata nell’imparare e per l’abilità nella danza e gli regalò una benda di squame di pesce d’oro per tenere raccolti i capelli : in essa era incastrata una splendida perla che, di notte, mandava raggi luminosi. A-Tuan ringraziò del dono e si affrettò a tornare fra quelli del proprio gruppo, ai piedi della scala. Alzando gli occhi, si accorse che Fiore d’Estate lo guardava, ma non ebbe il coraggio di far cenni o di dire una parola. A un cenno del Principe drago tutti i gruppi cominciarono a sfilare in bell’ordine, tornando ciascuno nel proprio padiglione. A-Tuan e Fiore d’Estate non poterono far altro che lanciarsi uno sguardo di saluto, poi si persero di vista. Ma A-Tuan non poteva dimenticare la bellissima danzatrice; tanto ci pensava, dolendosi di non poterla incontrare, che finì per ammalarsi. Non poteva prendere cibo, non sapeva trovare neppure un attimo solo di riposo; inutilmente la vecchia signora Sie gli faceva prendere tre o quattro volte al giorno le più miracolose medicine. A-Tuan diventava ogni giorno più magro e deprimeva sempre di più. I suoi occhi erano sempre tristi e avevano perso tutto il loro splendore. Solo la meravigliosa perla brillava sulla fronte del ragazzo e gli illuminava il volto scarno. Nessuno capiva l’origine di questo male. La vecchia signora era tanto più preoccupata in quanto si avvicinava una festa importantissima, e tutti i gruppi dovevano parteciparvi con le loro danze più belle.

    - Si sta avvicinando la festa del Principe dei Fiumi; come faremo senza A-Tuan?

    Ed ecco che una sera, un ragazzo che apparteneva al gruppo dei folletti andò a trovare A-Tuan e si mise a sedere sul suo letto, parlando del più e del meno.

    - Possibile che nessuno sappia trovare la causa della tua malattia? – domandò a un certo punto il ragazzo con un sorriso furbo.

    - Nessuno ne capisce nulla – rispose A-Tuan con un filo di voce.

    - Per caso, la tua malattia non sarebbe dovuta a Fiore d’Estate?

    -Come lo sai ? –

    -Perché Fiore d’Estate ha lo stesso tuo male – rispose il folletto ridendo. – me lo ha detto una fanciulla del gruppo delle piccole rondini.

    A-Tuan si levò a sedere sul letto:

    - Amico mio, non sarebbe proprio possibile incontrare Fiore d’Estate?

    - Forse sì.

    - Oh, ti prego, tu che sai tutto di lei, dimmi come posso fare!

    Il folletto lo guardò pensieroso; poi aggiunse:

    - Non è facile; dobbiamo percorrere un lunghissimo cammino e non è detto che poi riusciremo a trovarla.

    - Perché è così difficile vedere Fiore d’Estate? – chiese A-Tuan.

    - Il Principe Drago la fa sorvegliare molto attentamente; come avrai visto, è una bravissima danzatrice ed egli ha una gran paura di perderla.

    - E in che modo potrebbe perderla?

    - Qualcuno potrebbe rapirla e riportarla sulla terra. Ella, infatti, ha molta nostalgia della terra, anche se qui tutti la trattano bene.

    - Anch’io provo la stessa cosa e vorrei poterlo dire a Fiore d’Estate.

    Vista l’insistenza di A-Tuan, il folletto si decise:

    - Puoi camminare?

    - Facendo uno sforzo, si.

    Aiutato dal ragazzo, A-Tuan uscì dalla stanza; percorsero parecchie gallerie che sembravano intagliate nel cristallo e giunsero finalmente davanti a una porta. Il folletto l’apri, vi passò con A-Tuan, gli fece fare ancora mille giravolte e infine spalancò una grande porta a due battenti. A-Tuan vide con stupore che si trovavano in un bosco. Erano tutte piante di magnolia, tanto alte da non poterne vedere la fine; le foglie erano grandi quando una stuoia e i fiori erano larghi come ombrelli. I petali caduti non erano mai stati rimossi e formavano in terra uno strato alto e morbido come dieci materassi sovrapposti. Il folletto fece sedere in terra A-Tuan e gli disse:

    - Riposati e aspetta.

    A-Tuan sedette sul morbido tappeto di magnolia ed aspetto con grande trepidazione il folletto che pareva non tornasse mai. Passo qualche minuto; poi, dalla stessa parte dove il ragazzo era corso via, A-Tuan vide venire una bellissima fanciulla che gli sorrideva timidamente: era Fiore d’Estate! L’incontro fu quando mai felice; si raccontarono tutta la loro vita e si confidarono i nomi delle rispettive famiglie. Fiore d’Estate raccontò che un giorno, mentre se ne andava sul fiume a bordo della giunca di suo padre e si curvava sull’acqua cantando, si era sentita tirare giù, verso il fondo,e si era ritrovata alla presenza del Principe Drago.

    - Tutti mi trattano bene e sono buoni con me, - disse sospirando la fanciulla – ma io penso sempre alla mia famiglia lontana e sarei tanto felice di tornare sulla terra.

    - Anch’io – disse A-Tuan, mentre grasse lacrime gli tremavano negli occhi – anch’io penso alla mia vecchia madre e al dolore che avrà sofferto per me. Ma non credo ci sia modo di fuggire.

    - Non lo credo neanche io – disse piangendo Fiore d’Estate. – Adesso poi che si avvicina questa festa cos’ importante, ci sorvegliano ancora di più. Temo che non potremo rivederci prima del giorno del ballo.

    Effettivamente così avvenne. I preparativi delle danze occupavano moltissimo tutti i gruppi di ballerini. Da quando si erano visti, invero, Fiore d’Estate e A-Tuan avevano cominciato a stare meglio e a ballare di nuovo, bisognava perciò ricuperare il tempo perso. Di questo si occupava, naturalmente, la signora Sie. Infaticabile, ella li faceva esercitare in mille volteggi, giorno e notte, e li sorvegliava così attentamente, che A-Tuan e Fiore d’Estate non ebbero più nemmeno un minuto disponibile per incontrarsi. Arrivò il giorno della festa. Guidati dal Principe Drago, tutti i gruppi si recarono nella grande spianata dove aver luogo le danze in onore del Principe dei Fiumi. Naturalmente lo spettacolo fu bellissimo e meravigliosamente eseguito. Il Principe dei Fiumi era rimasto colpito dall’abilità prestigiosa di A-Tuan, ma ciò che lo incantò soprattutto, fu la grazia di Fiore d’Estate. A festa finita i due principi si scambiarono una quantità di complimenti e di doni ricordo, poi tutti ritornarono ai loro padiglioni. Tutti,meno Fiore d’Estate e una danzatrice del gruppo “ piccole passere “, che rimasero al palazzo del Principe dei Fiumi per insegnare la danza alle damigelle di corte. Il dolore di A-Tuan fu immenso: aveva tanto aspettato quel giorno per avere un po’ di tempo libero! Fu quasi sul punto di ammalarsi di nuovo. Cercò di convincere la vecchia signora Sie ad inviare anche lui al palazzo del principe, ma ella scosse il capo senza nemmeno rispondere passarono alcuni mesi; un giorno, una triste notizia si sparse per i padiglioni:

    - Lo sapete? Fiore d’Estate è salita sulla grande terrazza del palazzo del Principe dei Fiumi ed è affogata!

    La cosa sembrava incredibile. Come può affogare chi vive nel fondo di un fiume? A –Tuan si tormentava, in preda a un grandissimo dolore.

    - Siamo tutti abituati a vivere sott’acqua e stiamo bene; Fiore d’Estate è salita sul tetto del palazzo ed è affogata! Non posso crederlo!

    - Eppure, - gli ripetevano gli amici – nessuno l’ ha più vista.

    A-Tuan, disperato, si tolse la benda di squame d’oro e la stacciò, prese i suoi abiti più ricchi e li ridusse in brandelli. Poi, per cercare di calmare la sua pena, volle ritornare tra i fiori di magnolia, nel bosco ove era avvenuto il suo incontro con Fiore d’Estate. Si avviò per le gallerie, attraversò la prima porta, girò ancora e giunse davanti alla porta a due battenti: l’aprì e si trovò nel bosco. Sembrò che il cuore del giovane si fermasse per il dolore, tanto era vivo il ricordo del suo primo ed ultimo incontro con Fiore d’estate. Camminò e camminò e, a un tratto, si trovò ai piedi di un’altissima muraglia contro la quale stava appoggiata una lunga scala. A-Tuan vide con stupore che la muraglia era formata dalle acque del fiume, divenute così solide che nessuno mai le avrebbe potute attraversare. Il giovane salì svelto sulla scala; arrivo all’altezza delle magnolie, poi anche queste rimasero al di sotto, mentre egli continuava a salire…

    - Chissà dove porta questa scala! – disse – sono sfinito, non ne posso più. Se questa salita non finisce presto, sono sicuro che precipiterò di nuovo giù per la stanchezza.

    A un tratto la scala finì, e poco più su finiva anche la muraglia; A-Tuan si issò a cavalcioni del muro e si gettò dall’altra parte…Quando riuscì a liberarsi dal vortice e provò a nuotare , vide il sole splendergli alto sopra la testa e il largo fiume stenderglisi intorno. Era libero e di nuovo sulla terra! Pieno di gioia si lasciò portare dalla corrente, e un po’ galleggiando e un po’ nuotando riuscì a toccare la riva.

    - Ehi,tu,- gridò un pescatore che stava gettando le sue reti – da dove vieni?

    - La giunca ha fatto naufragio – rispose A-Tuan – e non so esattamente dove mi trovo.

    - Di che paese sei?

    - Di Su-ciau.

    - Puoi dirti davvero fortunato; il tuo villaggio non è lontano, lo troverai appena avrai girato la curva del fiume, che attraversa la valle.

    A-Tuan ringraziò il vecchio e corse via verso la direzione indicata. Non aveva la minima idea di quando tempo fosse stato lontano dalla sua casa; la stagione gli sembrava la stessa di quando era caduto nel lago. A un tratto il villaggio fu davanti a lui. Con passo più calmo, frenando l’emozione, raggiunse la piccola casa dove era nato e cresciuto. Era quasi arrivato, quando sentì una voce allegra gridare dall’interno della casa:

    - Signora Ciang, il vostro figliolo è arrivato!

    A-Tuan si fermò di colpo. Quella voce, sebbene l’avesse sentita una sola volta, gli era rimasta nel cuore per sempre. Non poteva sbagliarsi! E infatti, a riceverlo sulla porta aperta, vicino alla vecchia madre c’era Fiore d’Estate, che gli sorrideva con occhi lucenti di gioia! La fanciulla raccontò che, nel palazzo del Principe dei Fiumi, si era sentita morire dalla malinconia e aveva pensato che forse, salendo sul tetto più alto, avrebbe potuto vedere i tetti del padiglione dove viveva A-Tuan e mandargli un saluto. Di nascosto era salita sul tetto più alto e, mentre si sporgeva per guardare lontano, era scivolata e caduta; ma com’era successo per A-Tuan, la caduta invece di trascinarla verso il fondo l’aveva fatta galleggiare sulle acque del fiume. Una giunca di passaggio l’aveva raccolta, e Fiore d’Estate, saputo che la sua famiglia era perita in un naufragio, aveva dato il nome della madre di A-Tuan, dalla quale i mercanti l’avevano accompagnata. La vecchia signora Ciang aveva pianto di gioia nel sentire che il figlio era vivo, poi aveva nuovamente pianto di dolore pensando che non l’avrebbe mai più rivisto. Ma Fiore d’Estate era piena di speranza, e i fatti le avevano dato ragione. La nozze si celebrarono con molta gioia da parte di tutti. I giovani posi danzarono, e gli ospiti rimasero meravigliati per la loro abilità. Solo il Principe Drago, avendo perduto i suoi migliori danzatori, rimase per lungo tempo triste e avvilito.
    E' quello che ci ha insegnato il Buddha: quando le condizioni sono sufficienti le cose si manifestano; quando le condizioni non sono più sufficienti le cose si ritirano in attesa che arrivi il momento giusto per manifestarsi di nuovo».

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      #3
      Il ragno e l'uva, favola di Leonardo da Vinci

      Leonardo Da Vinci

      Il ragno e l'uva


      Un ragno, dopo essere stato per molti giorni ad osservare il movimento degli insetti, si accorse che le mosche accorrevano specialmente verso un grappolo d'uva dagli acini grossi e dolcissimi.
      - Ho capito disse fra sé.
      Si arrampicò, dunque, in cima alla vite, e di lassù, con un filo sottile, si calò fino al grappolo installandosi in una celletta nascosta fra gli acini. Da quel nascondiglio incominciò ad assaltare, come un ladrone, le povere mosche che cercavano il cibo; e ne uccise molte, perché nessuna di loro sospettava la sua presenza.
      Ma intanto venne il tempo della vendemmia. Il contadino arrivò nel campo colse anche quel grappolo, e lo buttò nella bigoncia, dove fu subito pigiato insieme agli altri grappoli.
      L'uva, così, fu il fatale tranello per il ragno ingannatore, che morì insieme alle mosche ingannate.
      E' quello che ci ha insegnato il Buddha: quando le condizioni sono sufficienti le cose si manifestano; quando le condizioni non sono più sufficienti le cose si ritirano in attesa che arrivi il momento giusto per manifestarsi di nuovo».

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        #4
        Il corvo e i suoi piccoli, Lev N. Tolstoj

        Lev N. Tolstoj
        Il corvo e i suoi piccoli


        Un corvo aveva fatto il nido , in un'isola. Quando gli nacquero i piccini, pensò che sarebbe stato meglio trasportarli sulla terraferma. Prese tra gli artigli il figlio più piccolo e si staccò dall'isola volando sopra lo stretto. Quando giunse in mezzo al mare, si sentì molto stanco: le sue ali battevano l'aria sempre più lente. "Oggi io sono grande e forte e porto mio figlio sul mare perché mio figlio è debole" pensava il corvo " quando esso sarà cresciuto e sarà diventato forte, mentre io sarò debole e vecchio, chissà se mi ricompenserà delle fatiche che io sostengo oggi e se mi trasporterà come io faccio, da un luogo all'altro ".
        Il corvo decise allora di accertarsi subito e chiese al suo piccolo: "Quando tu sarai forte e io sarò vecchio e debole, mi aiuterai come faccio io ora con te? Mi trasporterai da un luogo all'altro? Dimmi la verità…."
        Il piccolo corvo vide in basso il mare e, temendo che il padre lo lasciasse cadere, si affrettò a rispondere: "Si, sì, ti aiuterò, ti trasporterò".
        E' quello che ci ha insegnato il Buddha: quando le condizioni sono sufficienti le cose si manifestano; quando le condizioni non sono più sufficienti le cose si ritirano in attesa che arrivi il momento giusto per manifestarsi di nuovo».

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          #5
          Girotondo di tutto il mondo, Gianni Rodari

          Girotondo di tutto il mondo




          Filastrocca per tutti i bambini,
          per gli italiani e gli abissini,
          per i russi e per gli inglesi,
          gli americani ed i francesi,
          per quelli neri come il carbone,
          per quelli rossi come il mattone,
          per quelli gialli che stanno in Cina,
          dove è sera se qui è mattina,
          per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci
          e dormono dentro un sacco di stracci,
          per quelli che stanno nella foresta
          dove le scimmie fan sempre festa,
          per quelli che stanno di qua o di là,
          in campagna od in città,
          per i bambini di tutto il mondo
          che fanno un grande girotondo,
          con le mani nelle mani,
          sui paralleli e sui meridiani.
          E' quello che ci ha insegnato il Buddha: quando le condizioni sono sufficienti le cose si manifestano; quando le condizioni non sono più sufficienti le cose si ritirano in attesa che arrivi il momento giusto per manifestarsi di nuovo».

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            #6
            L'usignolo e la rosa, fiaba irlandese di Oscar Wilde

            L'usignuolo e la rosa

            fiaba Irlandese di Oscar Wilde


            "Ha detto che ballerà con me se le porto rose rosse esclamò il giovane Studente, - ma in tutto il mio giardino non c'è nemmeno una rosa rossa".
            Dal suo nido nel folto della Quercia l'Usignolo lo sentì e guardò attraverso le foglie e si stupì.
            "Nemmeno una rosa rossa nel mio giardino! - ripeté e i suoi begli occhi si riempirono di lacrime. - Oh! Da che misere cose dipende la felicità! Ho letto tutto quello che i saggi hanno scritto, e possiedo ogni segreto della Filosofia; ma ora, poiché mi manca una rosa rossa, la mia vita è rovinata." "Ecco, dunque, un vero innamorato! - disse l'Usignolo. - Notte dopo notte ho cantato per lui, anche se non lo conoscevo: notte dopo notte ho raccontato la sua storia alle stelle e, finalmente, lo vedo. I suoi capelli sono scuri come il bulbo del giacinto, e le sue labbra sono rosse come la rosa che bramerebbe avere; ma la passione ha reso il suo viso pallido come avorio e il dolore ha impresso il suo sigillo sulla sua fronte".
            "Il Principe darà un ballo domani sera - mormorò il giovane Studente, - e il mio amore ci andrà. Se le porterò una rosa rossa, lei danzerà con me fino all'alba. Se le porterò una rosa rossa, la potrò tenere tra le mie braccia e lei appoggerà il suo capo sulla mia spalla e la sua mano stringerà la mia. Ma non c'è nemmeno una rosa rossa nel mio giardino, cosicché io siederò da solo e lei mi passerà vicino. Non si curerà di me e il mio cuore sarà spezzato".
            "Ecco, dunque, un vero innamorato! - disse l'Usignolo. - Per ciò di cui io canto, lui soffre: ciò che è gioia per me, per lui è sofferenza. Certamente l'amore è una cosa meravigliosa. E' più prezioso di uno smeraldo e più raro del più splendido opale. Le perle e i granati non riescono a comprarlo, e nemmeno si riesce a trovarlo al mercato. Non può essere acquistato dai mercanti, né può essere pesato su un bilancino per l'oro".
            "L'orchestra siederà sul palco - disse il giovane Studente, - e suonerà, e il mio amore ballerà al ritmo dell'arpa e del violino.
            Danzerà con leggerezza, senza nemmeno toccare il pavimento e i cortigiani si affolleranno nei loro vestiti variopinti attorno a lei. Ma con me non ballerà: non ho una rosa rossa da donarle".
            Detto questo si gettò sull'erba e si coprì il volto con le mani e pianse.
            "Perché sta piangendo?" chiese una piccola Lucertola verde, correndo accanto a lui agitando la coda in aria.
            "Perché, insomma?" chiese una Farfalla, mentre volava in un raggio di sole.
            "Perché, insomma?" sussurrò una Margherita alla sua vicina con voce bassa e sottile.
            "Sta piangendo per una rosa rossa" rispose l'Usignolo.
            "Per una rosa rossa! - esclamarono. - Che cosa ridicola!" E la piccola Lucertola, davvero cinica, gli rise in faccia.
            Ma l'Usignolo capì il segreto dispiacere dello Studente e rimase silenzioso, appollaiato su un ramo della Quercia, pensando al mistero dell'Amore.
            Improvvisamente, aprì le sue ali marroni e si librò nell'aria.
            Passò attraverso il boschetto come un'ombra, e come un'ombra volò attraverso il giardino.
            Al centro di un'aiuola cresceva un bellissimo Cespuglio di rose, e quando lo vide gli volò sopra, posandosi su di un piccolo ramo.
            "Dammi una rosa rossa - esclamò, - e ti canterò la mia canzone più dolce".
            Ma il Cespuglio scrollò il capo.
            "Le mie rose sono bianche - rispose, - bianche come la schiuma del mare, e più bianche della neve sulle montagne. Ma vai da mio fratello che cresce vicino alla vecchia meridiana, e forse lui ti darà quello che desideri".
            Così l'Usignolo volò sopra il Cespuglio di rose che cresceva vicino alla vecchia meridiana.
            "Dammi una rosa rossa - esclamò, - e ti canterò la mia canzone più dolce".
            Ma il Cespuglio scosse la testa.
            "Le mie rose sono gialle - rispose, - gialle come il capelli della ninfa marina che siede vicino al trono d'ambra, e più gialle dell'asfodelo che spunta nel prato prima che il giardiniere giunga con la sua falce. Ma vai da mio fratello che cresce vicino alla finestra dello Studente, e forse lui ti darà quello che desideri".
            Così l'Usignolo volò sopra il Cespuglio di rose che cresceva vicino alla finestra dello studente.
            "Dammi una rosa rossa - esclamò, - e ti canterò la mia canzone più dolce".
            Ma il Cespuglio scosse la testa.
            "Le mie rose sono rosse - rispose, - rosse come le zampe della colomba e più rosse dei grandi ventagli di corallo che ondeggiano nelle caverne dell'oceano. Ma l'inverno ha gelato le mie vene, e il gelo ha fatto cadere i miei germogli, e la tempesta ha spezzato i miei rami, e io non avrò più rose per quest'anno".
            "Una sola rosa rossa mi basta - insistette l'Usignolo, - solo una rosa rossa! Non c'è nessun modo per averla?" "C'è un modo - disse il Cespuglio, - ma è così terribile che non oso parlartene..." "Dimmelo - replicò l'Usignolo, - non ho paura!" "Se vuoi una rosa rossa - proseguì il Cespuglio, devi costruirtela con il tuo canto alla luce della Luna, e colorarla col sangue del tuo cuore. Devi cantare per me con il petto squarciato da una spina. Devi cantare tutta la notte e la spina deve straziare il tuo cuore e il tuo sangue, il tuo fluido vitale, deve scorrere nelle mie vene, diventando il mio".
            "La morte è un caro prezzo da pagare per una rosa rossa - si lamentò l'Usignolo, - e la Vita è cara a tutti. E' bello stare nel folto degli alberi e seguire il corso del Sole sul suo carro dorato e della Luna sul suo cocchio di perle. Dolce è il profumo del biancospino e dolci sono le campanule che si nascondono nella valle e l'erica che cresce sulla collina. Però l'Amore è più bello della Vita, e cos'è il cuore di un piccolo uccellino paragonato al cuore di un uomo?" Così l'usignolo distese le sue alucce marroni per il volo e s'innalzò in aria. Passò il giardino sfiorandolo come un'ombra e come un'ombra volò dentro il folto del boschetto.
            Il giovane Studente stava ancora disteso sull'erba, come lo aveva lasciato, e le lacrime non si erano ancora asciugate nei suoi splendidi occhi.
            "Stai allegro - disse l'Usignolo, - stai allegro: avrai la tua rosa rossa. Te la costruirò con il mio canto alla luce della Luna e la colorerò con il sangue del mio cuore. Tutto quello che ti chiedo in cambio è che tu sia un buon innamorato poiché l'Amore è più saggio della Filosofia, benché essa sia saggia e più forte della stessa Forza, la quale è tuttavia potente. Le ali dell'Amore sono colore di fiamma e colore di fiamma è il suo corpo. Le sue labbra sono dolci come il miele e il suo alito è profumato come l'incenso".
            Lo Studente alzò la testa dall'erba per ascoltare, ma non poté capire quello che l'Usignolo gli stava dicendo dato che conosceva solo le cose che sono scritte nei libri.
            Ma la Quercia comprese e si sentì triste, perché che amava molto il piccolo Usignolo che aveva costruito il suo nido nel folto dei suoi rami.
            "Cantami un'ultima canzone - sussurrò, - mi sentirò molto triste quando tu non ci sarai più".
            Così l'Usignolo cantò per la Quercia e la voce gli uscì dalla gola come acqua che sgorga da un vaso d'argento.
            Quando concluse il suo canto lo Studente si alzò e tirò fuori di tasca un quaderno e una matita.
            "E' bella - disse a se stesso, mentre usciva dal folto del boschetto - e questo non si può negarlo; ma avrà del sentimento?
            Ho paura di no. In effetti è come la maggior parte degli artisti:
            è solo apparenza, apparenza senza sincerità. Non si sacrificherebbe per gli altri. Lei pensa solo alla musica e tutti sanno che le arti sono egoiste. Però bisogna ammettere che ha una bella voce. Che peccato che tutto questo non significhi niente o, comunque, non porti nessun beneficio pratico". Si diresse, dunque, verso la sua stanza. Si gettò sul suo lettuccio e cominciò a pensare al suo amore; dopo poco si addormentò.
            E quando la Luna iniziò a splendere in cielo, l'Usignolo volò dal Cespuglio di rose e gettò il suo petto contro una spina. Tutta la notte cantò con il petto contro la spina e la fredda, pallida Luna si sporse ad ascoltare il suo canto. Tutta la notte cantò, e la spina penetrò sempre più profondamente nel suo petto, e il suo sangue, il suo fluido vitale, fuggì da lui.
            Dapprima cantò della nascita dell'Amore nel cuore di un ragazzo e una ragazza. E sul ramo più alto del Cespuglio di rose spuntò un fiore meraviglioso, petalo dopo petalo, man mano che una canzone seguiva l'altra. Era pallido, all'inizio, come la bruma che cala sulla riva del fiume nel primo mattino, e colore dell'argento, come le ali dell'aurora. Come l'ombra di una rosa in uno specchio d'argento, come l'ombra di una rosa in uno stagno, così si colorò il fiore che cresceva sul ramo più alto del Cespuglio.
            Ma il Cespuglio disse all'Usignolo di premere più forte contro la spina che gli trafiggeva il petto. "Premi più forte, piccolo Usignolo! - incitò il Cespuglio. - O il Giorno si alzerà prima che la Rosa sia spuntata".
            Così l'usignolo premette più forte e sempre più alta salì la sua canzone mentre cantava della nascita della passione nell'animo di un uomo e una donna.
            E un delicato flusso di colore tinse i petali del fiore, simile al rossore che coglie il volto del fidanzato mentre bacia la sua promessa. Ma la spina non aveva ancora raggiunto il suo cuore e per questo motivo il centro dei petali rimaneva bianco: solo il sangue del cuore di un Usignolo può arrossare il cuore di una rosa.
            E ancora il Cespuglio disse all'Usignolo di premere più forte contro la spina. "Premi più forte, piccolo Usignolo! - incitò il Cespuglio. - O il Giorno si alzerà prima che la Rosa sia spuntata".
            Così l'usignolo premette più forte e la spina trafisse il suo cuore: sentì una fitta dolorosa. Amaro, amaro fu il dolore e la sua canzone salì sempre più forte: cantava dell'Amore che è reso perfetto dalla Morte, dell'Amore che non può morire in una tomba.
            E la meravigliosa rosa divenne cremisi, il colore del cielo ad oriente. Cremisi la ghirlanda dei petali e rosso rubino il cuore del fiore.
            Ma la voce dell'Usignolo divenne più debole e le sue piccole ali cominciarono a sbattere: un velo gli annebbiò la vista. Sempre più debole saliva la sua canzone e cominciò a sentire qualcosa che gli soffocava la voce in gola.
            Quindi cantò un'ultima volta. La Luna bianca l'ascoltò e si dimenticò dell'alba incombente, indugiando in cielo. La rosa rossa l'ascoltò e fu scossa da una specie di estasi, aprendo i suoi petali alla fresca brezza del mattino. L'eco portò il suo canto alla sua caverna purpurea sulle colline e svegliò i pastori dai loro sogni. Il suo canto galleggiò attraverso i canneti del fiume e arrivò fino al mare.
            "Guarda, guarda! - esclamò il Cespuglio. - La rosa ora è spuntata".
            Ma l'Usignolo non rispose perché giaceva morto nell'erba alta, con una spina piantata nel petto.
            E a mezzogiorno lo Studente aprì la sua finestra e guardò fuori.
            "Che fortuna incredibile! - esclamò. - Ecco una rosa rossa! Non ne ho mai vista una uguale in tutta la mia vita. E' così bella che sono sicuro che deve avere un lungo nome latino". Si sporse e la colse.
            Si mise quindi il cappello e andò alla casa del Professore con la rosa in una mano.
            La Figlia del Professore era seduta sulla soglia di casa ed era intenta a dipanare dall'arcolaio una matassa di seta azzurra. Il suo cagnolino era accoccolato ai suoi piedi.
            "Hai detto che avresti danzato con me se ti avessi portato una rosa rossa - cominciò lo Studente. - Eccoti la rosa più rossa del mondo. L'appunterai vicino al tuo cuore stasera e mentre balleremo ti dirà quanto ti amo".
            Ma la ragazza aggrottò le ciglia.
            "Ho paura che non si adatti al mio vestito rispose, - e, inoltre il Nipote del Ciambellano mi ha mandato dei veri gioielli e tutti sanno che i gioielli valgono molto di più dei fiori".
            "Ebbene, parola mia, sei proprio ingrata" replicò lo Studente arrabbiato, gettando la rosa in strada. Il fiore cadde in un rigagnolo e la ruota di un carro la schiacciò.
            "Maleducato! - esclamò la ragazza. - Sei proprio maleducato. E dopo tutto chi sei? Solo uno Studente. In verità non credo nemmeno tu abbia fibbie d'argento alle scarpe come il Nipote del Ciambellano." Detto così, si alzò e rientrò in casa.
            "Che cosa sciocca è l'Amore! - esclamò lo Studente. Non vale la metà della Logica: non dimostra niente, fa sperare in eventi che non succedono mai e fa credere cose che non sono vere. In effetti è poco utile, mentre in quest'epoca tutto deve essere utile.
            Tornerò alla Filosofia e studierò la Metafisica".
            Così egli ritornò alla sua stanza, tirò fuori un vecchio libro polveroso e si mise a leggerlo.
            E' quello che ci ha insegnato il Buddha: quando le condizioni sono sufficienti le cose si manifestano; quando le condizioni non sono più sufficienti le cose si ritirano in attesa che arrivi il momento giusto per manifestarsi di nuovo».

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              #7
              Nanna Ninna, Claudio Rinaldi

              Nanna Ninna



              Nanna Ninna
              Pianeti e pianetini
              Girate piano per i più piccini.

              Nanna Ninna
              Stelle e stelline
              Brillate per le notti piccoline.

              Nanna Ninna
              Luna e Venere
              Custodite le bambine vere.

              Nanna Ninna
              Fate e maghi
              Fate scomparire, della notte, gli aghi

              Nanna Ninna
              Tutti gli elfi ed gli gnomi
              Vigilate per i bambini senza i nomi.

              Nanna Ninna
              Tutti gli angioletti
              Seduti sui tetti
              Guardino i loro letti.
              E' quello che ci ha insegnato il Buddha: quando le condizioni sono sufficienti le cose si manifestano; quando le condizioni non sono più sufficienti le cose si ritirano in attesa che arrivi il momento giusto per manifestarsi di nuovo».

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                #8
                Il gomitolo d'oro


                Il gomitolo d'oro
                C'era una volta un piccolo principe che non aveva voglia di studiare.
                Alcune notti, dopo aver ricevuto una bella predica per la sua pigrizia, sospirava tristemente, pensando:
                - Accipicchia! Quando finalmente diventerò grande per fare tutto quello che mi va, senza dover sempre essere comandato dagli altri?
                La mattina seguente, il principino trovò sul suo letto un gomitolo d'oro dal quale uscì una voce sottile:
                - Trattami con cautela, principe. Questo filo rappresenta il trascorrere dei tuoi giorni: man mano che passano, il filo si srotolerà dal gomitolo. Sono a conoscenza, caro principe, del tuo desiderio di crescere alla svelta, ma fai attenzione! Ti e' concesso il dono di srotolare il gomitolo a tuo piacimento, ma ricorda: tutto il filo che avrai srotolato non potrai riavvolgerlo, perchè i giorni trascorsi non ritornano.

                Il principe, per verificare se quello che gli aveva detto la vocina era vero, provò immediatamente a srotolare una prima parte del gomitolo e in un baleno si trasformò in un perfetto principe adulto con tanto di uniforme nuova.
                Tirò ancora un po' il filo e subito si trovò la corona di suo padre sul capo. Finalmente era diventato re! Tirò ancora un poco il filo e chiese al gomitolo:
                - Come saranno mia moglie e i miei figli?
                Nello stesso istante in cui lo chiese, una bellissima ragazza e quattro bei bambini comparvero al suo lato.
                Senza fermarsi a pensare, la sua curiosità prese il sopravvento e il giovane re riprese a srotolare il gomitolo per sapere come sarebbero stati i suoi figli da grandi. I figli divennero adulti e il re, guardandosi allo specchio si ritrovò, all'improvviso, nei panni di un vecchio decrepito dai capelli bianchi.

                Il re, ormai vecchio, si spaventò al vedere quanto poco filo era rimasto nel gomitolo. Ormai rimanevano pochi giorni nella sua vita, si erano esauriti a forza di tirare il filo.
                Disperato, cercò di riavvolgere immediatamente il filo, ma senza riuscirci.
                A questo punto, la voce sottile che gli era ormai familiare disse:
                - Hai sprecato stupidamente la tua esistenza. Ora tu sai che i giorni passati non si possono recuperare, l'hai voluto provare sulla tua pelle.
                Sei stato presuntuoso e pigro per aver voluto veder trascorrere la tua vita senza muovere un dito. Non hai saputo aspettare, nè lavorare, nè seminare. Così non hai potuto raccogliere nessun frutto.
                Ora soffri, questo è il tuo castigo.
                Il re, dopo un urlo di panico, cadde a terra e morì.
                [/FONT][/B][/COLOR] "Un bimbo muove tutto sottosopra e allo stesso tempo mette le cose al posto giusto."

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                  #9
                  L'istrice

                  questa è una storiella che mi raccontava spesso il mio nonno, se la leggete con attenzione capire che c'è una morale ed un grande insegnamento, perchè tutti i giorni ci troviamo difronte a persone che si comportano come l'istrice



                  In un bosco qui vicino, c'era una panchina davanti ad un laghetto piccino piccino

                  questa panchina era il posto di ritrovo di tutti gli animali del bosco che andavano al laghetto per abbeverarsi

                  si sedevano sulla panchina e si scambiavano le ultime novità, parlavano spaventati degli uomini che con i fucili li cacciavano, dei loro cani aggressivi, parlavano delle ultime cucciolate, del tempo, della pioggia che raramente viene ....... e così via

                  una sera, al tramonto, la panchina era piena zeppa, c'era una volpe, uno scoiattolo, un tasso, due faine, un piccolo porcospino

                  dal laghetto arriva un'istrice, si avvicina alla panchina e pur vedendola occupata, chiede a gran voce

                  "miei cari amici, che piacere vedervi tutti qui riuniti, di che state chiacchierando?
                  sono tanto stanco, mi fate sedere con voi?"

                  e gli altri quasi in coro
                  "ben volentieri amico istrice, ma come puoi ben vedere siamo in tanti ed occupiamo tutta la panchina, non c'è posto per te"

                  "suvvia, basta solo un po' di buona volontà (la vostra) e se vi stringete, io mi faccio piccino e mi accontento"

                  gli animali che erano seduti si sono sentiti in colpa per aver lasciato in piedi l'amico istrice e tutti d'accordo si stringono un pochino per far spazio al nuovo amico

                  l'istrice si siede e, un po' alla volta allarga i suoi meravigliosi e terribili aculei, tanto da costringere tutti gli altri animali ad allontanarsi per non essere punti

                  la buona volontà gli animali ce l'avevano messa, ma l'istrice "furbo" li ha fregati
                  E' quello che ci ha insegnato il Buddha: quando le condizioni sono sufficienti le cose si manifestano; quando le condizioni non sono più sufficienti le cose si ritirano in attesa che arrivi il momento giusto per manifestarsi di nuovo».

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